Aumentano precariato e profitti, urgono misure di welfare universale. Lo dice l’Europa!

I dati divulgati dalle organizzazioni sindacali trentine nei giorni scorsi delineano una situazione in rapida evoluzione per quanto concerne la precarietà lavorativa e la mancata redistribuzione delle risorse. Secondo il Nidil Cgil di Trento, nel 2018 il lavoro a chiamata è aumentato del 36,5% rispetto all’anno precedente. A fronte di un’accelerazione del processo di precarizzazione, il rapporto annuale della Cgil sull’industria trentina rimarca però l’incremento del fatturato, degli utili e del tasso di profitto del comparto industriale provinciale (salito al 13.5%). Da un lato profitti che aumentano a 2 cifre, dall’altro lavoro sempre più precario, con tutto ciò che questo comporta per i cittadini per i quali il lavoro non è più una base solida per poterci costruire sopra un progetto di vita stabile e duraturo. Numeri che testimoniano una realtà completamente disequilibrata bisognosa di interventi urgenti per essere rimessa in assetto. In questi meccanismi si inserisce e trova giustificazione la proposta di reddito di cittadinanza del M5S, la ricetta ideale per ridare un minimo di sicurezza ai lavoratori. Continua a leggere “Aumentano precariato e profitti, urgono misure di welfare universale. Lo dice l’Europa!”