Invece di buttare sulla strada 60 famiglie, Sait si comporti da cooperativa e torni a trattare con i lavoratori

Con la stagione fredda che si preannuncia tragica a causa degli effetti della guerra in Ucraina su costo dell’energia, inflazione e danni economici conseguenti, Sait ha deciso di “portarsi avanti”. Seguendo una prassi ormai consolidata, la cooperativa ha messo in cantiere il licenziamento di 60 persone, agendo sulla falsa riga della politica seguita negli anni passati: far pagare il costo delle proprie difficoltà gestionali ai lavoratori. Inutile sottolineare come Sait rinneghi per l’ennesima volta i principi cooperativi e mutualistici che dovrebbero animarlo. La risposta che viene fornita, pure con una certa tracotanza, è che “è il mercato, bellezza”. Da parte di Sait, quindi, nessuna vergogna nel comportarsi come una qualsiasi multinazionale. Sait come Whirlpool, con l’unica ma rilevante differenza che il mondo cooperativo ha sempre  goduto di grande riguardo e sostegno da parte di chi amministra il Trentino e mette a disposizione risorse pubbliche.

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Sait sta usando lavoro precario per sostituire i dipendenti in cassa integrazione straordinaria?

Il M5S non demorde riguardo ai licenziamenti di massa operati dal Sait. Ci eravamo già occupati di questa triste vicenda nel settembre scorso, quando sull’argomento facemmo presentare un’interrogazione parlamentare e un’interrogazione in Consiglio provinciale poi ripresentata il 20 novembre. A fronte di una situazione rimasta immobile o quasi oggi abbiamo ritenuto necessario procedere con un altro atto a livello provinciale per assicurarci che l’operato della società SAIT sia conforme alle disposizioni di legge. Continua a leggere “Sait sta usando lavoro precario per sostituire i dipendenti in cassa integrazione straordinaria?”