Considerazioni sulle tesi di Paolo Morando (Il T): il rischio di colpire chi svela, non chi nasconde

Con un editoriale di Paolo Morando, Il T torna a prendersela con il Movimento 5 Stelle, usandolo come comodo capro espiatorio per riversare su di esso le colpe strutturali del sistema politico e mediatico italiano. È una dinamica ormai abituale: quando emergono tensioni tra informazione, potere e giustizia, si preferisce attaccare chi denuncia piuttosto che interrogarsi sulle distorsioni profonde che rendono fragile la nostra democrazia.

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A Lona-Lases, tra verità ignorate e voci che resistono

A settembre un gruppo di studio dell’Università di Milano, guidato dal professor Nando Dalla Chiesa e con il supporto organizzativo della giornalista Francesca Dalrì e del Coordinamento Lavoro Porfido (CLP), si è recato a Lona-Lases per studiare il caso Perfido e i suoi risvolti sociali, economici e culturali. Un’esperienza formativa straordinaria, che ha coinvolto studenti e ricercatori da tutta Italia — chi laureato, chi laureando, chi già impegnato nel lavoro o nel dottorato — accomunati dall’interesse per una vicenda che ha messo a nudo le fragilità della nostra autonomia e del nostro tessuto civile.

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Il potere giudiziario in Trentino e la crisi della separazione dei poteri a livello locale

* lettera pubblicata su AntimafiaDuemila il 4 giugno 2025

L’intervento di Walter Ferrari a nome del Coordinamento Lavoro Porfido, pubblicato in questi giorni sui giornali locali, va ben oltre un doveroso ringraziamento al procuratore Sandro Raimondi. Esso illumina, seppure implicitamente, una questione più ampia e strutturale: la fragilità della separazione dei poteri nella dimensione locale.

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Ndragheta in Trentino: M5S in sopralluogo nelle cave di Lona Lases con De Raho e Pignedoli

Pomeriggio di sabato 14 ottobre, Cava Pianacci sopra il lago di Lases, nel comune di Lona Lases. L’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e l’europarlamentare Sabrina Pignedoli ascoltano attentamente i racconti di Walter Ferrari, storico rappresentante del Coordinamento Lavoro Porfido (CLP), del segretario comunale Marco Galvagni e dal consigliere provinciale Alex Marini riguardo alle vicende criminali che si registrano nel distretto del porfido trentino. La discussione però non verte sui procedimenti giudiziari in corso, quanto piuttosto sulle soluzioni necessarie a contrastare il malaffare, dagli interventi necessari in ambito amministrativo, a quelli utili ad affermare la prevenzione dell’azione criminale.

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Processo Perfido: la ‘ndrangheta in Trentino c’è e si vede!

La sentenza d’appello del processo “Perfido” (pene per 76 anni complessivi per gli 8 imputati con la conferma del reato di associazione di stampo mafioso) ha dimostrato la bontà dell’impianto accusatorio mosso nei confronti degli imputati e confermato la presenza della ‘ndrangheta in Trentino, infiltrata nei gangli dell’economia locale ma anche della società e della politica.

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In Trentino c’è la “massondrangheta” e l’unica maniera per sconfiggerla é risvegliare la società civile

Ieri sera (30 giugno 2023), nella sala delle conferenze del palazzo della Regione a Trento si è tenuto l’incontro pubblico intitolato “Dall’infiltrazione all’insediamento mafioso: viaggio alle origini della presenza ‘ndranghetista in Trentino-Alto Adige”, co-organizzato dal Coordinamento Lavoratori Porfido e dal M5S del Trentino. Sul palco il giornalista e direttore di Unimondo Raffaele Crocco, il direttore di Questo Trentino e moderatore della serata Ettore Paris, il vicepresidente della Commissione Antimafia della XVII Legislatura Luigi Gaetti, Walter Ferrari del Coordinamento Lavoro Porfido, i consiglieri regionali del M5S Alex Marini e Diego Nicolini e il collaboratore di giustizia e pentito di ‘ndrangheta Luigi Bonaventura.

