Invece di buttare sulla strada 60 famiglie, Sait si comporti da cooperativa e torni a trattare con i lavoratori

Con la stagione fredda che si preannuncia tragica a causa degli effetti della guerra in Ucraina su costo dell’energia, inflazione e danni economici conseguenti, Sait ha deciso di “portarsi avanti”. Seguendo una prassi ormai consolidata, la cooperativa ha messo in cantiere il licenziamento di 60 persone, agendo sulla falsa riga della politica seguita negli anni passati: far pagare il costo delle proprie difficoltà gestionali ai lavoratori. Inutile sottolineare come Sait rinneghi per l’ennesima volta i principi cooperativi e mutualistici che dovrebbero animarlo. La risposta che viene fornita, pure con una certa tracotanza, è che “è il mercato, bellezza”. Da parte di Sait, quindi, nessuna vergogna nel comportarsi come una qualsiasi multinazionale. Sait come Whirlpool, con l’unica ma rilevante differenza che il mondo cooperativo ha sempre  goduto di grande riguardo e sostegno da parte di chi amministra il Trentino e mette a disposizione risorse pubbliche.

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Marangoni. Interrogato il Ministro Di Maio per fare chiarezza su progetto rilancio industriale

In questi giorni l’assessore all’industria Olivi ha dipinto un quadro bucolico della situazione occupazionale in Trentino. Mentre lui è disperso negli sconfinati territori del suo ego, nel mondo reale c’è un’azienda in crisi, senza amministratore delegato che lascia i propri lavoratori senza risposte sul loro futuro. È un’impresa che l’assessore dovrebbe conoscere bene, quella Marangoni di Rovereto robustamente sostenuta con risorse pubbliche dal suo assessorato e alla cui proprietà lo lega un rapporto di reciproca e consolidata stima personale. Continua a leggere “Marangoni. Interrogato il Ministro Di Maio per fare chiarezza su progetto rilancio industriale”