Negli ultimi giorni i vertici del BIM del Chiese si sono prodigati in dichiarazioni trionfali.
Hanno magnificato l’impegno per la tutela ambientale, la nascita del Parco Fluviale del Chiese, la collaborazione con il MUSE, le “strategie condivise” per la valorizzazione del territorio, il sogno di un Contratto di Fiume come modello di governance partecipata. Un racconto perfetto, condito da parole come “sviluppo sostenibile”, “unità” e “responsabilità istituzionale”.
Contratto di Fiume sul Chiese: la verità dietro l’annuncio del presidente del BIM
Come volevasi dimostrare, la notizia diffusa dal presidente del BIM del Chiese sulla promozione di un Contratto di Fiume appare per quello che realmente è: un’operazione di facciata. L’obiettivo? Far rimbalzare qualche titolo sui giornali, offrire un’apparenza di progettualità e di attenzione al territorio laddove, nei fatti, si è assistito per anni a un immobilismo istituzionale sconcertante.
Continua a leggere “Contratto di Fiume sul Chiese: la verità dietro l’annuncio del presidente del BIM”Lago d’Idro. Contro la narrazione tossica di chi ha abbandonato la difesa del territorio
Lettera di replica all’articolo pubblicato domenica 29 giugno sul quotidiano Il T “Il lago protetto da un contratto” (immagine a piè di pagina):
L’articolo “Il lago protetto da un contratto” pubblicato domenica 29 giugno sul quotidiano Il T, racconta l’avvio del percorso per un Contratto di Fiume sul Chiese come fosse una grande conquista condivisa dai territori.
Continua a leggere “Lago d’Idro. Contro la narrazione tossica di chi ha abbandonato la difesa del territorio”Opere sul Lago d’Idro: un progetto che costa il doppio e ignora le regole
* lettera pubblicata su Questo Trentino il 7 giugno 2025
Gentile direttore Paris,
vorrei portare all’attenzione dei lettori di Questo Trentino alcune gravi criticità emerse nella gestione del progetto per le nuove opere di regolazione del Lago d’Idro, alla luce della recente risposta fornita dalla Regione Lombardia a un’interrogazione della consigliera regionale Paola Pollini.
Continua a leggere “Opere sul Lago d’Idro: un progetto che costa il doppio e ignora le regole”PFAS: terzo rinvio in sei mesi. L’amministrazione provinciale continua a nascondere lo studio sulla contaminazione della falda tra Storo e Condino
Lo scorso 29 aprile, la Provincia autonoma di Trento ha comunicato il terzo differimento consecutivo della risposta alla mia richiesta di accesso agli atti sull’inquinamento da PFAS tra Condino e Storo. La nuova scadenza, ora fissata al 31 maggio, rappresenta l’ennesimo rinvio dopo quelli del dicembre 2024 e del marzo 2025.
Continua a leggere “PFAS: terzo rinvio in sei mesi. L’amministrazione provinciale continua a nascondere lo studio sulla contaminazione della falda tra Storo e Condino”Tunnel della Valvestino: un punto sulla situazione
Grazie all’interrogazione presentata dalla consigliera regionale lombarda Paola Pollini (M5S), emerge finalmente un aggiornamento ufficiale sulla vicenda del tunnel della Valvestino, opera che da anni è al centro del dibattito sulla viabilità e lo sviluppo economico dell’area tra Lombardia e Trentino.
Continua a leggere “Tunnel della Valvestino: un punto sulla situazione”Lago d’Idro: la Commissione europea richiama l’Italia al rispetto delle norme ambientali
Nel dicembre 2024, l’europarlamentare Gaetano Pedullà ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere un pronunciamento sulla legittimità delle procedure seguite nella controversa vicenda delle nuove opere di presa sul Lago d’Idro. L’interrogazione, formulata a partire dal caso concreto affrontato in prima istanza dalla consigliera Paola Pollini nel Consiglio regionale lombardo, solleva dubbi sul rispetto delle direttive comunitarie in materia di informazione ambientale e partecipazione pubblica, principi fondamentali sanciti dalla Convenzione di Aarhus e recepiti nel diritto dell’Unione Europea.
Continua a leggere “Lago d’Idro: la Commissione europea richiama l’Italia al rispetto delle norme ambientali”Nuove opere sul Lago d’Idro: la PAT fornisce chiarimenti tra dubbi sulla VIA e rischi ambientali

In previsione di ascoltare i promotori della petizione 4/XVII “Gestione dell’acqua del lago d’Idro”, il sostituto dirigente del dipartimento territorio, ambiente ed energia della Provincia di Trento, dirigente generale Romano Masè, ha presentato alla Terza commissione del Consiglio provinciale di Trento un quadro della situazione riguardante il nuovo progetto di prelievo d’acqua dal Lago d’Idro. Ecco i punti principali del suo intervento:
Continua a leggere “Nuove opere sul Lago d’Idro: la PAT fornisce chiarimenti tra dubbi sulla VIA e rischi ambientali”Lago d’Idro: mancanza di studi ecosistemici e trasparenza sotto il livello di guardia
Le nuove opere di regolazione del Lago d’Idro hanno portato alla luce diverse criticità riguardanti la gestione del procedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e la scarsa trasparenza delle amministrazioni coinvolte. Come evidenziato nell’analisi precedente, la proroga della VIA è stata concessa senza un adeguato coinvolgimento degli enti locali e senza garantire una reale partecipazione pubblica. Questo approccio ha non solo sollevato dubbi sulla legittimità del procedimento, ma anche trascurato la necessità di approfondire gli impatti ambientali di un progetto che interessa un ecosistema complesso e fragile.
Continua a leggere “Lago d’Idro: mancanza di studi ecosistemici e trasparenza sotto il livello di guardia”Lago d’Idro e impatto delle nuove opere di regolazione: Regione Lombardia elude i principi della trasparenza e della partecipazione
L’importanza dell’equilibrio ecologico del lago d’Idro
Il lago d’Idro è un ecosistema fragile e prezioso che fornisce non solo benefici naturali ma anche risorse idriche per agricoltura, energia e sviluppo turistico. Preservare il suo equilibrio ecologico è fondamentale per la biodiversità e per garantire una convivenza sostenibile con le esigenze economiche del territorio. La gestione del lago richiede interventi attentamente pianificati, che evitino impatti negativi su flora, fauna, qualità dell’acqua e stabilità delle sponde. In questo contesto, la partecipazione della comunità e una corretta informazione sono essenziali per garantire decisioni consapevoli e sostenibili. Senza trasparenza e coinvolgimento della comunità, decisioni insostenibili rischiano di compromettere irreversibilmente questo delicato ecosistema.
