Lago d’Idro: un progetto anacronistico che tradisce Costituzione e futuro

Nei giorni scorsi, successivamente alla visita istituzionale della Terza Commissione del Consiglio provinciale di Trento al lago d’Idro, ho ritenuto importante fare il punto della situazione sotto il profilo giuridico e civile. L’obiettivo è fornire un ulteriore contributo che possa essere utile alla discussione conclusiva che la Commissione sarà chiamata a svolgere nelle prossime settimane, al termine del lungo iter di trattazione della petizione lanciata dall’associazione Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia nel settembre del 2024 (4/XVII – Gestione dell’acqua del lago d’Idro).

Con la lettera che segue, pubblicata su “Il T Quotidiano” domenica 5 ottobre, voglio stimolare riflessione e dibattito tra chi ha a cuore il futuro del lago e del fiume Chiese.

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Ponte Caffaro: il ponte provvisorio è ormai permanente, la rotonda asimmetrica resta fantasma

A oltre un anno dall’inaugurazione del ponte Bailey al confine tra Trentino e Brescia, il bilancio è amaro: quello che doveva essere un collegamento temporaneo per permettere la ristrutturazione del vecchio ponte del 1906 sembra destinato a restare l’unica infrastruttura realmente funzionante sul fiume Caffaro. Una soluzione di emergenza che, tra ritardi, contenziosi, progettazioni bloccate e interrogazioni consiliari, si sta trasformando in una (costosa) permanenza.

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Concessione A22, Pedullà: “La Commissione Europea segue da vicino il caso e solleva serie preoccupazioni sul diritto di prelazione. Salvini e Province agiscono contro l’Europa”

La farsa sulla concessione A22 è arrivata al capolinea. Ora che anche la Commissione Europea solleva serie preoccupazioni sulla compatibilità del bando con il diritto UE, crolla il castello di carte costruito da Salvini, Fugatti e Kompatscher.

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Tunnel della Valvestino: un punto sulla situazione

Grazie all’interrogazione presentata dalla consigliera regionale lombarda Paola Pollini (M5S), emerge finalmente un aggiornamento ufficiale sulla vicenda del tunnel della Valvestino, opera che da anni è al centro del dibattito sulla viabilità e lo sviluppo economico dell’area tra Lombardia e Trentino.

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Tunnel Valvestino-Bondone: nuova interrogazione per fare chiarezza su costi, rischi e alternative

Il tunnel Valvestino-Bondone, un’opera da decine di milioni di euro che dovrebbe collegare la Val Vestino (Brescia) alle Valli Giudicarie (Trentino), continua a sollevare dubbi e perplessità. Dopo anni di incertezze e intoppi, il Movimento 5 Stelle con un’interrogazione di Paola Pollini torna a chiedere conto dello stato del progetto e delle sue implicazioni, sia economiche che ambientali.

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Lago d’Idro: l’Europa chiamata a vigilare sulla tutela ambientale e la partecipazione pubblica

In questi giorni si è aperto un nuovo importante capitolo nella vicenda delle opere di regolazione del Lago d’Idro, che vede l’intervento diretto delle istituzioni europee attraverso un’interrogazione parlamentare presentata dall’europarlamentare Gaetano Pedullà.

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Lago d’Idro: le nuove opere commissionate dalla Regione Lombardia minacciano l’ecosistema lacustre

Nell’intervista rilasciata nel mese di agosto al giornalista della TgR di Trento Francesco Macaro trovate una sintesi dello stato dell’arte relativo alle nuove opere per lo svuotamento e la regolazione a fini agricoli ed idroelettrici del lago d’Idro e un grido d’allarme rispetto alla minaccia agli equilibri ecologici dell’area lacustre con particolare riferimento al biotopo di Baitoni.

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SuperEcobonus110%. Record di investimenti in Trentino: 1,8 miliardi ammessi a detrazione al 23 dicembre 2023

La destra, spalleggiata dalle élite e dalle categorie economiche che l’hanno condotta al governo a Roma come a Trento, sputa con sdegno nel piatto del SuperEcoBonus110%. Eppure l’intero sistema Paese ne ha beneficiato enormemente. La stessa misura ha infatti permesso la ripartenza tempestiva dell’economia italiana dopo la recessione causata dalla pandemia globale nonché di dare impulso alla crescita con valori decisamente più sostenuti rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea. Senza considerare il perseguimento effettivo degli obiettivi della transizione ecologica.

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Bypass ferroviario di Trento. Le criticità ambientali restano irrisolte e il finanziamento europeo a valere sul PNRR salta

L’incalzare degli atti presentati dal M5S sulla circonvallazione ferroviaria di Trento che hanno accompagnato la vigorosa azione civica dei comitati locali ha portato alla luce qualche informazione ma la verità è ancora lontana.

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Vajont e Vanoi

Segue il testo di un intervento pubblicato dal quotidiano on line “Il Dolomiti” il 9 ottobre 2023

Alle 22.39 del 9 ottobre 1963 duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia si staccano dal monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, e precipitano nel bacino artificiale creato dallo sbarramento del torrente Vajont. La frana causa un’onda da 50 milioni di metri cubi d’acqua, la metà dei quali superano la diga che porta lo stesso nome del corso d’acqua e si abbattono con violenza dirompente sugli abitati attorno al lago e a valle dello sbarramento. È notte quando i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, e la parte bassa dell’abitato di Erto vengono distrutti. Alla stessa maniera Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova e Faè sono travolti dalla massa d’acqua, ed è impossibile per gli abitanti mettersi in salvo. È una strage. Alla mattina si contano 1910 morti, 487 dei quali di età inferiore ai 15 anni. Indagando successivamente sulle cause della tragedia si scoprirà che i versanti della vallata del torrente Vajont erano ad elevatissimo rischio idrogeologico e che ciò era noto ai progettisti e ai dirigenti della SADE, l’ente gestore della diga.

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