I numeri sono chiari e impietosi: il progetto delle “Nuove opere di regolazione del Lago d’Idro” è passato da 48 a 97 milioni di euro. Non un ritocco, ma un vero e proprio raddoppio con conguaglio finale. Un’esplosione di costi che sarebbe già preoccupante di per sé. Ma quando la motivazione principale dell’opera è un’ipotesi di frana catastrofica che impedirebbe lo scarico delle acque del Chiese, viene da chiedersi: a chi serve davvero tutto questo?
Continua a leggere “Lago d’Idro: raddoppiano i costi, peggiora l’impatto, e i cittadini ringraziano (con rabbia)”Ciclovia del Garda. Cronaca di una frana annunciata: le interrogazioni del M5S sono ancora senza risposta
Dopo l’interrogazione parlamentare di Ilaria Fontana del 7 agosto 2023 e l’interpellanza del deputato Enrico Cappelletti del 26 ottobre 2023 (2-00252) e prima della devastante frana che ha determinato la chiusura della Gardesana Occidentale SS45 del 18 dicembre 2023, anche l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, con il supporto di altri 5 deputati del M5S, ha presentato un atto politico sulla scellerata scelta di realizzare una ciclovia a sbalzo sul versante roccioso che sovrasta la costa nord-occidentale del lago di Garda.
Continua a leggere “Ciclovia del Garda. Cronaca di una frana annunciata: le interrogazioni del M5S sono ancora senza risposta”Quali sono gli importi per cachet, consulenze e rimborsi ottenuti dal presidente del Mart Sgarbi in Trentino? La Provincia non ha mai risposto
Nel 2019 vennero organizzati due eventi sul territorio trentino che si caratterizzarono per la partecipazione di Vittorio Sgarbi: la mostra Cavallini-Sgarbi a Castel Caldes in Val di Sole e “Sguardi incantati” a Forte Corno in Valle Del Chiese. Rispetto ai ricavi e ai costi sostenuti per lo svolgimento dei due eventi la Giunta provinciale di Trento presieduta da Maurizio Fugatti non ha mai fornito una risposta completa e definitiva. Nessuna risposta è mai stata fornita nemmeno da parte degli enti locali coinvolti e degli enti funzionali della Provincia.
Continua a leggere “Quali sono gli importi per cachet, consulenze e rimborsi ottenuti dal presidente del Mart Sgarbi in Trentino? La Provincia non ha mai risposto”Vajont e Vanoi
Segue il testo di un intervento pubblicato dal quotidiano on line “Il Dolomiti” il 9 ottobre 2023
Alle 22.39 del 9 ottobre 1963 duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia si staccano dal monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, e precipitano nel bacino artificiale creato dallo sbarramento del torrente Vajont. La frana causa un’onda da 50 milioni di metri cubi d’acqua, la metà dei quali superano la diga che porta lo stesso nome del corso d’acqua e si abbattono con violenza dirompente sugli abitati attorno al lago e a valle dello sbarramento. È notte quando i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, e la parte bassa dell’abitato di Erto vengono distrutti. Alla stessa maniera Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova e Faè sono travolti dalla massa d’acqua, ed è impossibile per gli abitanti mettersi in salvo. È una strage. Alla mattina si contano 1910 morti, 487 dei quali di età inferiore ai 15 anni. Indagando successivamente sulle cause della tragedia si scoprirà che i versanti della vallata del torrente Vajont erano ad elevatissimo rischio idrogeologico e che ciò era noto ai progettisti e ai dirigenti della SADE, l’ente gestore della diga.
