Lago d’Idro: un progetto anacronistico che tradisce Costituzione e futuro

Nei giorni scorsi, successivamente alla visita istituzionale della Terza Commissione del Consiglio provinciale di Trento al lago d’Idro, ho ritenuto importante fare il punto della situazione sotto il profilo giuridico e civile. L’obiettivo è fornire un ulteriore contributo che possa essere utile alla discussione conclusiva che la Commissione sarà chiamata a svolgere nelle prossime settimane, al termine del lungo iter di trattazione della petizione lanciata dall’associazione Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia nel settembre del 2024 (4/XVII – Gestione dell’acqua del lago d’Idro).

Con la lettera che segue, pubblicata su “Il T Quotidiano” domenica 5 ottobre, voglio stimolare riflessione e dibattito tra chi ha a cuore il futuro del lago e del fiume Chiese.

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Lago d’Idro: la Provincia di Trento si allinea ai progetti di svaso lombardi

La risposta della Giunta provinciale all’interrogazione n. 1013 della consigliera Lucia Coppola – volta a conoscere la posizione dell’esecutivo trentino rispetto alle richieste contenute nella petizione 4/XVII per la difesa del lago d’Idro – conferma che, anche per la Provincia autonoma di Trento, la procedura di VIA, condotta senza partecipazione pubblica e senza il coinvolgimento degli enti locali, è da considerarsi pienamente valida. Nessuna richiesta di invalidazione è stata avanzata, nonostante le modifiche sostanziali al progetto e le numerose criticità evidenziate da cittadini, associazioni e personalità del mondo scientifico. Nemmeno l’ipotesi di intervenire per bloccare l’appalto delle opere è stata presa in considerazione, ritenendolo “necessario” per ragioni di sicurezza idraulica.

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Lago d’Idro, il prezzo della resa: dieci milioni in cambio del silenzio

Il lago d’Idro nel 2004: un incubo che potrebbe diventare nuovamente realtà

Riprendendo l’intervento del Sindaco di Idro, Aldo Armani, in occasione dell’incontro pubblico del 30 giugno scorso, ritengo sia giunto il momento di rendere conto con precisione alla cittadinanza delle cifre e delle modalità con cui gli enti locali lacustri hanno rinunciato preventivamente a ogni azione di tutela degli equilibri ecologici del lago d’Idro.

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Nuove opere di regolazione del Lago d’Idro: trasparenza e partecipazione mancata degli enti locali nella proroga della VIA

Il Lago d’Idro, un autentico gioiello naturale del nostro territorio, continua a essere teatro di controversie che intrecciano tutela ambientale e progetti infrastrutturali. L’ultima vicenda riguarda la proroga del provvedimento di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) per nuove opere di regolazione idraulica. Questa decisione, adottata senza coinvolgere formalmente gli enti locali, solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla rappresentanza delle comunità interessate.

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Lago d’Idro: le nuove opere commissionate dalla Regione Lombardia minacciano l’ecosistema lacustre

Nell’intervista rilasciata nel mese di agosto al giornalista della TgR di Trento Francesco Macaro trovate una sintesi dello stato dell’arte relativo alle nuove opere per lo svuotamento e la regolazione a fini agricoli ed idroelettrici del lago d’Idro e un grido d’allarme rispetto alla minaccia agli equilibri ecologici dell’area lacustre con particolare riferimento al biotopo di Baitoni.

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