Osservatorio criminalità organizzata. La sintesi dei pareri raccolti nel corso delle audizioni sul disegno di legge regionale del M5S

Quella odierna rappresenta l’ultima possibilità di vedere istituito in Trentino-Alto Adige/Südtirol come del resto già avvenuto praticamente in tutta Italia. Dopo averla indecorosamente sabotata per oltre 4 anni, Lega e SVP sono orientate a respingere la proposta di legge, e questo nonostante tutte le autorità e gli esperti auditi a proposito del disegno di legge abbiano espresso parere positivo rispetto alla sua istituzione. La cronaca giudiziaria di questi anni, sia in Trentino che in Alto Adige dimostra come la criminalità organizzata sia presente ed operi nella nostra Regione. Rifiutarsi di mettere in atto azioni volte a contrastare le infiltrazioni criminali nel tessuto sociale ed economico trentino e altoatesino dimostra una volta di più come le destre che governano in Regione e nelle due Province autonome siano completamente sprovviste di senso civico e della volontà di garantire la legalità, dato che con le loro azioni aiutano nei fatti le mafie ad estendere i loro tentacoli nelle nostre terre, aggravando il problema e rendendolo sempre più difficile da contrastare ed estirpare

di Alex Marini e Diego Nicolini

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Nel 2020, dopo aver tentato invano la strada in seno al Consiglio provinciale di Trento, il M5S ha promosso una serie di iniziative per istituire un osservatorio sulla criminalità organizzata a livello regionale. 

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Attività di giugno 2022 – Newsletter n° 44

Giugno è stato un mese caldo da tutti i punti di vista, politici e anche (purtroppo) meteorologici.

Senza girarci tanto attorno, l’evento politico che ha sconvolto giugno è stata la scissione del M5S operata dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Penso che Di Maio abbia sbagliato perché così facendo ha deluso le aspettative e le speranze di un’intera comunità, quella degli attivisti del M5S, che hanno sempre dato tanto, anche a lui. Peggio, si intravede un disegno politico “altro” rispetto alla normale dialettica interna alle forze politiche ed è una cosa assai inquietante. Per quanto riguarda il M5S trentino però nulla cambia. In molti ci tirano per la giacchetta, cercando di spingerci da una parte o dall’altra. Per ciò che ci riguarda il punto è sempre lo stesso, se e come fare alleanze lo decideranno i nostri iscritti e lo dovranno eventualmente fare sulla base di una consonanza di programmi, se c’è, altrimenti meglio andare da soli (L’Adige). Sulla questione c’è stato molto interesse da parte della stampa (stranamente questo capita quasi solo quando ci sono problemi nel M5S… chissà come mai). Qui le mie interviste a Il Dolomiti, Trento Today e L’Adige.

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