Promozione interregionale del Lago d’Idro: alla maggioranza non interessa ma preferisce non dirlo

Quanto a mezze risposte, giri di parole, rimandi vuoti e prese in giro la maggioranza che guida la Provincia di Trento dimostra spesso un’abilità non comune. Un esempio? La risposta fornita ad una nostra interrogazione dello scorso luglio.

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Mineraria Baritina. Il M5S ottiene la convocazione di un gruppo di lavoro per la riqualificazione complessiva dell’area produttiva

La Provincia di Trento dovrà attivare un gruppo di lavoro interdipartimentale per verificare, entro il gennaio 2023, la percorribilità di un progetto di riqualificazione complessiva dell’area che per più di 100 anni è stata destinata alla lavorazione della barite estratta nelle miniere di Darzo. La disamina dovrà inoltre verificare la possibilità di valorizzare il compendio anche attraverso l’acquisizione dello stesso a patrimonio provinciale.

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Attività di aprile 2022 – Newsletter n° 42

Aprile è stato un altro mese impegnativo. A livello internazionale le ansie e le paure legate alla pandemia sono state sostituite dall’inquietudine legata al conflitto russo-ucraino. Per quanto riguarda l’attività del M5S trentino, come al solito abbiamo avuto il nostro daffare.

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Rotonda quadrata asimmetrica. Il M5S chiede chiarezza sul destino del secondo ponte sul Caffaro!

Il 14 aprile scorso il M5S ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale trentino chiedendo per l’ennesima volta di fare chiarezza sul destino del nuovo ponte sul torrente Caffaro, terminato nel 2017 e da allora mai aperto.

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Rotatoria di Ponte Caffaro. Arriva il terzo ponte ma il secondo resta chiuso senza un perché

In questi giorni è arrivata una parziale risposta all’interrogazione che avevo presentato nell’ottobre del 2021 con cui chiedevo se la Provincia Autonoma di Trento avesse messo davvero 4 milioni per installare un ponte “Bailey” sul torrente Caffaro e consentire la circolazione e la ristrutturazione del vecchio ponte del 1906 (che non se la passa bene). Allo stesso tempo chiedevo anche di conoscere condizioni e termini di erogazione dello stanziamento e soprattutto se fosse in programma di aprire il nuovo ponte sul Caffaro, finito nel 2017 ma mai aperto (int. 3106/XVI del 18 ottobre 2021).

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Attività di dicembre 2021 – Newsletter n° 38

Il mese di dicembre si è aperto con la trattazione di una serie di petizioni in Terza Commissione permanente. Abbiamo incontrato i referenti dei comitati contro la riapertura della discarica di Imer, contro la riaccensione del forno del cementificio di Sarche, contro nuovi prelievi idrici a scopo idroelettrico o irriguo, e il rappresentante della petizione per la costruzione di barriere acustiche a Marter. Dal canto mio ho fatto presente che la riapertura degli impianti di Imer e Monclassico andava affrontata nel contesto del piano provinciale per la gestione dei rifiuti. Ho anche ricordato i problemi della discarica di Villa Agnedo, riaperta senza che fosse in possesso di un fondo impermeabile e nella quale sono state portate sostanze pericolose. Infine ho chiesto di fare chiarezza sulle intenzioni della giunta riguardo all’inceneritore richiesto da Confindustria. La risposta non è arrivata subito ma si è capito che i leghisti l’inceneritore lo vogliono eccome e stanno preparando le condizioni per realizzarlo (nota ufficio stampa del Consiglio).

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Piana di Storo: PFOS in calo ma sulle cause si brancola ancora nel buio

È di questi giorni una risposta della Provincia ad un’interrogazione del M5S tramite la quale si chiedevano aggiornamenti sull’inquinamento da PFOS riguardante la falda acquifera sottostante la piana di Storo. La contaminazione registrata nel 2021 appare in calo rispetto al 2020, riportandosi su livelli simili a quelli registrati nel 2019. Bene, ma se la fonte degli inquinanti è inerte appare strano che si siano registrate variazioni nell’ultimo triennio. Non si sa poi ancora nulla sulle origini degli PFOS, un dato senza il quale è impossibile sperare di venire a capo dell’inquinamento presente in falda. Ci viene promesso che le analisi specifiche per individuare l’origine degli PFOS saranno attivate nel 2022. A più di 4 anni dalla scoperta della contaminazione ci viene da dire “meglio tardi che mai”.

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Presentati un ordine del giorno e un’interrogazione per sollecitare il recupero della Fossa Granda di Darzo

La settimana scorsa ho presentato un ordine del giorno e un’interrogazione riguardanti la rinaturazione della Fossa Granda di Darzo, un corso d’acqua ormai quasi perennemente desertificato, che potrebbe tornare a nuova vita con interventi minimi. Se poi la politica volesse impegnarsi un attimo i fondi potrebbero persino arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nazionale.

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La maggioranza provinciale dice NO al coinvolgimento dei Comuni trentini nella gestione delle opere finanziate dal Fondo Comuni confinanti!

Ogni anno la Provincia di Trento e quella di Bolzano destinano svariate decine di milioni di euro al Fondo Comuni Confinanti, un ente che a sua volta indirizza i soldi su opere che dovrebbero aiutare a sostenere i territori di confine con Trentino-Alto Adige. La cosa incredibile (e anche incresciosa) è che i Comuni trentini interessati da queste opere non sono coinvolti e nemmeno informati rispetto ad esse. Nell’ultima seduta di Consiglio provinciale ho presentato una mozione per cambiare le cose… ma la maggioranza leghista mi ha risposto picche. Motivo? Coinvolgere i Comuni trentini rispetto a opere che li riguardano direttamente, finanziate con denaro proveniente (anche) dalle loro tasse è ritenuto un fastidio che rallenterebbe le procedure di assegnazione della grana.

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Ponti sul Caffaro: lettera alla ministra Gelmini, a questo punto per risolvere la questione è utile intervenga direttamente lo Stato

Cambiano i governi ma la faccenda dei ponti sul Caffaro resta ferma e irrisolta. I soldi pubblici per costruire il nuovo ponte, mai aperto perché gli autoarticolati faticano assai a impegnarlo, li ha messi il Fondo dei Comuni confinanti (al quale li ha dati il Trentino, il quale però demanda ogni responsabilità al Fondo in questione… perché come sappiamo tutti il Trentino non ha voce in capitolo su come vengono spesi questi soldi… vero?). La presidenza del Fondo Comuni Confinanti spetta alla Ministra per gli affari regionali e le Autonomie e con l’avvento del governo Draghi c’è un nuovo ministro in carica, Mariastella Gelmini. 

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