Cinque anni fa, a seguito di segnalazioni ricevute dagli attivisti del Tavolo Basta Veleni della Leonessa d’Italia, depositavo un’interrogazione provinciale per chiedere spiegazioni circa il trasporto sospetto di materiale terroso contaminato nella discarica per rifiuti non pericolosi di Villa Agnedo. Da questo atto nascevano verifiche che provavano la presenza di materiale contaminato all’interno della discarica medesima, laddove non avrebbero dovuto essercene. Oggi a Trento è partito il processo per il traffico illecito di rifiuti che vede imputati due dirigenti provinciali e due amministratori della ditta che gestisce la discarica. Nel tentativo di garantire la massima tutela dell’interesse pubblico verso la tutela dell’ambiente e della salute ho cercato di costituirmi come parte civile all’interno del procedimento. Purtroppo la richiesta è stata respinta per ragioni legate alla riforma Cartabia. Resta il fatto, a mio avviso scandaloso, che nessuna parte civile sia stata ammessa, a partire da quegli enti pubblici che in teoria dovrebbero difendere i cittadini ma che in pratica sembrano molto più interessati a difendere i propri componenti.
Continua a leggere “Traffico illecito di rifiuti tra la Lombardia e il Trento. Respinta la richiesta di costituzione di parte civile per rappresentare gli interessi pubblici”Aree inquinate di Trento Nord. Si può ripartire dalla democrazia e costituire una citizen’s assembly
Di fronte alle lungaggini e alla farraginosità dell’iter per la bonifica delle aree inquinate della Sloi, della Carbochimica e dei terreni adiacenti, le istituzioni locali di paesi come Gran Bretagna, Australia, Germania o Polonia, non esiterebbero a nominare un’assemblea civica di cittadini estratti a sorte (in inglese citizen’s assembly) al fine di elaborare una proposta progettuale in grado di rispondere ai bisogni della comunità e degli ecosistemi. A un simile organo consultivo verrebbe affidato il compito esclusivo di analizzare dati e informazioni, senza distrazioni derivanti da altre questioni attinenti al dibattito pubblico quotidiano. Il solo fine dell’assemblea sarebbe quello di elaborare una serie di possibili interventi da sottoporre al decisore politico per fornire una risposta solida e definitiva alla devastante contaminazione chimica causata dalle iniziative industriali del secolo scorso e per mettere al sicuro, una volta per tutte, la saluta umana.
Continua a leggere “Aree inquinate di Trento Nord. Si può ripartire dalla democrazia e costituire una citizen’s assembly”Invece di chiedere trattamenti di favore alla stampa l’amministrazione comunale di Trento risponda nel merito alle critiche dei comitati
Sulla stampa odierna sono riportate le rimostranze espresse dal sindaco di Trento e dal suo assessore alla mobilità in merito alle criticità sollevate da alcuni comitati che contestano le modalità con le quali sta venendo portato avanti il bypass ferroviario della città. In pratica gli amministratori di Trento derubricano ogni critica a generiche forme di “terrorismo”. Nel merito però forniscono risposte di massima che non risultano particolarmente rassicuranti, specie per quanto riguarda la bonifica dei terreni inquinati per la quale RFI valuta uno stanziamento di circa 8 milioni di euro, si suppone solo per il tratto toccato dalle nuove opere, mentre i comitati parlano della necessità di un intervento complessivo che costerebbe attorno ai 350 milioni. Data l’annosa problematica dei terreni inquinati a Trento, stupisce che l’amministrazione comunale non abbia la benché minima intenzione di sostenere o richiedere un ampliamento delle bonifiche, anche come eventuale intervento di compensazione.
Continua a leggere “Invece di chiedere trattamenti di favore alla stampa l’amministrazione comunale di Trento risponda nel merito alle critiche dei comitati”Presentati un ordine del giorno e un’interrogazione per sollecitare il recupero della Fossa Granda di Darzo
La settimana scorsa ho presentato un ordine del giorno e un’interrogazione riguardanti la rinaturazione della Fossa Granda di Darzo, un corso d’acqua ormai quasi perennemente desertificato, che potrebbe tornare a nuova vita con interventi minimi. Se poi la politica volesse impegnarsi un attimo i fondi potrebbero persino arrivare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nazionale.
Continua a leggere “Presentati un ordine del giorno e un’interrogazione per sollecitare il recupero della Fossa Granda di Darzo”Il punto sulla situazione delle discariche di Ala
È arrivata la risposta alla nostra interrogazione riguardo allo stato e alle prospettive di ripristino/recupero delle numerose discariche dislocate a Pilcante di Ala. Eccone una brevissima sintesi, sito per sito:
Continua a leggere “Il punto sulla situazione delle discariche di Ala”Discarica di Villa Agnedo in Valsugana. Il M5S esige spiegazioni sul materiale conferito dalla bonifica del Parco Parenzo di Brescia
Nell’aprile del 2019 avevamo interrogato la giunta provinciale per sapere se fosse vero che, come mi era stato segnalato da alcuni comitati civici lombardi, un camion carico di materiale asportato dal Parco Parenzo di Brescia, un’area fortemente contaminata da sostanze come l’arsenico, il rame, lo zinco, il mercurio, idrocarburi pesanti, Pcb e chi più ne ha più ne metta, avesse portato il suo carico alla discarica per rifiuti non pericolosi di Villa Agnedo in Valsugana. In sostanza la risposta era stata più o meno la seguente: “non ci sono state comunicazioni in merito, non erano dovute, il controllo di routine lo abbiamo già fatto nel 2018 e per sapere qualcosa semmai servirebbe un’ispezione straordinaria”, che in soldoni significa che la Provincia non ne sapeva niente e non c’era la certezza avrebbe fatto controlli. Passato un anno e mezzo senza riscontri ho presentato una nuova interrogazione, anche perché nel frattempo qualcosa si è mosso e non è affatto rassicurante: ho scoperto che a novembre 2019 un controllo amministrativo provinciale su un carico di rifiuti proveniente proprio dal famigerato Parco Parenzo e destinato alla discarica di Castel Ivano ha certificato che il formulario per la descrizione del rifiuto da conferire non era compilato correttamente.
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