Autenticatori delle sottoscrizioni per i referendum comunali. Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige non si adegua alle richieste del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU

Il 17 luglio 2015, Mario Staderini e Michele De Lucia presentavano ricorso al Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite. Nell’atto si lamentava l’indebita restrizione, l’arbitrarietà e l’irragionevolezza delle leggi e delle procedure che disciplinano lo svolgimento dei referendum in Italia. I due sostenevano che il diritto costituzionalmente garantito di richiedere un referendum venisse assicurato solo da un punto di vista meramente formale, poiché nella pratica vi erano troppi ostacoli che rendevano tale diritto non effettivo e di conseguenza impraticabile. Tra gli ostacoli messi in evidenza c’era anche la difficoltà nel reperire soggetti disponibili all’autenticazione delle firme raccolte a sostegno delle richieste referendarie.

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Referendum provinciali. La proposta del M5S per rendere effettivo il diritto a promuovere referendum e per rimuovere gli ostacoli che impediscono ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni che li riguardano 

Il 28 settembre scorso, in Consiglio provinciale, ha preso avvio la discussione generale sul disegno di legge 89/XVI in materia di referendum a mia firma. Si tratta di una proposta di legge che avevo presentato il 7 marzo 2021, dopo aver registrato una serie di anomalie nel procedimento referendario che ha portato alla votazione popolare del 26 settembre 2021 riguardo all’istituzione del distretto biologico del territorio agricolo della Provincia di Trento.

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Consiglio regionale. Per far fronte al Covid e per rispondere alle sollecitazioni ONU, M5S propone: voto per corrispondenza, raccolta firme elettronica e ampliamento soggetti autenticatori delle firme

Nel novembre scorso l’Italia è stata sanzionata con decisione del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU per la violazione del Patto Internazionale dei Diritti Civili e Politici. Si tratta, detto per inciso, di una convenzione firmata dall’Italia nel 1967 e ratificata nel 1978. Nella decisione si mettevano in evidenza i limiti della normativa e della prassi vigenti in Italia che pongono  irragionevoli restrizioni alla partecipazione alla direzione degli affari pubblici, personalmente o attraverso rappresentanti liberamente scelti. La decisione è la diretta conseguenza di un ricorso presentato da Mario Staderini e Michele De Lucia nel 2015, con il supporto del professor Cesare Romano, per gli ostacoli normativi e burocratici che impediscono l’esercizio del diritto a promuovere referendum a livello statale. Continua a leggere “Consiglio regionale. Per far fronte al Covid e per rispondere alle sollecitazioni ONU, M5S propone: voto per corrispondenza, raccolta firme elettronica e ampliamento soggetti autenticatori delle firme”