Il potere giudiziario in Trentino e la crisi della separazione dei poteri a livello locale

* lettera pubblicata su AntimafiaDuemila il 4 giugno 2025

L’intervento di Walter Ferrari a nome del Coordinamento Lavoro Porfido, pubblicato in questi giorni sui giornali locali, va ben oltre un doveroso ringraziamento al procuratore Sandro Raimondi. Esso illumina, seppure implicitamente, una questione più ampia e strutturale: la fragilità della separazione dei poteri nella dimensione locale.

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Concessione A22, Pedullà: “La Commissione Europea segue da vicino il caso e solleva serie preoccupazioni sul diritto di prelazione. Salvini e Province agiscono contro l’Europa”

La farsa sulla concessione A22 è arrivata al capolinea. Ora che anche la Commissione Europea solleva serie preoccupazioni sulla compatibilità del bando con il diritto UE, crolla il castello di carte costruito da Salvini, Fugatti e Kompatscher.

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Istituzione di un osservatorio su criminalità e corruzione: un’occasione mancata per il Trentino

Nel luglio 2019 intervenni nell’aula del Consiglio provinciale su un tema cruciale ma spesso trascurato: la necessità di istituire un Osservatorio sulla criminalità organizzata e sulla corruzione in Trentino.

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Prevenzione dei fenomeni criminali e giustizia. AntimafiaDuemila dipinge un quadro fosco della realtà trentina

Il M5S ha presentato una molteplicità di atti nel corso della XVI legislatura per trattare il tema delle infiltrazioni criminali e delle iniziative di prevenzione che avrebbero potuto essere messe in campo dalla politica locale. Purtroppo, come abbiamo puntualmente raccontato nel corso dei 5 anni di lavoro nelle istituzioni provinciali e regionali, l’esito dell’azione politica è stato insoddisfacente. Rare e lacunose le risposte ottenute. Significativi e colpevoli i silenzi dei vertici del potere esecutivo. Sonore le bocciature delle nostre proposte legislative e dei nostri atti di indirizzo.

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Bypass ferroviario di Trento. Le criticità ambientali restano irrisolte e il finanziamento europeo a valere sul PNRR salta

L’incalzare degli atti presentati dal M5S sulla circonvallazione ferroviaria di Trento che hanno accompagnato la vigorosa azione civica dei comitati locali ha portato alla luce qualche informazione ma la verità è ancora lontana.

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Composizione Giunta provinciale di Trento. Con strappo FdI-Lega ci sarà transumanza tra partiti

Trento, 21 nov. (LaPresse) – “Il conflitto tra Lega e Fratelli d’Italia era già evidentissimo prima delle elezioni, così come era chiaro che i due partiti si erano alleati solo in ottica elettorale per arrivare a qualsiasi costo al potere. Una volta ottenuto lo scopo le linee di frizione sono riemerse, come era ovvio che fosse. Adesso il coltello dalla parte del manico ce l’ha Fugatti. Come presidente della Provincia ha a disposizione i posti e le poltrone necessari a creare spaccature all’interno di Fratelli d’Italia. Dovessi scommettere 1 euro direi che faranno un accordo di facciata per salvare la faccia ma nel giro di qualche tempo Fratelli d’Italia ne uscirà con le ossa rotte e assisteremo alla solita transumanza da un gruppo all’altro”.

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Così a LaPresse Alex Marini, coordinatore del Movimento 5 Stelle in Trentino, commentando lo strappo Fratelli d’Italia-Lega consumatosi quando il rieletto presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha reso pubbliche le nomine degli assessorati. A far saltare gli schemi, la decisione di Fugatti di assegnare la vice presidenza ad Achille Spinelli, assessore uscente allo sviluppo economico che con la sua lista civica ha fatto boom con il 10 per cento delle preferenze, e non all’esponente meloniana Francesca Gerosa, “così come da patti pre elettorali” come sostiene il commissario del partito Alessandro Urzì.

