Torrente Vanoi. Diga veneta costruita in Trentino all’insaputa di Fugatti?

Nell’aprile scorso il M5S è stata la prima forza politica trentina a far cadere il velo del silenzio che gravava sulla vicenda della diga sul  torrente Vanoi, progetto da PNRR, arrivato addirittura in Gazzetta Ufficiale senza che nessuno in Provincia di Trento se ne accorgesse. O almeno così viene raccontato. Con l’interrogazione 4484/XVI del 24 aprile 2023 “Realizzazione di nuovi invasi sul torrente Vanoi in territorio trentino e informazioni ai comuni interessati e alla Provincia” la questione divenne di dominio pubblico anche in Trentino e saltò fuori che il Veneto avrebbe deciso di farsi una diga in zona di massima pericolosità, in teoria senza dire niente a nessuno e fregandosene dell’elevata franosità che caratterizza la Val Cortella. Oggi il M5S è tornato alla carica in Consiglio provinciale con un question time col quale si chiedeva che il presidente della Provincia di Trento facesse chiarezza sugli sviluppi delle interlocuzioni col Veneto e fornisse la sua versione rispetto alle interlocuzioni avute con Zaia. Dando l’ennesima prova del proprio essere diversamente coraggioso, Fugatti ha mandato avanti ancora una volta il suo vice Tonina, il quale non ha trovato di meglio che ribadire come la Provincia fosse all’oscuro di tutto. Bisognerebbe credere alla favola dei progetti per dighe giganti venete che spuntano in terra trentina senza che nessuno se ne dia per inteso insomma… Purtroppo per Tonina e Fugatti però, ci sono documenti che sembrano smentire questa versione di comodo!

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La rinascita del civismo può partire dalle valli

Ho letto con attenzione la disamina del risultato elettorale fatta dal vicedirettore del Trentino Paolo Mantovan (“Popolarismo addio, ora ci sono feudi” 29/10/2018). Pur nel rispetto del suo punto di vista, trovo che la sua analisi parta da alcuni assunti quanto meno opinabili. Continua a leggere “La rinascita del civismo può partire dalle valli”