Continua a leggere “Vajont e Vanoi”Mafia dei pascoli. Cronaca di un illecito diffuso e annunciato
In questi giorni, dopo che l’operazione Transumanza ha portato a numerosi provvedimenti di obbligo di dimora, sospensioni d’attività e perquisizioni e dimostrato l’esistenza di attività criminose con ramificazioni tra nord e sud Italia, è salito alla ribalta il caso della mafia dei pascoli, ovvero il sistema costruito da soggetti in odore di criminalità per truffare l’Unione Europea intascando milioni di euro per attività di pascolo mai realizzate. La scoperta, in realtà per niente nuova, riguarda l’estensione di questo modello operativo anche in Trentino. Ebbene, in tempi non sospetti il M5S aveva lanciato l’allarme su questi fenomeni, ma come al solito la politica trentina aveva preferito non vedere, non sentire e non parlare.
Continua a leggere “Mafia dei pascoli. Cronaca di un illecito diffuso e annunciato”Il M5S ottiene la convocazione di un consiglio provinciale straordinario per fare chiarezza sul bypass di Trento
Dopo una lunga e faticosa battaglia, il M5S costringe Fugatti e i suoi a riferire pubblicamente sulla situazione del bypass ferroviario e sull’impatto dei cantieri sulla città di Trento e sulla vita dei suoi abitanti.
Continua a leggere “Il M5S ottiene la convocazione di un consiglio provinciale straordinario per fare chiarezza sul bypass di Trento”Dopo 5 anni di tira e molla, Lega e SVP si rifiutano persino di discutere dell’istituzione dell’Osservatorio sulla criminalità in Trentino-Alto Adige
Oggi, 20 settembre 2023, nel corso della riunione dei capigruppo del Consiglio regionale, Lega e SVP hanno imposto di non trattare il disegno di legge 26 sull’Osservatorio contro la criminalità organizzata in Trentino-Alto Adige. Si tratta dell’ultimo e definitivo atto dietro al quale la maggioranza si è rifugiata per nascondere la propria colpevole inazione nei confronti della mafia in Trentino.
Continua a leggere “Dopo 5 anni di tira e molla, Lega e SVP si rifiutano persino di discutere dell’istituzione dell’Osservatorio sulla criminalità in Trentino-Alto Adige”Il (non) senso di Gerosa per il bene pubblico
Qualche giorno fa ho ricordato alla presidente dimissionaria di ITEA Francesca Gerosa che il Consiglio Provinciale aveva chiesto per ben 2 volte che l’azienda pubblica da lei guidata rendesse noti i risultati relativi agli investimenti del Superecobonus. Risultati che, aggiungiamo noi, fanno riferimento a investimenti annunciati ma mai realizzati.
Continua a leggere “Il (non) senso di Gerosa per il bene pubblico”Ponte sul Caffaro, al 6 settembre lavori ancora al palo, dovevano essere terminati a giugno!
Nel 2017, con grande impiego di risorse messe a disposizione dal Trentino, veniva ultimata la costruzione del secondo ponte sul torrente Caffaro. Nelle intenzioni avrebbe dovuto servire a snellire e velocizzare il traffico veicolare tra Lombardia e Trentino, realizzando una sorta di “rotonda asimmetrica quadrata”. In pratica il ponte in questione non è mai stato aperto per evidenti problematiche strutturali, che rallentano il traffico invece di renderlo più fluido, specie per quanto riguarda i veicoli pesanti. Inoltre in questi anni si è posto con sempre maggiore insistenza il problema del vecchio ponte sul Caffaro (datato 1906), che abbisogna di interventi di ripristino urgenti ma che rappresenta anche l’unico accesso praticabile a sud ovest tra Lombardia e Trentino.
Continua a leggere “Ponte sul Caffaro, al 6 settembre lavori ancora al palo, dovevano essere terminati a giugno!”Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri
La XVI legislatura volge al termine. È quindi tempo di bilanci e di valutazioni, anche in vista delle elezioni del 22 ottobre prossimo. Il M5S del trentino arriva a questo appuntamento convinto di aver fatto il proprio dovere rispetto ai compiti assegnati dagli elettori. Nonostante potesse contare su un solo Consigliere provinciale, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva sia del Consiglio provinciale che di quello regionale ed ha saputo confrontarsi proficuamente anche a livello parlamentare e di Unione Europea.
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