Eridio. Dal silenzio all’autocelebrazione: il cortocircuito degli amministratori locali sul lago d’Idro

Lettera di replica all’articolo pubblicato domenica 29 giugno su L’Adige Chiese, ci siamo: parte il contratto di fiume (immagine a piè di pagina):

L’articolo di Giuliano Beltrami, pubblicato su L’Adige domenica 29 giugno, ha il merito di offrire una ricostruzione cronachistica puntuale dell’incontro promosso dal Bim del Chiese sul tema del Contratto di Fiume. Tuttavia, proprio perché si limita a riportare senza contraddittorio le dichiarazioni dei sindaci e degli amministratori coinvolti, finisce per amplificare una narrazione autocelebrativa e distorta della realtà.

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Nuove opere sul Lago d’Idro: la PAT fornisce chiarimenti tra dubbi sulla VIA e rischi ambientali

In previsione di ascoltare i promotori della petizione 4/XVII “Gestione dell’acqua del lago d’Idro”, il sostituto dirigente del dipartimento territorio, ambiente ed energia della Provincia di Trento, dirigente generale Romano Masè, ha presentato alla Terza commissione del Consiglio provinciale di Trento un quadro della situazione riguardante il nuovo progetto di prelievo d’acqua dal Lago d’Idro. Ecco i punti principali del suo intervento:

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La Commissione europea conferma: Trentino e Lombardia hanno violato le regole sui prelievi d’acqua dal Lago d’Idro!

Rispondendo ad una interrogazione europea presentata su nostra richiesta dall’europarlamentare del M5S Sabrina Pignedoli per avere delucidazioni sulle misure di conservazione delle aree protette della rete Natura 2000, la Commissione europea ha implicitamente elencato le numerose violazioni delle procedure di tutela ambientale messe in atto dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) e avallate dalla Provincia di Trento e dalla Regione Lombardia.

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Attività di giugno 2022 – Newsletter n° 44

Giugno è stato un mese caldo da tutti i punti di vista, politici e anche (purtroppo) meteorologici.

Senza girarci tanto attorno, l’evento politico che ha sconvolto giugno è stata la scissione del M5S operata dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Penso che Di Maio abbia sbagliato perché così facendo ha deluso le aspettative e le speranze di un’intera comunità, quella degli attivisti del M5S, che hanno sempre dato tanto, anche a lui. Peggio, si intravede un disegno politico “altro” rispetto alla normale dialettica interna alle forze politiche ed è una cosa assai inquietante. Per quanto riguarda il M5S trentino però nulla cambia. In molti ci tirano per la giacchetta, cercando di spingerci da una parte o dall’altra. Per ciò che ci riguarda il punto è sempre lo stesso, se e come fare alleanze lo decideranno i nostri iscritti e lo dovranno eventualmente fare sulla base di una consonanza di programmi, se c’è, altrimenti meglio andare da soli (L’Adige). Sulla questione c’è stato molto interesse da parte della stampa (stranamente questo capita quasi solo quando ci sono problemi nel M5S… chissà come mai). Qui le mie interviste a Il Dolomiti, Trento Today e L’Adige.

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Recupero palazzo dell’ex Pretura di Tione: l’Agenzia del Demanio

Come ricorderete, il 26 febbraio scorso avevo scritto una lettera alla Direzione dell’Agenzia Regionale del Demanio per segnalare l’iniziativa di recupero dell’edificio dell’ex Pretura di Tione da noi sostenuta e fatta propria anche da tutto il Consiglio provinciale. Sono felice di poter dire che la risposta è arrivata in tempi celeri (per la precisione 16 marzo 2021) e soprattutto che il meccanismo di rivitalizzazione dell’importante bene storico è stato finalmente avviato.

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