Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri

La XVI legislatura volge al termine. È quindi tempo di bilanci e di valutazioni, anche in vista delle elezioni del 22 ottobre prossimo. Il M5S del trentino arriva a questo appuntamento convinto di aver fatto il proprio dovere rispetto ai compiti assegnati dagli elettori. Nonostante potesse contare su un solo Consigliere provinciale, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva sia del Consiglio provinciale che di quello regionale ed ha saputo confrontarsi proficuamente anche a livello parlamentare e di Unione Europea. 

Consiglio provinciale:

In Consiglio provinciale il Consigliere Alex Marini ha prodotto 1086 atti come primo firmatario (al netto di quelli ostruzionistici). Otto richieste di informativa alla giunta, 12 disegni di legge, 804 interrogazioni delle quali 52 a risposta orale, 18 proposte di mozione, 210 proposte di ordine del giorno (su un totale di 460 presentate comprese quelle ostruzionistiche), 33 proposte di risoluzione e 1 proposta di voto. Il numero totale degli atti proposti dal M5S e approvati dal Consiglio è stato di 132 (2 disegni di legge, 8 proposte di mozione, 101 ordini del giorno, 20 risoluzioni e 1 voto). Un numero assolutamente enorme se si tiene presente che il M5S ha fatto opposizione senza sconti alla maggioranza e il segno che le proposte avanzate erano ben costruite e molto difficili da bocciare.

Quanto ai dettagli. Nella XVI legislatura provinciale sono stati presentati in totale 185 disegni di legge, 120 di iniziativa consiliare e 65 di iniziativa giuntale, un numero marcatamente inferiore a quelli delle precedenti due legislature. In questo quadro il M5S ha scritto e depositato ben 12 disegni di legge, 2 dei quali approvati. Il consigliere Alex Marini, pur dall’opposizione e senza colleghi in gruppo, è risultato il più prolifico tra i componenti di minoranza. Le tematiche toccate sono state di assoluta rilevanza (referendum; procedura di nomina del Difensore civico, dei Garanti dei Detenuti e dei Minori; istituzione dell’Osservatorio per il contrasto della criminalità organizzata e mafiosa; modificazioni della legge provinciale sul difensore civico 1982: la difesa civica in ambito sanitario e la salvaguardia dei diritti degli anziani; modifica della legge provinciale sui referendum; Integrazione della legge provinciale che disciplina il fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato; modificazioni della legge provinciale sul controllo sull’attuazione delle leggi provinciali e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche; integrazione della legge provinciale sulle attività culturali 2007 per la valorizzazione della figura di Padre Eusebio Francesco Chini; riforma del consiglio provinciale dei giovani; modificazioni della legge provinciale per il governo del territorio 2015 per perseguire il consumo di suolo zero). 

Vanno inoltre segnalati due progetti di modifica dello statuto di autonomia, il primo, approvato all’unanimità dal consiglio provinciale, per assicurare la spendita dei fondi straordinari riconosciuti dallo Stato per emergenze e per le misure di rilancio nazionale che ha peraltro stimolato la scrittura di uno schema di norma di attuazione; il secondo per riconoscere il diritto alla partecipazione diretta alla scelte fiscali a livello di enti locali. Senza dimenticare le due proposte di mozione approvate al Dreier Landtag, una sugli istituti di partecipazione popolare nei territori di Trento, Bolzano e Innsbruck ed una per l’inclusione dei comuni di confine che appartenevano al Tirolo storico

Una quarantina gli emendamenti approvati, tutti di grande rilievo, spaziando dalla tutela delle ASUC e dei beni condivisi alle misure di trasparenza nella pubblica amministrazione fino alle procedure di valutazione ambientale. 

