Lavoratrici ospedale Rovereto, la politica si sbrighi a definire le linee guida della clausola sociale

La vicenda delle 27 lavoratrici della mensa dell’ospedale di Rovereto, che rischiano di vedersi decurtare lo stipendio a seguito delle decisioni della ditta subentrata nella gestione del servizio pubblico cui si fa fronte anche grazie al loro lavoro, è emblematica dei tempi nei quali viviamo: imprese che tagliano paghe da fame in barba a ogni regola, costo della vita in vertiginoso aumento e un’economia tenuta in piedi da lavoratori e piccole imprese cui si chiede di fare sacrifici mentre una politica imbelle pensa a spendere miliardi che non si hanno in armamenti.

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Sicor: oltre ai diritti l’azienda punta a tagliare di 8 mila euro le retribuzioni ai dipendenti. Diciamo NO a chi vuol riportare il mondo del lavoro ai primi del ‘900!

Oggi la Commissione permanente affari produttivi del Consiglio provinciale ha accolto in audizione i rappresentanti dei lavoratori della Sicor Spa. C’era da affrontare la situazione conflittuale generata dal comportamento provocatorio e antisindacale della proprietà aziendale, assunto con la manifesta volontà di disapplicare in maniera unilaterale la contrattazione aziendale e il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici. L’incontro era stato richiesto dal M5S il 25 settembre scorso ed era stato più volte sollecitato anche nei mesi precedenti. Il quadro uscito dall’audizione è, purtroppo, a tinte nerissime.

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Il Regolamento del Consiglio provinciale va riformato e per farlo servono le dimissioni di Kaswalder e del suo ufficio di presidenza

Riformare il regolamento del Consiglio provinciale si può anzi si deve. Si tratta infatti di un documento in buona parte anacronistico che ha un gran bisogno di essere messo al passo con i tempi ampliando gli spazi di democrazia interni. Per arrivarci è necessario un accordo maggioranza/opposizione e non è assolutamente possibile prendere in considerazione un’ipotesi simile se a fare da garante è un soggetto come l’attuale presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, la cui conduzione dei lavori d’Aula si è fin qui caratterizzata per l’assoluta subalternità rispetto agli interessi della maggioranza, mentre le decisioni sue e del suo Ufficio di presidenza hanno contribuito ad acuire profonda situazione di disagio e difficoltà operativa in cui versano le strutture del Consiglio provinciale stesso. Continua a leggere “Il Regolamento del Consiglio provinciale va riformato e per farlo servono le dimissioni di Kaswalder e del suo ufficio di presidenza”