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La commissione antimafia conferma l’estensione dell’attività criminale in Trentino-Alto Adige

È uscita da poco la bozza della nuova relazione sull’attività della commissione parlamentare antimafia. A testimonianza del fatto che non esistono luoghi immuni dall’opera delle organizzazioni criminali, ben 21 pagine (da pagina 258 a pagina 279) sono dedicate alla situazione del Trentino-Alto Adige.

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Attività di settembre 2022 – Newsletter n° 47

Settembre 2022 è stato il mese delle elezioni politiche e con esse del rinnovo del Parlamento (Viminale permettendo…). Il risultato ha visto prevalere la compagine di destra guidata da Giorgia Meloni. A premiarli l’unità pur a fronte degli odi incrociati (a destra quando c’è in ballo il potere fanno buon viso a cattivo gioco…). Per quanto riguarda il M5S il risultato è andato largamente al di là delle aspettative iniziali, con tutti i sondaggi che ci davano sotto il 10%. Alla fine gli elettori ci hanno riconosciuto oltre 5 punti percentuali in più. Intendiamoci, rispetto al 32% e rotti del 2018 è un enorme passo indietro, ma da allora ad oggi è cambiato letteralmente il mondo. Oltre al consueto odio dell’establishment (che magnifica chi gli obbedisce e dileggia chi non si vende… coi risultati che possiamo apprezzare da almeno 30 anni!) abbiamo dovuto scontare anche dolorosi tradimenti eppure siamo ancora forti e diamo voce a milioni di persone che sanno che il M5S è dalla loro parte a parole e anche nei fatti. In Trentino il risultato è stato meno buono che nelle regioni del sud Italia, ma del tutto in linea con quello delle regioni del nord a noi confinanti. Non si tratta di numeri stellari ma comunque dignitosi, che dovranno servire come base di partenza per le prossime elezioni provinciali. Siamo convinti che anche in Trentino ci sia la necessità di politiche a favore dei redditi dei cittadini comuni, della legalità e della tutela ambientale e nessuno come il M5S ha dimostrato di saper interpretare queste istanze. Un enorme grazie va detto ai nostri meravigliosi candidati, agli infaticabili attivisti e in generale a tutti coloro che ci hanno accordato il loro sostegno: promettiamo che faremo di tutto per rendervi orgogliosi della vostra scelta!

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Bene che la Provincia si costituisca parte civile nel processo sulle infiltrazioni mafiose nel porfido trentino

Il M5S del Trentino esprime soddisfazione per la decisione della provincia Autonoma di Trento di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario scaturito dall’inchiesta “Perfido”.

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Attività di dicembre 2021 – Newsletter n° 38

Il mese di dicembre si è aperto con la trattazione di una serie di petizioni in Terza Commissione permanente. Abbiamo incontrato i referenti dei comitati contro la riapertura della discarica di Imer, contro la riaccensione del forno del cementificio di Sarche, contro nuovi prelievi idrici a scopo idroelettrico o irriguo, e il rappresentante della petizione per la costruzione di barriere acustiche a Marter. Dal canto mio ho fatto presente che la riapertura degli impianti di Imer e Monclassico andava affrontata nel contesto del piano provinciale per la gestione dei rifiuti. Ho anche ricordato i problemi della discarica di Villa Agnedo, riaperta senza che fosse in possesso di un fondo impermeabile e nella quale sono state portate sostanze pericolose. Infine ho chiesto di fare chiarezza sulle intenzioni della giunta riguardo all’inceneritore richiesto da Confindustria. La risposta non è arrivata subito ma si è capito che i leghisti l’inceneritore lo vogliono eccome e stanno preparando le condizioni per realizzarlo (nota ufficio stampa del Consiglio).

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