Consiglio regionale:

In Consiglio regionale il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva in termini di numero di atti presentati e di presenza nel dibattito in commissione e in aula. Nove i disegni di legge regionali a prima firma del consigliere Alex Marini e co-firmati da Diego Nicolini su un totale di 65, di cui 30 di iniziativa della Giunta regionale. Sono state invece 54 le interrogazioni regionali presentate su 169 in totale. Tre le proposte di referendum abrogativo – art.75 Cost. (prima volta nella storia del Consiglio regionale). Una proposta di legge parlamentare in materia di composizione della commissione parlamentare per le questioni regionali, 7 proposte di mozione (tutte respinte) su 54 in totale, 9 proposte di ordine del giorno presentate di cui 5 approvate e 5 proposte di voto rivolte a Governo e Parlamento (tutte approvate).

Dopo video ed immagini segue la
RELAZIONE INTEGRALE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA

Dopo il servizio TV segue il report integrale del lavoro svolto

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Volantino attività svolta 2018-2023 – Consiliatura XVI

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SINTESI DI LEGISLATURA XVI – ALEX MARINI (M5S)

Disegni di legge in Consiglio provinciale

185 disegni di legge presentati: 120 di iniziativa consiliare e 65 di iniziativa giuntale. Nella scorsa legislatura (2013-2018) erano stati 236 i disegni di legge presentati di cui 169 consiliari, 64 giuntali e 3 popolari. In quella precedente (2008-2013) erano stati ben 401 di cui 338 consiliari, 59 giuntali e 4 popolari.

Su 90 disegni di legge approvati 63 sono di iniziativa giuntale e solo 27 di iniziativa consiliare. 13 i disegni di legge respinti (tutti delle minoranze) e 14 quelli ritirati (solo 3 della maggioranza Cia/Zanotelli/Ossana). 68 quelli non trattati dall’aula.
Nella XV legislatura ne erano stati approvati 117 (21 i respinti) e nella XIV ben 187 (41 respinti) con una logica bipartisan molto più spinta.

Questo mette in evidenza la totale subalternità dell’assemblea legislativa rispetto alla giunta provinciale e dunque al potere esecutivo. Un aspetto che ormai viene considerato come dato ed immutabile ma che dovrebbe essere oggetto di una profonda riflessione sull’adeguamento della massa alla logica che antepone la governabilità alle forme democratiche e al pluralismo.

All’interno di un quadro ostile alle prassi democratiche il M5S è riuscito a farsi valere presentando propri disegni di legge, intervenendo con proposte emendative ed atti di indirizzo su quelli in discussione ed esercitando le funzioni di controllo e di sindacato ispettivo attribuite ai componenti dell’assemblea legislativa.

12 i disegni di legge presentati a mia prima firma: il secondo consigliere più prolifico. Al di là del numero dei disegni di legge va sottolineato come le proposte del M5S non si sono limitate ad articolare singole modifiche di bandiera come spesso accade ma a promuovere delle riforme organiche su leggi di sistema per stimolare il confronto e per favorire interventi normativi di riordino delle regole che disciplinano l’autonomia trentina.

I disegni di legge del M5S hanno affrontato i seguenti temi: referendum; procedura di nomina del Difensore civico, dei Garanti dei Detenuti e dei Minori; istituzione dell’Osservatorio per il contrasto della criminalità organizzata e mafiosa; modificazioni della legge provinciale sul difensore civico 1982: la difesa civica in ambito sanitario e la salvaguardia dei diritti degli anziani; modifica della legge provinciale sui referendum; Integrazione della legge provinciale che disciplina il fondo di solidarietà per i familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro o in attività di volontariato; modificazioni della legge provinciale sul controllo sull’attuazione delle leggi provinciali e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche; integrazione della legge provinciale sulle attività culturali 2007 per la valorizzazione della figura di Padre Eusebio Francesco Chini; riforma del consiglio provinciale dei giovani; modificazioni della legge provinciale per il governo del territorio 2015 per perseguire il consumo di suolo zero; modifiche alla legge provinciale sulla protezione civile in provincia di Trento per agevolare l’inquadramento di vigili volontari effettivi e di complemento; modifiche alla legge provinciale sulla riduzione degli sprechi, recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari.

