Lago d’Idro, il prezzo della resa: dieci milioni in cambio del silenzio

Il lago d’Idro nel 2004: un incubo che potrebbe diventare nuovamente realtà

Riprendendo l’intervento del Sindaco di Idro, Aldo Armani, in occasione dell’incontro pubblico del 30 giugno scorso, ritengo sia giunto il momento di rendere conto con precisione alla cittadinanza delle cifre e delle modalità con cui gli enti locali lacustri hanno rinunciato preventivamente a ogni azione di tutela degli equilibri ecologici del lago d’Idro.

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Logistica. Il M5S chiede più controlli per il settore in ottica anti-caporalato

Nell’aprile del 2021 i corrieri che lavorano nel settore della logistica per Amazon avevano rappresentato ai consiglieri provinciali le difficili condizioni nelle quali erano costretti a operare. Grazie anche al sostegno di Fulvio Flammini del sindacato Sbm, che li aveva accompagnati, i lavoratori avevano descritto condizioni lavorative particolarmente difficili con ritmi di consegna insostenibili, retribuzioni inadeguate, controllo degli spostamenti tramite gps, turnistica di lavoro spinta ed inefficienza dei furgoni utilizzati. Una situazione che gioco forza aveva portato ad aumentare lo stress psicofisico dei lavoratori del settore, cagionando il peggioramento delle loro condizioni  di salute.

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Diga Vanoi. Il M5S interroga con la deputata Ilaria Fontana

A dispetto dei toni conciliatori e rassicuranti usati da Maurizio Fugatti e da Mario Tonina la vicenda della diga del Vanoi è destinata a non trovare una risoluzione nel breve periodo perché i leghisti sono fermamente decisi a realizzarla in barba ad ogni rischio e al coinvolgimento delle popolazioni interessate dall’opera. Le affermazioni pronunciate nell’aula del Senato il 20 luglio scorso da parte ministro delle infrastrutture Salvini non sono state infatti rassicuranti per coloro che abitano nei territori nei quali si vorrebbe erigere l’opera di sbarramento. Il leghista che presiede la cabina di regia ministeriale per la selezione delle opere nel settore idrico ha detto che il progetto per la realizzazione della diga di Vanoi potrà essere valutato dal Ministero all’interno di quell’ambito. Salvini ha però indirettamente esplicitato le proprie intenzioni rispetto alla diga del Vanoi, citando orgogliosamente un’altra opera, la diga di Vetto sull’Appennino reggiano, per la cui progettazione sono stati stanziati 3 milioni di euro.

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Il punto sulla situazione trentina: intervista per il Giornale delle Giudicarie

Di seguito le risposte che ho fornito ad una recente intervista pubblicata sul numero di febbraio 2021 del Giornale delle Giudicarie riguardo alla situazione politica trentina al traguardo di metà legislatura.

Siamo a metà legislatura, quale giudizio ritiene di poter esprimere sulla Giunta Fugatti nel suo complesso?

Se valutiamo i fatti, il giudizio sulla giunta e sulla maggioranza in generale non può purtroppo essere buono. Governano come chi li ha preceduti, aggiungendoci un po’ di folklore di facciata a uso e consumo dei fan più sfegatati. Scarsa è stata finora la disponibilità ad ampliare gli spazi democratici per dar voce a cittadini e parti sociali. Un esempio emblematico in questo senso si ha se si guarda all’atteggiamento messo in campo di fronte alla crisi pandemica e ai suoi risvolti economici. Al di là degli impegni approvati dall’Aula non c’è ancora stata da parte della Giunta alcuna convocazione per associazioni di categoria, sindacati e terzo settore, al fine di avviare una discussione volta alla programmazione concertata delle strategie per far fronte agli effetti di breve periodo connessi alla crisi economica e sociale e per il rilancio dell’economia trentina, impiegando così con diligenza ed efficacia le risorse messe a disposizione dell’Unione Europea con il Recovery Fund. Il tempo per ravvedersi e modificare la prospettiva devastante di una distribuzione a pioggia delle risorse al solo scopo di ottenere consenso, c’è ma non è più molto. Se vogliamo veramente ripensare il nostro modello di sviluppo secondo la transizione ecologica e l’innovazione digitale dobbiamo procedere in fretta ma chi governa la Provincia non pare proprio essere di quest’idea.

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Monitoraggio del fiume Chiese e del lago d’Idro: approvata proposta M5S per progetto di ricerca applicata per assicurare un uso sostenibile della risorsa idrica

Qualche giorno fa il Consiglio della provincia autonoma di Trento ha approvato un ordine del giorno a mia firma per il monitoraggio del fiume Chiese e del lago d’Idro ai fini dell’elaborazione di un modello di sfruttamento idroelettrico e di usi plurimi sostenibile e replicabile in altri bacini fluviali del Trentino e del Paese. 

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Provincia autonoma di Trento e regione Lombardia unite nello sfruttamento delle acque del lago d’Idro e del fiume Chiese

A giugno noi del M5S siamo tornati a sollecitare Istituzioni ed enti territoriali riguardo alla gestione delle acque del fiume Chiese e del lago d’Idro. Lo abbiamo fatto presentando delle interrogazioni con cui chiedevamo se ci fosse la volontà di istituire un Osservatorio interregionale sul Chiese e sull’Eridio che fosse aperto alle associazioni e agli enti locali, ipotesi che fu peraltro valutata con favore già dal Ministro dell’Ambiente nel corso della precedente legislatura. Continua a leggere “Provincia autonoma di Trento e regione Lombardia unite nello sfruttamento delle acque del lago d’Idro e del fiume Chiese”

Reddito di cittadinanza e salario minimo europeo: soluzioni per dare dignità al lavoro e combattere sfruttamento e dumping salariale

Il lavoro deve dare dignità, non tradursi in sfruttamento. Per questo il M5S ha introdotto il reddito di cittadinanza e ora sta lavorando al salario orario minimo, che per funzionare bene dovrà però avere base europea. In tanti criticano, ma la loro idea di fondo è solo di continuare con un sistema basato sullo sfruttamento e su produzioni a basso e bassissimo valore aggiunto, un “modello” che se mantenuto ci vedrà sempre più perdenti nei confronti dei Paesi dove il costo della vita è enormemente più basso del nostro. Quello che dobbiamo fare è produrre secondo i bisogni, in maniera migliore e proponendo merci e servizi ad alto valore aggiunto. La strada della competizione al ribasso, che piace tanto a quelli del PD, è un vicolo senza uscita dal quale il M5S sta cercando di far uscire l’Italia e anche il Trentino.

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