Il (non) senso di Gerosa per il bene pubblico

Qualche giorno fa ho ricordato alla presidente dimissionaria di ITEA Francesca Gerosa che il Consiglio Provinciale aveva chiesto per ben 2 volte che l’azienda pubblica da lei guidata rendesse noti i risultati relativi agli investimenti del Superecobonus. Risultati che, aggiungiamo noi, fanno riferimento a investimenti annunciati ma mai realizzati. 

La “candidata vicepresidente” alle prossime politiche Francesca Gerosa (non è un caso di omonimia…) mi ha risposto via Facebook, che per avere risposte potevo chiamare direttamente lei. Come se una questione di interesse pubblico che riguarda tutti i trentini che sostengono ITEA con le loro tasse potesse essere risolta con una telefonata privata.

La risposta di Gerosa è tuttavia significativa: dimostra infatti che non ha la minima idea di come un politico debba approcciare alla gestione di un bene pubblico. Se il Consiglio provinciale (cioè l’organo che lei aspirava a presiedere, prima di scendere a più miti consigli) chiede a un dirigente nominato dalla politica di fornire i dati, quello dovrebbe fornirli nei modi e nei tempi adeguati, in maniera pubblica (appunto!) e trasparente. Invece per Gerosa le cose si risolvono con una telefonatina privata.

Non funziona così, salvo di avere una concezione dell’interesse pubblico come qualcosa da sfruttare e distruggere per favorire interessi di parte, cioè da gestire in privato… un modo di vedere le cose perfettamente coerente con le posizioni e le azioni delle destre di tutto il mondo, compresa quella trentina che candida Gerosa, dopo averla messa alla guida di ITEA.

Edit: Francesca Gerosa si è dimessa dalla presidenza di ITEA in data 12 settembre 2023, nel farlo ha dichiarato di aver realizzato tantissime cose… si è tuttavia astenuta dallo specificarle. Chissà, forse non avrà voluto annoiare l’uditorio con il lungo e dettagliato elenco… oppure avrà preferito evitare di quantificare il lavoro da lei svolto per altri e meno commendevoli motivi?

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Questa la replica della presidente uscente di ITEA ai miei rilievi…
La mia risposta pubblicata dal quotidiano “L’Adige”

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