Ai disegni di legge vanno aggiunti anche i due progetti di modifica dello statuto di autonomia: il primo, approvato all’unanimità dal consiglio provinciale, per assicurare la spendita in autonomia dei fondi straordinari riconosciuti dallo Stato per emergenze e per le misure di rilancio nazionale che ha peraltro stimolato la scrittura di uno schema di norma di attuazione; il secondo per riconoscere il diritto alla partecipazione diretta alla scelte fiscali a livello di enti locali.

La commissione più produttiva è stata di gran lunga la Prima commissione, di cui sono vicepresidente dal 2022, con 44 disegni di legge trattati. La Seconda e la Terza commissione si sono limitate a trattare rispettivamente 22 e 20 disegni di legge mentre la Quarta e la Quinta commissione sono state indubbiamente le più inconsistenti con soli 15 disegni di legge trattati per ognuna. Sono stato uno dei rari consiglieri a scrivere relazioni di minoranza sui lavori di commissione. Certamente quello che ha prodotto la mole maggiore di lavoro per lasciare una testimonianza rispetto alle decisioni imposte dalla maggioranza.

Nel corso della consiliatura ho prodotto n.7 relazioni di minoranza per riportare considerazioni più puntuali rispetto a quanto viene sintetizzato nei processi verbali di commissione e per esprimere un punto di vista alternativo fornendo al contempo analisi più articolate rispetto a quanto emerge dal dibattito in commissione. Ho scritto relazioni di minoranza sui seguenti interventi normativi: disposizioni sul consiglio delle autonomie locali, garante dei minori, assestamento 2021, intervento fiscale 2022, stabilità 2022, riforma comunità di valle, assestamento 2022.

Il M5S è riuscito inoltre ad ottenere l’approvazione di una lunga serie di proposte emendative sulle proposte di legge di iniziativa della Giunta o di altri consiglieri (compresi anche emendamenti regionali). Non è mai facile ottenere risultati dai banchi dell’opposizione ma nonostante le difficoltà siamo riusciti a far approvare proposte in diversi ambiti.

