Nella prima sessione del Consiglio provinciale di Trento per l’anno 2023 è prevista la discussione del disegno di legge 119/XVI, tramite il quale il M5S propone venga istituito in Trentino un Fondo per la prevenzione degli incidenti sul lavoro. Operando in linea con la normativa statale, l’idea è di mettere in atto una serie di misure quali ad esempio, corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro per le piccole-medie imprese e nelle scuole, sostegno socio-economico ai lavoratori vittime di infortunio sul lavoro, l’erogazione di un supporto in materia di sicurezza sul lavoro a coloro che vogliano aprire un’attività e per le aziende che intendano adottare il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro, e così via (articolato e relazione illustrativa). La maggioranza, che ha già rigettato la proposta in Commissione, è però orientata a fare lo stesso anche in Aula, dimostrando ancora una volta quale sia il suo reale impegno verso le vittime di infortuni sul lavoro e delle loro famiglie.
Continua a leggere “Infortuni e morti sul lavoro: in Consiglio arriva la proposta di legge del M5S per investire le risorse delle sanzioni in azioni di prevenzione”Attività di gennaio 2022 – Newsletter n° 39
Se il 2021 si è chiuso all’insegna dell’incertezza causa covid (e non solo), il 2022 non sembra essersi aperto sotto una luce particolarmente diversa, tuttavia lamentarsi serve a poco, vale invece la pena di mantenersi positivi e di lavorare per migliorare le cose.
Per quanto riguarda il lavoro svolto a gennaio, c’è da dire che siamo ripartiti piuttosto forte.
Continua a leggere “Attività di gennaio 2022 – Newsletter n° 39”Sicor, il Consiglio provinciale ascolti le parti in causa e intervenga!
La situazione che si è creata alla Sicor di Rovereto è grave, in primis per i lavoratori dell’azienda e per le loro famiglie, ma anche per le conseguenze sistemiche che accettare i comportamenti unilaterali dell’impresa produrrebbe per l’intero sistema trentino. La politica provinciale non può restare inerte dando l’idea di tenere bordone a chi lavora per cancellare accordi e diritti, per di più senza una giustificazione che non sia la massimizzazione del profitto.
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