Contrasto alla violenza di genere. Il M5S deposita interrogazione per richiamare la maggioranza ai propri impegni

In questo periodo sui media si parla molto di violenza di genere e femminicidi. Si tratta di una questione sulla quale il M5S trentino è impegnato da tempo e sul quale di recente il Consigliere Alex Marini ha presentato di recente un’interrogazione (la 4542/XVI) per chiedere che la Provincia di Trento faccia la sua parte per combattere questa piaga endemica della nostra società.

«I fatti drammatici di questi giorni – dice il Consigliere Alex Marini del M5S trentino – hanno riportato al centro dell’attenzione la questione della violenza sulle donne. Tutti i politici ora si stracciano le vesti, anche quelli che quando hanno avuto la possibilità di fare qualcosa per migliorare le cose si sono rifiutati di farla. Purtroppo, esaurita l’onda emotiva per il barbaro omicidio di Giulia Tramontano, si tornerà come sempre a pensare ad altro, mentre la destra tornerà a bocciare qualsiasi provvedimento che si prefigga di combattere seriamente la piaga dei femminicidi. Il M5S crede che la lotta alla violenza di genere debba essere condotta ogni giorno e per questo negli ultimi anni ha depositato un gran numero di atti e di proposte al Consiglio provinciale di Trento, che però hanno trovato scarsa applicazione da parte della maggioranza. Un esempio riguarda l’ordine del giorno 315/XVI, che è stato approvato il 3 febbraio 2021. Si sarebbero dovute realizzare campagne di comunicazione sociale e di sensibilizzazione rispetto ai femminicidi. Di concreto invece non è stato fatto molto poco. Ancora una volta i fatti smentiscono le parole, le promesse e persino gli atti firmati da certi soggetti avvezzi a far politica nel peggiore dei modi. Il problema dei femminicidi però continua a esistere ed è drammatico. Per questo il M5S non intende demordere e ha presentato un’interrogazione per richiamare la maggioranza alle proprie responsabilità. Vedremo se questa volta avranno un sussulto di dignità e faranno quello che avevano promesso di fare 2 anni fa  oppure se sarà necessario tornare alla carica. L’unica cosa certa è che noi non ci arrenderemo finché l’ente provinciale non avrà fatto la sua parte per tutelare le donne dalla violenza».

Sempre a proposito di femminicidi si segnala il sentito intervento nell’aula della Camera dei Deputati di Stefania Ascari, che ha ricordato quanta strada ci sia da fare in Italia per superare il dramma dei femminicidi e come spesso il sistema di protezione per le donne vittime di violenza sia tremendamente inefficace e lacunoso. Stefania Ascari non si è però limitata alla critica ma ha fatto anche proposte concrete su cosa serva fare per eliminare alla radice il problema della violenza di genere, a partire dall’educazione emotiva delle persone.

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Segue il testo integrale dell’interrogazione 4542/XVIIniziative promosse dalla Giunta in attuazione dell’ordine del giorno 315/XVI “Campagne di sensibilizzazione sul femminicidio e la violenza di genere del 12 maggio 2023.

Durante la conferenza stampa organizzata dalla Provincia il 24 novembre 2022 sono stati presentati i dati aggiornati riguardanti la violenza sulle donne in Trentino. Nel 2021 è stato registrato un totale di denunce pari a 479. Numero in sostanziale aumento (+22,5%) rispetto al 2020, e in linea rispetto alla media degli anni precedenti (2016-2019). Anche il numero di procedimenti di ammonimento avviati è in aumento rispetto al 2020 (+60,7%), ma in diminuzione rispetto alla media del periodo 2015-2019 (I numeri della violenza contro le donne in Trentino nel 2021 – Comunicato dell’ufficio stampa della Provincia n. 3653 del 24 novembre 2023);

al fine di fornire una rappresentazione statistica facilmente comprensibile in ordine all’incidenza del fenomeno è stato fatto un calcolo che tiene in considerazione gli episodi di violenza ed il numero delle donne presenti in Trentino nella fascia 16-64, che è quella maggiormente soggetta ad episodi di violenza (l’88,5% delle denunce e il 96,3% dei procedimenti di ammonimento). In media, nel 2021 sono state registrate 3,3 denunce e procedimenti di ammonimento ogni 1.000 donne tra i 16 e i 64 anni residenti in Trentino (nel 2020 erano 2,5 e nel 2019 erano 3,7). La frequenza temporale è stata di 46,2 denunce e procedimenti di ammonimento al mese ovvero 1,6 ogni giorno;