Tra gli emendamenti approvati segnalo i seguenti: coinvolgimento delle ASUC nei processi legislativi riguardanti le modifiche della legge provinciale sugli usi civici; istituzione del registro provinciale degli artisti per l’erogazione dei contributi regionali per la previdenza integrativa; istituzione del premio allo sportivo dell’anno per i diritti civili e l’ambiente; riordino della normativa sullo spreco alimentare; pubblicazione dell’anagrafe degli amministratori locali del Trentino-Alto Adige; riconoscimento della partecipazione collettiva nella gestione dei beni comuni nella legge sulle attività culturali; convocazione annuale della conferenza dei consultori, eventualmente anche in via telematica; introduzione dell’obbligo di produrre una relazione sull’attività svolta da parte dei consultori degli emigrati trentini all’estero; introduzione della possibilità di prevedere il voto per corrispondenza nei referendum comunali; riconosciuto il diritto delle minoranze consiliari comunali a partecipare alla nomina del componente esterno delle commissioni giudicatrici per la scelta del segretario comunale; razionalizzazione della durata della nomina dei consultori all’estero; introduzione di misure di trasparenza sulla fonte normativa relativamente all’istituzione degli enti funzionali e delle società partecipate della provincia; introduzione della possibilità di sperimentare l’applicazione dell’indice di sviluppo territoriale; pubblicazione della relazione sul fenomeno del mobbing sul sito istituzionale della Provincia; in materia di legge sull’agricoltura 1) coinvolgere tutti gli enti e gli istituti di ricerca operanti sul territorio trentino e non solo la Fondazione Mach nei sistemi per la conoscenza e l’innovazione in agricoltura (i cosiddetti AKIS – agricultural knowledge and innovation systems); 2) favorire lo scambio di buone pratiche con le regioni limitrofe e quelle europee nei cosiddetti AKIS; 3) coinvolgere la commissione consiliare nella definizione del regolamento per disciplinare il funzionamento dei biodistretti; come opposizioni siamo riusciti a far approvare un pacchetto di emendamenti, dei quali 2 a mia prima firma, per limitare il potenziale impatto speculativo della normativa provinciale sulle piccole derivazioni come inizialmente proposta dalla maggioranza e procedere con una revisione automatica della legge nel 2024 attivando processi di partecipazione dei territori (vedi post su comunità energetiche); incarico a Trentino Digitale per uno studio sul voto per corrispondenza e sul voto telematico per le consultazioni referendarie; trasparenza sugli atti dei Consigli per la salute in ordine alle politiche sanitarie territoriali con pubblicazione sul sito istituzionale dei processi verbali delle sedute; più poteri di revoca delle concessioni ai comuni nei casi di gravi inadempienze e revoca certa in caso di provvedimenti definitivi ai sensi della legislazione antimafia; valutazione degli impegni nella riduzione della produzione e del consumo di plastica nei bandi per il rilascio delle concessioni #plasticfree; coinvolgimento della Commissione legislativa regionale nella definizione (1) dell’atto organizzativo e (2) degli accordi pluriennali con lo Stato. (3) Introduzione della relazione annuale consuntiva e programmatica dell’Agenzia regionale della Giustizia; blocco dell’incremento immotivato dei vitalizi; filiera corta, progettualità interregionali, collaborazioni interambito e per promuovere il turismo; trasparenza in materia di appalti pubblici; stanziamento integrativo per progetti sperimentali avviati dagli usi civici; impegno a intraprendere misure di digitalizzazione del sistema di raccolta delle firme; istituzione della rete di referenti all’estero al servizio delle imprese trentine; recepimento nella legge provinciale sulla promozione della società dell’informazione della Dichiarazione dei diritti in internet; pubblicazione annuale dello stato di salute della popolazione trentina; informatizzazione del processo normativo trentino; introduzione del co-housing tra le politiche abitative pubbliche; pubblicazione dati relativi alla valutazione della perfomance dei dirigenti provinciali; coinvolgimento del Consiglio provinciale nella definizione dell’Indicatore composito del grado di sviluppo su base territoriale; possibilità di organizzare Election Day(s); istituzione della commissione provinciale permanente per l’ammissibilità di referendum comunali; trasparenza sui vitalizi erogati dal Consiglio regionale; partecipazione, informazione e facilità di accesso alle istruzioni per i ricorsi in materia di giustizia ambientale.

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Attività in Consiglio regionale

In Consiglio regionale, come più volte affermato dai colleghi in aula, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva in termini di numero di atti presentati e di presenza nel dibattito in commissione e in aula. Oltre ad aver ottenuto dei risultati di pregio (vedasi emendamenti su Agenzia Regionale della giustizia, istituzione della commissione permanente imparziale per la valutazione dei referendum, introduzione del voto per corrispondenza per i referendum comunali, pubblicazione dell’anagrafe degli amministratori locali, maggiore imparzialità nelle nomina della commissione per la scelta del segretario comunale) abbiamo comunque difeso le istituzioni regionali dal degrado, le quali altrimenti sarebbero state schiacciate dalla fame bulimica della SVP e dal disinteresse delle altre forze politiche.

In Consiglio regionale abbiamo presentato:

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Rapporti con il Parlamento e il Parlamento europeo

Difficile riassumere i provvedimenti adottati con il M5S al Governo ed in particolare da Riccardo Fraccaro: dalla possibilità di ricontrattare gli affitti d’oro e dal taglio dei vitalizi (ripristinati dalla Meloni), passando dai fondi per lo sviluppo sostenibile per i comuni trentini ed arrivando fino al super ecobonus 110%.

