In Val di Non il M5S punta su Carmen Martini e Carmen Odorizzi

Il M5S schiera due candidate provenienti dalla Val di Non: Carmen Martini, originaria di Revò e Carmen Odorizzi, di Ville D’Anaunia.

Martini è una dipendente provinciale che divide il suo tempo tra il lavoro, la famiglia (è già nonna) e l’impegno a favore della collettività:«Cerchiamo di affermare un’idea di politica più vicina ai valori tradizionali del Trentino – spiega –  è un  modo di ragionare diverso da quello che si è affermato negli ultimi anni, tutto fatto di arrivismo e individualismo. Per noi la politica è un’attività di servizio a favore dei cittadini, tutti, senza distinzioni di sorta. Altri politici candidano per il potere fine a sé stesso, usandolo poi per fare piaceri agli amici degli amici, che poi li ricompenseranno a dovere. Noi abbiamo dimostrato coi fatti di voler stare dalla parte delle persone normali, anche di quelle più umili. Vogliamo istituzioni trasparenti, politiche solidali e puntare sul coinvolgimento della cittadinanza nella gestione di ciò che le appartiene di diritto. Ci danno spesso dei populisti ma a me sembra che affermiamo solo concetti democratici, che danno fastidio perché mettono in dubbio i privilegi che certe persone hanno accumulato nel corso degli anni a discapito della maggioranza della popolazione».

Carmen Odorizzi, che nella vita di tutti i giorni è insegnante della scuola dell’infanzia, vuole un futuro più ecologico e sostenibile per la Val di Non:«Ho dato la mia disponibilità alla candidatura – dice Carmen Odorizzi – prima di tutto come forma di sostegno al M5S, del quale condivido le battaglie a favore dei più deboli. Il mio primo impegno riguarda la difesa delle scuole dell’infanzia, dei bambini che le frequentano, del personale che le mantiene operative e delle famiglie che fanno affidamento su di noi. Credo ci sia molto da fare per migliorare le cose, a partire dalla risoluzione dei conflitti di questi ultimi anni, creati ad arte da persone che puntano a lucrare sulle contrapposizioni invece di cercare di migliorare davvero le situazioni. Per quanto riguarda la Val di Non il mio sogno è di vivere in una valle dove i bambini possano giocare all’aria aperta senza avere paura per quello che respirano e dove la salute delle persone venga prima di ogni cosa. La coltura delle mele è fondamentale in Val di Non è va tutelata, ma questo va fatto riducendo il ricorso a trattamenti e pesticidi e cambiando il modo di produrre, in modo che dalla monocoltura attuale si possa creare spazio anche per altre attività economiche che diano respiro alla nostra terra e alle nostre genti. Penso infine che sia importante come si cerca di fare politica. Mi sono sempre occupata di volontariato, sia a livello locale che internazionale. Credo che lo spirito di servizio che è proprio del volontariato sia una risorsa importante per chi si vuole occupare della cosa pubblica in maniera onesta».

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Carmen Martini, dipendente provinciale, originaria di Revò
Carmen Odorizzi, insegnante della scuola dell’infanzia, di Ville D’Anaunia

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