Centraline idroelettriche e tralicci: il punto della situazione prima del confronto in Aula

Nell’ottobre 2020 la Provincia Autonoma di Trento ha modificato la legge provinciale 4 del 1998 nella parte riguardante le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni idroelettriche. Si è puntato tutto sul prezzo trascurando ogni valutazione in fatto di impatto ambientale delle grandi centrali sui corsi d’acqua, senza contare che il più grande operatore in Trentino è Hydro Dolomiti Energia, società controllata al 60% da Dolomiti Energia Holding spa e per il restante 40% da Fedaia Holdings Sarl in Lussemburgo, di proprietà di Macquarie European Infrastructure Fund 4, rispondente a un fondo speculativo australiano noto alle cronache col poco lusinghiero soprannome di “canguro vampiro”.

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Interramento linee elettriche? La maggioranza si dice “attenta” ma poi non mette un euro!

Promettere e non mantenere. Ecco lo stile operativo scelto dalla maggioranza provinciale in fatto di interramento delle linee elettriche. Quando vengono sollecitati i nostri governanti si dicono disponibili a valutare con attenzione le operazioni di messa a terra dei cavi dell’alta tensione ma appena si chiede loro di mettere i soldi cambiano registro e rimandano a un futuro prossimo venturo quando le risorse (per capirci, quelle del Recovery Fund) saranno già atterrate altrove…

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Elettrodotto della Valsugana: le criticità invece di calare, aumentano. Siano interrate almeno le parti più problematiche!

Come forse qualcuno ricorderà, tempo fa mi sono occupato della questione dell’eletrodotto della Valsugana che Terna vorrebbe realizzare per spostare le linee dell’alta tensione fuori da Pergine Valsugana. Se da un lato l’idea è da sottoscrivere dall’altro lascia molto perplessi il come si intende procedere, cioè installando tralicci che non solo deturpano il paesaggio ma pongono anche seri dubbi riguardo alla loro potenziale tenuta in caso di eventi calamitosi come la tempesta Vaia dell’ottobre scorso. Una soluzione naturalmente esisterebbe, ed è l’interramento delle linee. Purtroppo, e qui sta il punto, è una soluzione costosa per chi andrebbe a realizzarla, per cui si preferisce procedere con un’opera vecchio stile. In questo modo però il danno lo subiscono i cittadini, così come i rischi relativi alla tenuta delle linee.

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