Tramite i nostri deputati e i nostri senatori dal 2019 ad oggi il M5S ha presentato una ventina di interrogazioni su questioni che riguardano il nostro territorio e che non potevano essere affrontate a livello locale: versamento contributi previdenziali da parte di marangoni, attuazione normativa sul whistleblowing, comportamento del procuratore De Benedetto (prima dello scandalo Perfido), situazione presso il carcere di Trento, ruolo di giudice tutelare di Rovereto e procedura di nomina dell’amministratore di sostegno, vicenda ex Panorama Pineta di Torbole, diverse vicende connesse all’operazione Perfido, ciclovia del Garda, diga del Vanoi, bypass ferroviario di Trento e inceneritore di Trento.

Con il supporto prima di Fraccaro e poi con il presidente della Commissione Antimafia Morra siamo riusciti ad accendere i riflettori sulla colonizzazione della criminalità organizzata in Trentino. Nel maggio 2022 i parlamentari componenti della commissione hanno effettuato un sopralluogo ed una serie di audizioni a Trento ed a Bolzano. I resoconti integrali, a differenza del passato quando venivano tenuti a lungo in regime di riservatezza, sono stati messi a disposizione già al termine della legislatura e sono accessibili all’intera cittadinanza.

Proficua l’interazione con gli eurodeputati del M5S ed in particolare con Sabrina Pignedoli tramite la quale abbiamo affrontato questioni spinose in materia di concessione A22, transito delle persone con disabilità sulle piste ciclabili, procedimenti autorizzativi ed emissioni del cementificio di Sarche, violazione delle direttiva Habitat, riconoscimento delle qualifiche nell’UE dei titoli di studio rilasciati dalle Università italiane e localizzazione dell’inceneritore di Trento. Notevole il risultato ottenuto dalla presentazione dell’interrogazione sulla mancata tutela del biotopo del lago d’Idro, posto che ha imposto alla Provincia di Trento l’adozione di un regolamento per lo screening e per l’avvio della VINCA a tutela delle aree Natura 2000 colmando un gap che da una decina d’anni ci differenziava dal resto del Paese. 

In ambito extraregionale segnalo le due mozioni approvate in occasione delle tre riunioni del Dreier Landtag che hanno avuto luogo in questa legislatura:

Atti di indirizzo

Atti di sindacato ispettivo

8 richieste di comunicazione alla Giunta provinciale:

  • Dichiarazioni a mezzo stampa del Presidente del Mart lesive dell’onorabilità e del prestigio delle istituzioni e presentazione di interrogazione consiliare
  • Cattura del plantigrado M49 e fuoriuscita dal recinto del Casteller
  • Stato dell’ambiente e sviluppo sostenibile in Trentino
  • Iniziative contro la violenza verbale, con particolare riguardo a quella connessa al genere e all’etnia
  • Documento preliminare del piano energetico-ambientale provinciale
  • Impiego di fondi statali connessi al disinquinamento dell’area della SLOI interessata dal passaggio della circonvallazione ferroviaria
  • La posizione espressa in sede di Conferenza delle Regioni sul disegno di legge per l’attuazione dell’Autonomia regionale differenziata e iniziative intraprese dalla Provincia di Trento
  • Controlli e caratterizzazioni ambientali nelle aree di Trento Nord dove transiterà la linea della circonvallazione ferroviaria

Interrogazioni provinciali

  • 804 interrogazioni a mia prima firma(è il totale delle interrogazioni scritte, orali e a risposta immediata al 28 agosto 2023) risultando il più prolifico anche in questo ambito. Su un totale di 4745 interrogazioni più del 17% sono a firma del M5S. Le interrogazioni sono così suddivise:

