Come troppo spesso accade in Italia e in Trentino i problemi si lasciano in stand-by finché non finiscono in tragedia o quasi, quel punto si “scopre” che esistono e si fanno grandi promesse di interventi risolutivi… che però di rado si verificano davvero. È il caso del tentato omicidio avvenuto ai danni di una guardia penitenziaria nel carcere di Spini di Gardolo, un evento che certo avrebbe potuto essere scongiurato se le forze di polizia non fossero state ridotte all’osso come di fatto sono da anni. Fa piacere che a seguito delle proteste suscitate dal tentato omicidio il presidente della Provincia Fugatti si sia deciso a ricevere una delegazione dei rappresentanti della polizia penitenziaria. Va però ricordato che Fugatti conosce benissimo il problema da anni e fino ad ora non ha fatto assolutamente niente per alleviare le situazioni di rischio e disagio che si vivono nelle carceri trentine.
Continua a leggere “Carenze organico polizia penitenziaria: Fugatti si sveglia di colpo ma conosceva il problema da anni”Al Consiglio provinciale di Trento manca quasi un quarto dei dipendenti (e per la “trasparenza” dicono non serva far sapere ai cittadini chi c’è negli uffici…)
Nel mese di settembre ho rivolto un’interrogazione al presidente del Consiglio provinciale chiedendo una serie di informazioni altrimenti irreperibili riguardo al numero effettivo di dipendenti del Consiglio, le loro qualifiche e soprattutto perché tali dati non siano resi pubblici e visibili a tutti. Qualche risposta l’ho ottenuta ma come spesso accade a lasciare con l’amaro in bocca è l’inossidabile logica burocratica utilizzata per giustificare azioni che evidentemente non si vuol compiere.
