Invece di buttare sulla strada 60 famiglie, Sait si comporti da cooperativa e torni a trattare con i lavoratori

Con la stagione fredda che si preannuncia tragica a causa degli effetti della guerra in Ucraina su costo dell’energia, inflazione e danni economici conseguenti, Sait ha deciso di “portarsi avanti”. Seguendo una prassi ormai consolidata, la cooperativa ha messo in cantiere il licenziamento di 60 persone, agendo sulla falsa riga della politica seguita negli anni passati: far pagare il costo delle proprie difficoltà gestionali ai lavoratori. Inutile sottolineare come Sait rinneghi per l’ennesima volta i principi cooperativi e mutualistici che dovrebbero animarlo. La risposta che viene fornita, pure con una certa tracotanza, è che “è il mercato, bellezza”. Da parte di Sait, quindi, nessuna vergogna nel comportarsi come una qualsiasi multinazionale. Sait come Whirlpool, con l’unica ma rilevante differenza che il mondo cooperativo ha sempre  goduto di grande riguardo e sostegno da parte di chi amministra il Trentino e mette a disposizione risorse pubbliche.

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Carenze organico polizia penitenziaria: Fugatti si sveglia di colpo ma conosceva il problema da anni

Come troppo spesso accade in Italia e in Trentino i problemi si lasciano in stand-by finché non finiscono in tragedia o quasi, quel punto si “scopre” che esistono e si fanno grandi promesse di interventi risolutivi… che però di rado si verificano davvero. È il caso del tentato omicidio avvenuto ai danni di una guardia penitenziaria nel carcere di Spini di Gardolo, un evento che certo avrebbe potuto essere scongiurato se le forze di polizia non fossero state ridotte all’osso come di fatto sono da anni. Fa piacere che a seguito delle proteste suscitate dal tentato omicidio il presidente della Provincia Fugatti si sia deciso a ricevere una delegazione dei rappresentanti della polizia penitenziaria. Va però ricordato che Fugatti conosce benissimo il problema da anni e fino ad ora non ha fatto assolutamente niente per alleviare le situazioni di rischio e disagio che si vivono nelle carceri trentine.

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Coordinamento Provinciale per le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali 2026. 

di Paolo Minotto

Ho scoperto in questi giorni la risposta fornita il 12 novembre scorso dall’assessore allo Sport, Roberto Failoni, all’interrogazione 2991/XVI del 13 settembre 2021 del Consigliere Provinciale Alex Marini, riguardante il coinvolgimento delle associazioni trentine che offrono servizi ai disabili, circa il loro effettivo e fattivo coinvolgimento col Coordinamento Provinciale per organizzazione Olimpiadi Invernali 2026 e le relative paralimpiadi.

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Ferrovie di valle: elettrificazione da Trento a Borgo entro il 2026 e priorità Rovereto-Riva rispetto a Feltre-Grigno

Dopo 15 mesi di attesa è arriva la risposta all’interrogazione del Movimento 5 Stelle da parte del Presidente Fugatti che riguarda il programma di sviluppo della rete ferroviaria nelle valli trentine.

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Esplosione della pandemia in Trentino: dalla Provincia dati incompleti, ma prima o poi dovranno dire tutta la verità!

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In questi giorni è arrivata la risposta all’interrogazione 1245/XVI “Presenza massiccia di sciatori sulle piste da sci e propagazione del virus Covid-19” del 9 marzo scorso in cui il M5S chiedeva il numero dei turisti presenti in Trentino nelle date del 7 e dell’8 marzo con particolare riguardo a ciascuna località sciistica e alla provenienza degli ospiti. Continua a leggere “Esplosione della pandemia in Trentino: dalla Provincia dati incompleti, ma prima o poi dovranno dire tutta la verità!”

Ingiustizia è fatta: in Trentino il Gruppo Consiliare M5S non si può ricostituire!

È arrivata da qualche giorno la risposta del presidente Kaswalder riguardo a 2 interrogazioni da me presentate per chiedere di venir riconosciuto il diritto degli elettori del M5S a vedere rappresentato il loro voto da un gruppo consiliare specifico presente e riconoscibile tramite simbolo in Consiglio provinciale. Il testo, che potete “apprezzare” qui sotto, è in giuridichese puro ma il succo è molto semplice: siccome i gruppi consiliari in Trentino non hanno una disciplina specifica chi c’è dentro può fare quello che vuole a prescindere dalla forza politica che ne ha permesso l’elezione.

