Lago d’Idro: quando la politica ascolta, la democrazia respira

La trattazione della petizione per la difesa del lago d’Idro e lo stop alle nuove opere di presa per lo sfruttamento selvaggio delle acque — avviata con la poderosa raccolta firme durante la manifestazione del 28 settembre 2024 e con la consegna del testo il 9 ottobre 2024 al presidente del Consiglio Claudio Soini — si è conclusa il 20 novembre 2025 con l’approvazione unanime della relazione della Terza Commissione del Consiglio provinciale di Trento.

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Lago d’Idro, serve una svolta nella gestione del Bim del Chiese

Fino a pochi mesi fa, la Provincia autonoma di Trento e gli enti locali della Valle del Chiese si mostravano totalmente disinteressati a un progetto condiviso per la tutela delle acque del fiume Chiese. Nelle risposte alle interrogazioni e nei pareri espressi durante la scorsa legislatura, si ribadiva l’indisponibilità a ogni forma di collaborazione con la controparte lombarda. Sul contratto di fiume, tanto discusso quanto mai avviato, l’assessore lombardo Foroni nel 2022 fu chiaro: “l’interesse e la disponibilità devono partire innanzitutto dai territori coinvolti […]. Ad oggi non si rileva una tale sensibilità sul territorio, sia lombardo che trentino.”

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La democrazia disturbata: perché il quorum al 33% non basta

Dal maggio 2024 ho assunto la presidenza dell’associazione Più Democrazia in Trentino, con cui promuoviamo iniziative per rafforzare la qualità della nostra democrazia. Tra queste, la recente diffusione — in assenza di un’informazione pubblica istituzionale — di un opuscolo informativo ispirato al modello svizzero per spiegare in modo imparziale i referendum su cittadinanza e lavoro. Inoltre, abbiamo aderito all’iniziativa popolare Basta Quorum, lanciata da Mario Staderini con il sostegno di attivisti e associazioni come Iniziativa per Più Democrazia dell’Alto Adige/Südtirol, la cui raccolta firme è partita con successo nei giorni scorsi attraverso la piattaforma del Ministero della Giustizia.

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Giustizia e dignità istituzionale: il caso Sgarbi vs Marini davanti alla Corte Costituzionale

La recente decisione della Corte d’Appello di Ancona nel caso del ricorso presentato da Vittorio Sgarbi contro la sentenza del Tribunale di Macerata segna un passaggio fondamentale nella lunga vicenda giudiziaria che mi ha coinvolto. La Corte ha scelto di sospendere il giudizio e rimettere la questione alla Corte Costituzionale, chiamata ora a risolvere il conflitto di attribuzione tra la Camera dei Deputati e la Magistratura.

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Terzo mandato: un falso problema per i Comuni trentini

* intervento pubblicato su Questo Trentino il 4 gennaio 2025

In Trentino nei mesi scorsi ha ripreso vigore il dibattito sulla rimozione del limite dei due mandati per sindaci e per il presidente della Provincia. La commissione paritetica del Trentino-Alto Adige ha predisposto uno schema di norma di attuazione per riconoscere una deroga regionale, ma il Governo centrale sembra al momento resistente a questa proposta.

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PFAS. Aggiornamento sullo studio della contaminazione tra Condino e Storo

In seguito a una recente istanza di accesso alle informazioni ambientali, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente di Trento (APPA) ha fornito un importante aggiornamento sullo stato di avanzamento dello studio sulla contaminazione della falda acquifera tra Condino e Storo.

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Aree inquinate di Trento Nord. Si può ripartire dalla democrazia e costituire una citizen’s assembly

Di fronte alle lungaggini e alla farraginosità dell’iter per la bonifica delle aree inquinate della Sloi, della Carbochimica e dei terreni adiacenti, le istituzioni locali di paesi come Gran Bretagna, Australia, Germania o Polonia, non esiterebbero a nominare un’assemblea civica di cittadini estratti a sorte (in inglese citizen’s assembly) al fine di elaborare una proposta progettuale in grado di rispondere ai bisogni della comunità e degli ecosistemi. A un simile organo consultivo verrebbe affidato il compito esclusivo di analizzare dati e informazioni, senza distrazioni derivanti da altre questioni attinenti al dibattito pubblico quotidiano. Il solo fine dell’assemblea sarebbe quello di elaborare una serie di possibili interventi da sottoporre al decisore politico per fornire una risposta solida e definitiva alla devastante contaminazione chimica causata dalle iniziative industriali del secolo scorso e per mettere al sicuro, una volta per tutte, la saluta umana.

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Etnografia. C’era una volta il Museo degli usi e costumi della gente trentina. Commento all’intervento di Giovanni Kezich

La disamina del già direttore del Museo degli usi e costumi della gente trentina Giovanni Kezich pubblicata sulle pagine del giornale L’Adige del 13 gennaio 2024 (immagine a piè di pagina) è inappuntabile perché elaborata su fatti e su statistiche a consuntivo relativamente a iniziative culturali, stanziamenti di bilancio e numero di visitatori. Nel porre all’attenzione dei lettori le sue perplessità sulla gestione museale nell’ultimo triennio e sul calo generale delle visite dice bene quando afferma che l’etnografia è una cosa seria. Questa disciplina si occupa infatti dei comportamenti e delle forme di vita sociale e culturale degli aggregati umani di un territorio dato e non può essere svenduta in forma eccessivamente semplificata senza snaturarne il contenuto scientifico. In una realtà territoriale come quella trentina tale ammonimento dovrebbe essere tenuto in seria considerazione dai rappresentanti politici al fine di evitare di sperperare un capitale di conoscenze e di pratiche museali riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

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Attività di ottobre 2023 – Newsletter n° 60: l’ultima della consiliatura

Care amiche, cari amici,

siamo arrivati alla fine di questa faticosa, frenetica e al tempo stesso energica ed entusiasmante campagna elettorale. Ma soprattutto, siamo arrivati alla fine di cinque anni di attività in Consiglio provinciale e in Consiglio regionale: cinque anni di interrogazioni, proposte di legge, interpellanze; cinque anni di opposizione vera (dunque incalzante e costruttiva), sempre fedeli e coerenti al mandato popolare che cinque anni fa abbiamo ricevuto da voi elettori. È con questo spirito che ci riproponiamo oggi, certi di aver raggiunto, anche grazie al vostro aiuto, risultati importanti. La vostra fiducia è fondamentale per poter continuare il lavoro sin qui compiuto.

Le ultime settimane sono state davvero dense di iniziative: tutto il M5S del Trentino si è impegnato al massimo nella campagna elettorale, senza avere alle spalle le strutture e soprattutto le risorse economiche ragguardevoli delle altre forze politiche. Abbiamo girato tutto il Trentino, abbiamo incontrato centinaia di persone, ascoltato le necessità di tutti… per me è stata davvero una grande opportunità di crescita personale, oltre che politica. Lasciate che vi racconti com’è andata in questa newsletter: la n. 60, l’ultima della XVI consiliatura.

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Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri

La XVI legislatura volge al termine. È quindi tempo di bilanci e di valutazioni, anche in vista delle elezioni del 22 ottobre prossimo. Il M5S del trentino arriva a questo appuntamento convinto di aver fatto il proprio dovere rispetto ai compiti assegnati dagli elettori. Nonostante potesse contare su un solo Consigliere provinciale, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva sia del Consiglio provinciale che di quello regionale ed ha saputo confrontarsi proficuamente anche a livello parlamentare e di Unione Europea. 

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