nel 2021 è stato registrato un totale di 428 accessi per violenza al Pronto Soccorso, di cui 190 (44,4%) per violenza domestica. Il numero di accessi per violenza al Pronto Soccorso del 2021 sono in aumento rispetto al 2020 (+72%);

i dati confermano che la violenza contro le donne, nella grande maggioranza dei casi, riguarda la rete di relazione più vicina alle vittime – se non la più intima – che coinvolge la sfera affettiva e delle conoscenze. Nell’82,7% delle schede, infatti, il presunto autore è un uomo che proviene dal contesto familiare, relazionale o lavorativo delle donne;

a livello nazionale, nel 2021 le chiamate al numero Anti Violenza e Stalking 1522 sono state 16.272. Il 3,6% in più del 2020 e l’88,2% in più del 2019 (L’impatto delle violenze di genere e familiari sui minori – Openpolis.it, 22 novembre 2022);

con l’ordine del giorno 315/XVI “Campagne di sensibilizzazione sul femminicidio e la violenza di genere” approvato il 3 febbraio 2021 il Consiglio ha impegnato la Giunta provinciale a valutare sia la realizzazione di campagne di comunicazione sociale e di percorsi di sensibilizzazione aperti alla popolazione in merito al femminicidio e alla cultura non discriminatoria basata sul rispetto tra uomini e donne, sia la progettazione di moduli di educazione emotiva in ambito scolastico. Ad oggi, tuttavia, non risulta che la Giunta abbia inviato note attuative al Consiglio rispetto alle iniziative intraprese;

FBK e Amnesty International hanno promosso il progetto StandByMe che mira a contrastare la violenza online su donne e bambine attraverso azioni in Italia, Polonia, Ungheria e nel resto dell’Europa. Il progetto si propone di coinvolgere circa 15.000 persone e di incrementare la capacità di studenti e studentesse di agire contro la violenza di genere online. L’obiettivo è dunque di lavorare sulla loro abilità nel riconoscere il fenomeno e di supportare la loro voce in quanto agenti del cambiamento, fornendo lo spazio per manifestare le loro uniche prospettive e visioni. I risultati attesi sono i seguenti:

  • un aumento di consapevolezza nelle scuole italiane, ungheresi e polacche affinchè studenti e studentesse agiscano attivamente per contrastare la violenza di genere, in particolare la violenza su donne e bambine;
  • incremento della capacità delle persone giovani coinvolte di riconoscere e agire efficacemente per contrastare la violenza di genere su donne e bambine;
  • trasformare i giovani e le giovani italiane, ungheresi e polacche in agenti di cambiamento per promuovere l’uguaglianza di genere e per prevenire fenomeni violenti;
  • responsabilizzare le autorità nell’adozione di un meccanismo di prevenzione della violenza online più fortemente basato sul rispetto dei diritti umani;

tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere

  1. quali siano le iniziative promosse dalla Giunta in attuazione dell’ordine del giorno 315/XVI “Campagne di sensibilizzazione sul femminicidio e la violenza di genere”;
  2. se siano state pianificate forme di monitoraggio per valutare l’incidenza delle campagne di comunicazione sociale volte a fronteggiare la violenza di genere al fine di misurare con maggiore attendibilità la portata del fenomeno e l’efficacia delle politiche di prevenzione e degli interventi riparatori;
  3. se intenda fornire dei riscontri rispetto allo sviluppo e agli esiti del progetto StandByMe promosso da FBK e Amnesty International, anche al fine di perfezionare le politiche pubbliche provinciali volte a contrastare il fenomeno della violenza di genere;
  4. se non ritiene di definire congiuntamente con le amministrazioni degli enti locali e degli uffici periferici una riorganizzazione degli spazi e dei luoghi dove veicolare la comunicazione sociale provinciale sul tema specifico della violenza di genere e più in generale di tutte le altre iniziative volte ad aumentare la consapevolezza sociale dei cittadini trentini sulle questioni che hanno rilevanza sociale, ambientale, sanitaria ed economica.

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