Sospensione erogazione quota A dell’Assegno Unico Provinciale: M5S presenta un’interrogazione parlamentare

“Forte con i deboli e debole con i forti. È una costante quanto di parla di maggioranza di centrodestra. Hanno dichiarato guerra ai poveri, tanto a livello nazionale con il governo Meloni, quanto – laddove ne hanno avuto la possibilità – con le loro amministrazioni regionali. Emblematico il caso dell’assegno unico provinciale (AUP), misura di contrasto della povertà della provincia autonoma di Trento, la cui erogazione è stata improvvisamente sospesa a 8.927 nuclei familiari, alcuni dei quali con un familiare con disabilità. Per rimediare al pasticcio, la Giunta provinciale ha presentato una proposta di legge ad hoc i cui tempi di approvazione sono però indefiniti. Come, nel frattempo, si vorrà sostenere tutti questi cittadini in difficoltà non è noto. Il M5S ha sottoposto la questione al Ministro delle politiche sociale e al Ministro per le disabilità (interrogazione a risposta scritta 4/02159 del 17 gennaio 2024) dal momento che la totale incertezza nelle tempistiche di approvazione dell’adeguamento normativo sta evidentemente determinando un pesante disagio a danno delle famiglie più vulnerabili per le quali l’AUP rappresenta uno strumento di vitale importanza”. Così con una nota il coordinatore provinciale del Trentino, Alex Marini, e la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.

Segue testo integrale dell’interrogazione.

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Produzioni trentine e filiera corta: il M5S propone di valorizzarle inserendole nell’elenco dei beni acquistabili con la carta d’acquisti

Per dare sostegno ai prodotti a km zero della filiera trentina servono azioni concrete. Per questo ho presentato un’interrogazione finalizzata a capire se, al di là delle parole, la giunta provinciale si sia effettivamente attivata per fare ciò che aveva promesso ai produttori trentini.

Il Covid 19 sta colpendo duramente la salute degli italiani e dei trentini e quindi anche la loro propensione al consumo, con conseguenze nefaste sulle imprese che da essa dipendono. Ad esempio Coldiretti stima che a livello nazionale i consumi extradomestici siano calati del 48% con una perdita stimata in 41 miliardi di euro complessivi sul 2020. 

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