Nel 2019 con una puntuale e documentata interrogazione che presentai sulla base degli elementi che mi furono forniti da alcuni cittadini attivi di Brescia, portai all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda del trasporto irregolare di materiale contaminato dal Parco Parenzo di Brescia alla discarica di Villa Agnedo nel comune di Castel Ivano in Valsugana. Il Parco Parenzo è contiguo al sito di interesse nazionale (SIN) dello stabilimento della ex Caffaro di Brescia ed è dunque una di quelle aree oggi interessate dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’UE. Dei 453 milioni di euro che multinazionale Livanova dovrà sborsare per bonificare le aree dall’inquinamento, infatti, circa 250 sono destinati appunto all’area bresciana per ripulirla da Pcb, cromo esavalente, mercurio, arsenico e veleni vari che erano stati rilasciati per decenni dalla ex Caffaro e che dispersi in rogge e terreni della zona avevano determinato uno dei disastri ambientali più gravi d’Italia.
Continua a leggere “Ex Caffaro. La condanna della Corte di giustizia europea a pagare 453 milioni per inquinamento riguarda anche il Trentino”Ponte sul Caffaro, al 6 settembre lavori ancora al palo, dovevano essere terminati a giugno!
Nel 2017, con grande impiego di risorse messe a disposizione dal Trentino, veniva ultimata la costruzione del secondo ponte sul torrente Caffaro. Nelle intenzioni avrebbe dovuto servire a snellire e velocizzare il traffico veicolare tra Lombardia e Trentino, realizzando una sorta di “rotonda asimmetrica quadrata”. In pratica il ponte in questione non è mai stato aperto per evidenti problematiche strutturali, che rallentano il traffico invece di renderlo più fluido, specie per quanto riguarda i veicoli pesanti. Inoltre in questi anni si è posto con sempre maggiore insistenza il problema del vecchio ponte sul Caffaro (datato 1906), che abbisogna di interventi di ripristino urgenti ma che rappresenta anche l’unico accesso praticabile a sud ovest tra Lombardia e Trentino.
Continua a leggere “Ponte sul Caffaro, al 6 settembre lavori ancora al palo, dovevano essere terminati a giugno!”Attività di gennaio 2022 – Newsletter n° 39
Se il 2021 si è chiuso all’insegna dell’incertezza causa covid (e non solo), il 2022 non sembra essersi aperto sotto una luce particolarmente diversa, tuttavia lamentarsi serve a poco, vale invece la pena di mantenersi positivi e di lavorare per migliorare le cose.
Per quanto riguarda il lavoro svolto a gennaio, c’è da dire che siamo ripartiti piuttosto forte.
Continua a leggere “Attività di gennaio 2022 – Newsletter n° 39”Bocciata la proposta di invitare i Comuni confinanti col Trentino al Dreier Landtag
All’inizio degli anni 2000 furono numerosi i comuni confinanti con la provincia di Trento a chiedere l’annessione alla provincia stessa. Pensiamo ai referendum svolti nei comuni di Lamon, Sovramonte, Magasa, Valvestino o al referendum minacciato dal Comune di Bagolino. Persino la provincia di Belluno arrivò a chiedere l’annessione alla regione Trentino-Alto Adige con una raccolta di 17.000 firme.
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