Scuola primaria: un’opportunità di innovazione tra esigenze educative e preoccupazioni delle famiglie

* pubblicato su Il T quotidiano il 22 febbraio 2025

Negli ultimi mesi, il tema dell’estensione dell’orario obbligatorio nelle scuole primarie del Trentino è diventato oggetto di dibattito, suscitando non poche perplessità tra i genitori. La legge provinciale (art.57) offre, senza dubbio, delle opportunità per innovare l’offerta formativa, ma l’attuazione pratica di tali opportunità richiede attenzione, ascolto e condivisione.

La delibera di dicembre 2024 ha introdotto la possibilità di aumentare l’orario scolastico su base volontaria, demandando ai consigli di istituto la responsabilità di decidere. Questi organi, pur rappresentando tutte le componenti scolastiche, vedono però prevalere il peso dei docenti. Una scelta tecnicamente corretta, ma che ha spiazzato molte famiglie, costrette a valutare in tempi brevi le implicazioni di una decisione cruciale per l’educazione dei figli

I rappresentanti dei genitori della scuola primaria Filzi di Rovereto, e probabilmente anche di altre scuole, hanno manifestato le loro preoccupazioni ed evidenziato le loro esigenze sia attraverso una comunicazione rivolta alle famiglie, sia in un incontro dedicato al tema specifico. Questo momento di confronto franco e costruttivo tra docenti e genitori ha permesso di mettere in luce non solo le paure, ma anche le aspirazioni di chi quotidianamente accompagna i bambini nel loro percorso di crescita. In particolare, i rappresentanti dei genitori ritengono necessario potenziare ulteriormente le attività motorio-espressive per un’ulteriore attenzione ai diversi bisogni di crescita dei bambini considerati in ottica globale e rendere certe attività accessibili anche per i bambini le cui famiglie non possono permettersi di praticare tali attività al di fuori del contesto scolastico. Chiedono inoltre di rivedere la quantità di ore dedicate al CLIL (insegnamento in lingua straniera), per garantire tempi adeguati all’apprendimento della letto-scrittura, fase delicata e fondamentale per i bambini.

Giova ricordare che il Consiglio provinciale, nella scorsa legislatura, aveva approvato un ordine del giorno andava nella direzione auspicata dai rappresentanti dei genitori: impegnava la Giunta a porre allo studio l’introduzione di moduli che prevedano attività educative all’aria aperta (es. orto didattico, esplorazioni naturalistiche, visite a luoghi dove sono erogati servizi pubblici, etc.), con l’obiettivo di implementare modalità di apprendimento che sviluppino negli studenti competenze trasversali, quali la fiducia personale e nelle relazioni di gruppo, le capacità progettuali e comunicative. Orientare, integrare e accrescere le attività all’aria aperta disponibili agli alunni porterebbe con ogni probabilità grandi benefici sia dal punto di vista della sanità fisica e mentale degli studenti che sotto il profilo dell’apprendimento di abilità e conoscenze che solitamente non è possibile coprire tramite i programmi scolastici standard attualmente in essere.

La conciliazione tra le posizioni dei docenti e le legittime preoccupazioni dei genitori è non solo possibile, ma auspicabile. Sarebbe opportuno articolare con maggiore chiarezza le attività da svolgere e gli obiettivi dell’estensione dell’orario obbligatorio, sottoponendoli a una valutazione attenta dei risultati, con particolare riguardo all’inclusione dei ragazzi provenienti da famiglie con meno risorse e meno integrate nel tessuto socio-economico della comunità locale. In questo contesto, un modello educativo che valorizzi le diverse attitudini dei bambini, come proposto dalla teoria di Gardner delle intelligenze multiple (logica, artistica, motoria, interpersonale, musicale etc.), potrebbe garantire a tutti pari opportunità di crescita.

L’auspicio è che il dibattito aperto in questi mesi possa proseguire, trovando un punto di equilibrio tra esigenze organizzative, diritti degli studenti e aspettative delle famiglie, nella consapevolezza che la scuola non è solo il luogo dell’istruzione, ma anche dell’equità e della formazione di cittadini consapevoli e sicuri di sé.

Alex Marini – ex consigliere provinciale

* Aggiornamento: comunicazione per convocazione di un incontro informativo del 24 febbraio 2025

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2 Replies to “Scuola primaria: un’opportunità di innovazione tra esigenze educative e preoccupazioni delle famiglie”

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