Attività di ottobre 2023 – Newsletter n° 60: l’ultima della consiliatura

Care amiche, cari amici,

siamo arrivati alla fine di questa faticosa, frenetica e al tempo stesso energica ed entusiasmante campagna elettorale. Ma soprattutto, siamo arrivati alla fine di cinque anni di attività in Consiglio provinciale e in Consiglio regionale: cinque anni di interrogazioni, proposte di legge, interpellanze; cinque anni di opposizione vera (dunque incalzante e costruttiva), sempre fedeli e coerenti al mandato popolare che cinque anni fa abbiamo ricevuto da voi elettori. È con questo spirito che ci riproponiamo oggi, certi di aver raggiunto, anche grazie al vostro aiuto, risultati importanti. La vostra fiducia è fondamentale per poter continuare il lavoro sin qui compiuto.

Le ultime settimane sono state davvero dense di iniziative: tutto il M5S del Trentino si è impegnato al massimo nella campagna elettorale, senza avere alle spalle le strutture e soprattutto le risorse economiche ragguardevoli delle altre forze politiche. Abbiamo girato tutto il Trentino, abbiamo incontrato centinaia di persone, ascoltato le necessità di tutti… per me è stata davvero una grande opportunità di crescita personale, oltre che politica. Lasciate che vi racconti com’è andata in questa newsletter: la n. 60, l’ultima della XVI consiliatura.

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Elezioni in Trentino. Candidature potenzialmente collegate a interessi criminali negli ultimi anni

Il M5S si rivolge al Ministero di Giustizia per fare chiarezza su una serie di candidature potenzialmente collegate a interessi criminali avvenute in Provincia di Trento negli ultimi anni.

Nel corso della XVI legislatura della Provincia Autonoma di Trento, la maggioranza guidata dalla Lega ha rifiutato di istituire un osservatorio sulla criminalità organizzata, presente in quasi tutte le altre Regioni italiane, e ha respinto anche la proposta di disciplinare la legislazione sui sequestri e il riutilizzo dei beni mafiosi, norma questa, suggerita dalla conferenza dei presidenti delle assemblee regionali italiane. Entrambe i provvedimenti erano inoltre stati caldeggiati dal M5S e sostenuti da una vastissima platea di esperti, alcuni persino provenienti dall’area politica della maggioranza, senza però riuscire a scalfire la chiusura della destra trentina.

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Vajont e Vanoi

Segue il testo di un intervento pubblicato dal quotidiano on line “Il Dolomiti” il 9 ottobre 2023

Alle 22.39 del 9 ottobre 1963 duecentosessanta milioni di metri cubi di roccia si staccano dal monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia, e precipitano nel bacino artificiale creato dallo sbarramento del torrente Vajont. La frana causa un’onda da 50 milioni di metri cubi d’acqua, la metà dei quali superano la diga che porta lo stesso nome del corso d’acqua e si abbattono con violenza dirompente sugli abitati attorno al lago e a valle dello sbarramento. È notte quando i borghi di Frasègn, Le Spesse, Il Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana, San Martino, e la parte bassa dell’abitato di Erto vengono distrutti. Alla stessa maniera Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova e Faè sono travolti dalla massa d’acqua, ed è impossibile per gli abitanti mettersi in salvo. È una strage. Alla mattina si contano 1910 morti, 487 dei quali di età inferiore ai 15 anni. Indagando successivamente sulle cause della tragedia si scoprirà che i versanti della vallata del torrente Vajont erano ad elevatissimo rischio idrogeologico e che ciò era noto ai progettisti e ai dirigenti della SADE, l’ente gestore della diga.

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Attività di settembre 2023 – Newsletter n° 59

Care amiche, cari amici,

ormai il tempo stringe e alle elezioni provinciali del 22 ottobre mancano appena due settimane. Sapete già chi sono i nostri candidati e le nostre candidate? Se ancora non siete riusciti a conoscerli ad una delle nostre serate informative o ad uno dei nostri banchetti, li trovate a questo link, oppure nei servizi che hanno mandato in onda RTTR e TrentinoTV (TrentoToday e Il Dolomiti). Ma vi consiglio vivamente di venire ad uno dei nostri prossimi appuntamenti per incontrarli di persona: sono persone autentiche e si stanno impegnando in questa sfida elettorale non per fame di potere, ma guidati dal solo senso civico e dalla voglia di cambiare in meglio le cose.

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