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Pregasi rettificare: Vittorio Sgarbi NON è professore ordinario

Chi mi segue lo sa: ho sempre criticato la nomina di Vittorio Sgarbi alla presidenza del Mart di Rovereto. Mi pareva (e mi pare ancora) una scelta inopportuna, sia da un punto di vista politico (Sgarbi è un deputato ma riveste anche numerosi altri incarichi amministrativi), che operativo (ha una quantità impressionante di cariche alle quali in teoria deve dedicarsi mentre io penso che il Mart meriti un presidente a tempo pieno) che soprattutto di immagine (oltre ai suoi pregressi, il personaggio mediatico Sgarbi è stato costruito su presupposti che a mio avviso non è desiderabile associare al Mart e alla Provincia di Trento, non è sempre vero che “conta solo che se ne parli”, meglio che se ne parli in termini positivi).

All’inizio mi sono opposto da solo alla nomina di Sgarbi ma sono lieto di osservare che i critici di recente sono aumentati… spero non solo per ragioni di opportunità elettorale. Sia come sia, fra le questioni che avevo sollevato ce n’era una che di recente ha ricevuto conferma. In molti si riferivano a Sgarbi con il titolo di “professore” ed egli stesso in effetti si era qualificato come “professore ordinario” alla Camera dei Deputati. Facendo mente locale su come in Italia si possa diventare “professori ordinari” (in sostanza tramite concorso pubblico e dopo lunga e faticosa gavetta) mi era parso molto strano che Sgarbi potesse fregiarsi di quel titolo. Per questo motivo avevo avviato tutta una serie di verifiche e presentato anche un’interrogazione alla Provincia per sapere se lo avessero fatto anche loro (risposta: “no, non serviva”…). In base ai dati che avevo in mio possesso però pareva chiaro che Sgarbi non fosse affatto “professore ordinario”, una convinzione che qualche giorno fa ha trovato conferma sulla stampa nazionale. Sgarbi non è affatto ordinario ed infatti di recente è stato costretto a correggere le informazioni fornite alla Camera specificando la cosa. Alla luce dei fatti, adesso mi aspetto che la Provincia di Trento corregga sue eventuali comunicazioni sbagliate in questo senso.

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Cia continua a interpretare (male) le mie parole ma nel merito dei fatti preferisce non rispondere…

Stare in maggioranza deve aver dato al consigliere Claudio Cia un certo senso di onnipotenza. Presa lettura di una mia recente interrogazione rivolta al presidente Kaswalder riguardo al servizio fornito dal bar della buvette del Consiglio Provinciale, Cia pensa bene di rispondere lui tramite comunicato della sua forza politica. Lo fa equivocando, non so quanto volutamente, le mie posizioni e costruendo un piccolo quadretto ricco di immagini suggestive partorite dalla sua fervida immaginazione. A suo giudizio io mi atteggerei a “moderno moralizzatore” e vorrei far passare il Consiglio provinciale per “una bisca degli anni ’30” (fra l’altro devo ammettere di non avere idea di come fossero le bische in quel periodo… visto che ne parla immagino che Cia ne sia invece edotto). Continua a leggere “Cia continua a interpretare (male) le mie parole ma nel merito dei fatti preferisce non rispondere…”

Orsi. Considerazioni su M49 e sugli esemplari dispersi fuori dal Trentino

Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa si è espresso in maniera molto chiara sulla cattura di M49: per essere legittima essa deve avvenire dopo un pronunciamento del Prefetto di Trento motivato da ragioni di sicurezza pubblica oppure dopo una analisi dettagliata da parte dell’Ispra che la avalli. Continua a leggere “Orsi. Considerazioni su M49 e sugli esemplari dispersi fuori dal Trentino”

Serodoli: giri di parole per nascondere le intenzioni della giunta. Il M5S dice NO alla sottomissione dell’interesse pubblico alle brame degli impiantisti

Si è manifestata nei giorni scorsi la risposta dell’assessore al turismo Failoni alla nostra interrogazione del 12 marzo scorso riguardo alle intenzioni dell’attuale Giunta riguardo all’area protetta di Serodoli, sopra Madonna di Campiglio. Spiace constatare la brevità e la vaghezza delle argomentazioni dell’assessore. Purtroppo, anche a causa delle sue uscite sui giornali precedenti all’interrogazione, si sa già fin troppo bene cosa gli piacerebbe fare con Serodoli. Prenda il coraggio a due mani e lo ribadisca, invece di nascondersi. Sapremo cosa rispondergli. Continua a leggere “Serodoli: giri di parole per nascondere le intenzioni della giunta. Il M5S dice NO alla sottomissione dell’interesse pubblico alle brame degli impiantisti”