SuperEcobonus110%. Record di investimenti in Trentino: 1,8 miliardi ammessi a detrazione al 23 dicembre 2023

La destra, spalleggiata dalle élite e dalle categorie economiche che l’hanno condotta al governo a Roma come a Trento, sputa con sdegno nel piatto del SuperEcoBonus110%. Eppure l’intero sistema Paese ne ha beneficiato enormemente. La stessa misura ha infatti permesso la ripartenza tempestiva dell’economia italiana dopo la recessione causata dalla pandemia globale nonché di dare impulso alla crescita con valori decisamente più sostenuti rispetto agli altri Stati membri dell’Unione Europea. Senza considerare il perseguimento effettivo degli obiettivi della transizione ecologica.

I numeri degli interventi promossi e realizzati sul territorio trentino al 31 dicembre 2023 sono impressionanti e rimangono in linea con i rilievi che avevamo ottenuto e resi pubblici dal M5S nel luglio scorso. In provincia di Trento gli investimenti sono stati il triplo rispetto all’Alto Adige / Sűdtirol e, prendendo come parametro di riferimento la variabile demografica, sono quasi il doppio rispetto alla media nazionale.

In Trentino alla fine del 2023 erano in corso interventi edilizi incentivati su 7.894 edifici, per circa 1,8 miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione. Nella vicina provincia di Bolzano si contano, invece, 1.728 interventi per un totale di 617 milioni ammessi a detrazione. Una differenza abissale fra le due entità autonome.

Nel dettaglio, in Trentino sono 3.574 i lavori condominiali avviati per un totale ammesso a detrazione di 1.334 milioni di euro (88,3 % già ultimati), che rappresentano il 74% del totale degli investimenti, mentre i lavori negli edifici unifamiliari sono 3.067 per un totale di 349 milioni di euro ammessi a detrazione (97,6% già realizzati) che rappresentano il 19,4% del totale investimenti, e quelli nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono 1.253 per un totale di 116,6 milioni di euro ammessi a detrazione (98,4% già realizzati) che rappresentano il 6,5% degli investimenti.

Questa grossa mole di investimenti ha ridato vitalità all’edilizia, un settore in difficoltà fin dalla crisi globale del 2008. Tuttavia, non si è registrato solo un effetto moltiplicatore del reddito ma anche un avanzamento tecnologico ed organizzativo del comparto nonché un incremento della qualità della della progettazione e degli interventi sugli involucri e nell’installazione di impianti. Pensiamo solo alla filiera dei sistemi di riscaldamento a condensazione, alle pompe di calore (tecnologia peraltro prodotta anche in stabilimenti industriali localizzati in Trentino), impianti a biomassa, collettori solari, pannelli fotovoltaici, colonnine di ricarica e sistemi di accumulo.

Per avere contezza della portata innovativa della misura bisogna poi analizzare gli indici ed i valori relativi all’efficienza energetica conseguiti. In termini energetici le proiezioni calcolate in base all’installazione di fonti di energia rinnovabile e al contenimento degli sprechi ci dicono che si verificherà un risparmio energetico annuo pari a 306 GWh. Un quantità enorme di energia che, in linea teorica, sarebbe sufficiente per far funzionare l’intera azienda sanitaria trentina per un anno e mezzo.

I dati dimostrano che l’importo complessivo degli investimenti nei condomini rappresenta i tre quarti del totale delle somme ammesse a detrazione. Il numero totale degli alloggi riqualificati non viene specificato nelle statistiche prodotte da Enea ma è evidente che si tratta di un dato dall’elevato impatto sociale poiché riguarda di migliaia di nuclei familiari. Sulla base di questa semplice constatazione, premesso che il SuperEcobonus110% è stato pensato come una manovra finanziaria per dare ossigeno al settore e per contribuire a un rilancio sostenuto del PIL, ha contestualmente permesso a migliaia di famiglie a basso e medio reddito di poter migliorare la propria qualità abitativa. Anche in Trentino una moltitudine di condomini è stata oggetto di una riqualificazione energetica straordinaria che altrimenti sarebbe stata impossibile a causa dello scarso potere d’acquisto delle famiglie che mediamente ci abitano. Alla faccia di chi si lamenta che è stata una misura pensata per agevolare i ricchi.

In contrapposizione ai numeri sopra descritti spicca il fallimento delle iniziative di riqualificazione del patrimonio di edilizia popolare. Dopo una lunga serie di annunci lanciati dall’ufficio stampa della Provincia sul programma degli investimenti dal 2020 in poi, Itea e la Giunta provinciale hanno preferito mantenere segreti i dati rispetto alla percentuale di realizzazione degli interventi pianificati. Il Consiglio provinciale, su periodica sollecitazione del M5S, ha richiesto a più riprese una relazione, anche per stralci, sugli interventi effettuati e sulle operazioni di cessione del credito tra i soggetti del sistema di finanza pubblica provinciale ma non c’è stato verso di visionare alcun tipo di informazione. L’ultimo atto di indirizzo proposto dal M5S ed approvato dall’aula risale al luglio 2023 ed è rimasto rigorosamente inattuato.

L’elevato interesse dimostrato dalle famiglie trentine verso una simile misura e l’indotto economico generato dalla stessa, apparentemente, non sono ancora stati valutati dagli uffici della provincia di Trento posto che le richieste di informazioni sottoposte dal M5S alla Giunta provinciale sul fenomeno e sugli scenari alternativi delle politiche pubbliche da varare in futuro per dare continuità agli interventi di riqualificazione energetica sono rimaste lettera morta. Per molti addetti ai lavori, se le analisi micro e macroeconomiche sugli effetti scaturiti dal SuperEcoBonus fossero rese note si finirebbe per rendere un po’ merito alla misura. Potrebbe essere proprio questa la ragione di tanto silenzio da parte dei politici provinciali. Chissà. Di certo rimane la necessità di pianificare a lungo termine le misure di sostegno all’efficientamento energetico degli edifici e di realizzare gli obiettivi elencati nel Piano Energetico Ambientale Provinciale.

Nel frattempo, dopo essersi sottratti al confronto democratico nel corso della campagna elettorale come se nulla fosse, gli esponenti della Giunta Fugatti ritornano a parlare del tema della riqualificazione degli edifici dei centri storici. Scoccia però che non facciano nessun riferimento alle interrogazioni senza risposta, agli atti di indirizzo inattuati e alle proposte normative respinte (o non discusse) durante la scorsa legislatura e che nessuno se ne preoccupi. Evidentemente l’acqua calda non si finisce mai di scoprire e fa comodo a molti conservare le cose come stanno.

* * * * *

Report mensili al 31 dicembre 2023

Qui i dati del SuperEcobonus 110% in Provincia di Trento al 31.12.2023

Qui i dati del SuperEcobonus 110% in Italia e nelle altre regioni al 31.12.2023

2 Replies to “SuperEcobonus110%. Record di investimenti in Trentino: 1,8 miliardi ammessi a detrazione al 23 dicembre 2023”

Lascia un commento