L’interrogazione è uno degli strumenti più importanti nelle mani dell’opposizione per segnalre i casi di malagestione o le responsabilità politiche: la Guardia di Finanza si attiva per esercizio abusivo di attività finanziaria su NOT (unici a presentare interrogazioni sul tema specifico!): aperto procedimento giudiziario; trasporto di rifiuti contaminati da Brescia a Villa Agnedo: aperto procedimento giudiziario; criminalità organizzata – tre sentenze per associazione mafiosa di cui una confermata in appello (Arfuso 10 anni e 10 mesi) – M5S unica forza politica a denunciare apertamente le infiltrazioni e il malaffare (in attesa apertura scambio politico e mafioso); cambiamenti climatici, efficientamento energetico e quantificazione emissioni di gas climalteranti; mancato beneficio della misura Super ecobonus 110% da parte di Itea; mancata creazione banca dati sugli esercizi commerciali; rogo doloso di Ischia Podetti; inadempienze normative statali su immigrazione; immotivata secretazione delle delibere di Giunta e inaccessibilitá ai consiglieri; dichiarazioni di Bonaventura su colonizzazione malavitosa in Trentino; sistemi di riscaldamento a biomasse (molteplici interventi – ora aperto bando); sul funzionamento del Consiglio provinciale (sulla vicenda Kaswalder-Pruner abbiamo fatto il nostro dovere senza fare sconti a nessuno facendo emergere la complicità politica all’interno dell’ufficio di presidenza); whistleblowing e tutela dipendente da comportamenti ritorsivi; violazione della par condicio: AGCOM ha avviato vari provvedimenti di censura nei confronti della Provincia. Praticamente in occasione di ogni tornata elettorale; progetti veneti della diga in Val Cortella nel Vanoi; sicurezza stradale; ciclovie; tutela delle acque; trasparenza; accesso agli atti; rendicontazione delle spese; pubblicazione dati servizi in rete prenotazioni visite e prestazioni specialistiche; sensibilizzazione su violenza di genere; etc.

Consultore per l’emigrazione

Portato la console generale di Svizzera a Milano Sabrina Dallafior e il primo ministro del Cantone di Tuzla Kadrija Hodžic, entrambi di origini trentine, in Consiglio provinciale in collaborazione con il presidente del Consiglio Kaswalder. Favorito la ripresa degli scambi tra l’associazione Rino Zandonai della Trentini nel Mondo con sede a Tuzla e il Trentino nonché il coinvolgimento dell’ambasciatore italiano a Sarajevo in una serie di iniziative sulla cucina italiana in Bosnia Erzegovina.

Promosso alcune modifiche normative ma faticato a svolgere quel ruolo bypartisan che in passato veniva esercitato dai componenti del Consiglio. L’aspetto forse più grave è l’esclusione dai lavori di programmazione della conferenza dei consultori da parte della dirigenza dell’ufficio emigrazione. Nonostante l’ostracismo nei miei confronti sono riuscito ad apportare modifiche normative di settore come quella per garantire la durata fino a 5 anni in carica una volta effettuata la nomina dei consultori e la possibilità di svolgere la conferenza anche da remoto. Sempre in materia di emigrazione ma in chiave più commerciale ero riuscito ad ottenere l’approvazione della norma per nominare dei referenti all’estero per le imprese trentine al fine di favorire l’export del nostro settore produttivo.

Sul diritto di elettorato attivo pur avendo salutato positivamente l’approvazione di una mozione M5S per garantire il voto per corrispondenza così come riconosciuto dalla legge elettorale provinciale, non è stato possibile concretizzare l’attuazione effettiva di quell’impegno pertanto il 22 potremmo segnare il record negativo tra gli elettori iscritti all’AIRE nei comuni trentini.

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Rassegna: Il T, TrentoToday

7 Replies to “Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri”

  1. mi complimento tantissimo con Alex Marini! So quanto sia difficile lavorare da soli, magari privi del solito codazzo di segretari, consulenti ecc… o magari ostacolati da colleghi invidiosi!

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