In questi anni il M5S ha sostenuto l’avvio di un iter partecipato per verificare la fattibilità e le alternative progettuali della funivia Trento-Bondone, operando dal governo del Paese affinché lo Stato potesse valutare il finanziamento di quest’opera in linea con logiche e intendimenti di sviluppo socio/economico, da conseguirsi favorendo anche la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. I fondi messi a disposizione in questi giorni non sono che la conseguenza di tale impegno. Se da un lato ci riteniamo soddisfatti per il buon esito delle procedure di assegnazione delle risorse statali al Trentino, dall’altro non possiamo non sottolineare come Comune di Trento e Provincia si siano sistematicamente rifiutati di coinvolgere i cittadini nell’iter dell’opera, rendendo evidente la volontà di calarla dall’alto, senza alcun vero confronto con la cittadinanza, cosa per altro già avvenuta con la circonvallazione ferroviaria di Trento.
Continua a leggere “Funivia del Bondone: bene i fondi ma molto male il mancato coinvolgimento dei cittadini!“Attività di febbraio 2022 – Newsletter n° 40
Il mese di febbraio del 2022 ce lo ricorderemo (purtroppo) come il mese dell’inizio della guerra in Ucraina, un macabro spettacolo al quale siamo costretti ad assistere con confusione, impotenza e una vena di indignazione per come la diplomazia internazionale prima non sia stata in grado di prevenire il conflitto e poi di gestire adeguatamente una crisi le cui cause erano latenti da anni per via dei grossi interessi delle grandi potenze imperiali e dell’alta finanza. Di fronte a una situazione così crudele, il M5S si è attivato mettendo a disposizione risorse accumulate con le restituzioni e predisponendo un vademecum per attivare la rete di solidarietà e per facilitare il contributo di imprese e cittadini che volessero fornire aiuti umanitari e donazioni in denaro a sostegno dei profughi ucraini.
Continua a leggere “Attività di febbraio 2022 – Newsletter n° 40”Meglio un castello da ammirare o un Cohousing da vivere?
di Cinzia Boniatti
Il 18 novembre 2021 abbiamo appreso dalla stampa locale che la Provincia Autonoma di Trento vorrebbe acquisire Castel Valer, in Val di Non, vendendo al contempo agli eredi del conte Ulrico Spaur cinque immobili di proprietà della Provincia non più utili ai fini istituzionali, e conguagliando il restante valore in denaro (circa 4 milioni e mezzo di euro). L’intero complesso consta di corpi di servizio, terreni attorno al castello, beni mobili, stimati in oltre 15 milioni e mezzo di euro di valore. A fronte di tale valore la Provincia ha individuato gli immobili da alienare dopo alcuni tentativi di vendita in passato non andati a buon fine per i singoli edifici.
Continua a leggere “Meglio un castello da ammirare o un Cohousing da vivere?”Per costruire la funivia del Bondone serve l’interrare linee dell’alta tensione di Sardagna
La funivia di collegamento fra il monte Bondone a Trento è un’opera attesa da tantissimo tempo, che potrebbe portare benefici reali sia alla realtà urbana del capoluogo che a quella turistico/montana della “montagna di Trento”. Per realizzarla però serve rimuovere le linee dell’alta tensione che passano sul territorio di Sardagna. Come M5S insistiamo da molto tempo con la Provincia affinché si proceda al sistematico interramento delle linee elettriche trentine più impattanti e pericolose. Proprio per questo di recente abbiamo presentato un’interrogazione che sollecita la giunta provinciale ad avviare quanto prima e a procedere con l’interramento della rete elettrica che sale a Sardagna, la quale interferirebbe col tracciato della nuova funivia. Il tutto in attesa che venga predisposto lo studio di fattibilità dell’opera e la popolazione di Trento sia finalmente chiamata a far sentire la propria voce sul progetto!
Continua a leggere “Per costruire la funivia del Bondone serve l’interrare linee dell’alta tensione di Sardagna”Interramento linee elettriche? La maggioranza si dice “attenta” ma poi non mette un euro!
Promettere e non mantenere. Ecco lo stile operativo scelto dalla maggioranza provinciale in fatto di interramento delle linee elettriche. Quando vengono sollecitati i nostri governanti si dicono disponibili a valutare con attenzione le operazioni di messa a terra dei cavi dell’alta tensione ma appena si chiede loro di mettere i soldi cambiano registro e rimandano a un futuro prossimo venturo quando le risorse (per capirci, quelle del Recovery Fund) saranno già atterrate altrove…
Continua a leggere “Interramento linee elettriche? La maggioranza si dice “attenta” ma poi non mette un euro!”