La commissione antimafia conferma l’estensione dell’attività criminale in Trentino-Alto Adige

È uscita da poco la bozza della nuova relazione sull’attività della commissione parlamentare antimafia. A testimonianza del fatto che non esistono luoghi immuni dall’opera delle organizzazioni criminali, ben 21 pagine (da pagina 258 a pagina 279) sono dedicate alla situazione del Trentino-Alto Adige.

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Antimafia. La maggioranza regionale rifiuta di portare in Aula il disegno di legge sull’osservatorio sulla criminalità

Giovedì 16 febbraio, in sede regionale, il Disegno di Legge 26, riguardante l’osservatorio sulla criminalità organizzata è stato respinto senza appello. La maggioranza ha scelto di non passare nemmeno alla discussione articolata per cui niente dibattito nel merito della proposta e niente possibilità di illustrare gli emendamenti.

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Dalla maggioranza regionale bullismo politico per non istituire l’Osservatorio sulla criminalità organizzata!

Lotta alle mafie? I politici che comandano sulle Province di Trento e Bolzano preferiscono non praticarla e nel loro intento abusano del loro potere. La conferma è arrivata oggi in prima commissione regionale, allorquando Svp-Lega-Patt hanno imposto l’ennesimo rinvio dell’esame del disegno di legge per l’istituzione di un Osservatorio (Ddl 26) nel chiarissimo intento di farlo morire con la scadenza della consiliatura. Il tutto, come detto, è stato condito da atteggiamenti arroganti e quasi bullistici da parte dei membri della maggioranza, a testimonianza del rapporto “difficile” che molti di loro intrattengono con le più elementari regole democratiche, cosa che ha convinto i membri delle opposizioni ad abbandonare l’aula in massa per protesta.

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Lotta alle mafie: anche per il 2022 bilancio in rosso per la giunta Fugatti

Col 2022 agli sgoccioli e con l’anno delle elezioni provinciali in arrivo è opportuno fare il consuntivo di quanto fatto o non fatto dalla maggioranza provinciale riguardo alle politiche di contrasto alle infiltrazioni criminali sul territorio che le è stato affidato da governare con le elezioni del 2018.

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Infiltrazioni criminali nel tessuto socio-economico locale. La Provincia dice no all’attivazione di percorsi partecipati e di un’assemblea civica nel comune di Lona Lases

Con le condanne comminate il 19 dicembre 2022 dal Tribunale di Trento nell’ambito del “Processo Perfido” che fanno seguito a quelle del maggio scorso, la maggioranza provinciale ha pensato bene di ricordare a tutti il suo profondo disinteresse (per non dire avversione…) verso il tema della lotta alla mafia in Trentino. Ecco allora che dal presidente Fugatti è arrivato un parere negativo, senza alcuna motivazione, alla proposta di ordine del giorno del M5S per istituire percorsi partecipativi volti a consentire ai cittadini di Lona-Lases di comprendere e risolvere le problematiche sociali alla base delle contaminazioni mafiose che paiono essere all’origine della difficoltà a formare un nuovo Consiglio comunale in quel territorio. Visti i precedenti, la bocciatura della proposta da parte di Fugatti non causa nessuna sorpresa. Lascia solo un po’ di amaro in bocca per i comportamenti tenuti da coloro i quali in teoria sarebbe lecito attendersi tutela della cittadinanza di fronte alle infiltrazioni criminali.

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Condanne processo “Perfido”: la ndrangheta in Trentino c’é e se ce ne siamo accorti è merito del Coordinamento Lavoratori Porfido!

Il verdetto odierno del Tribunale di Trento nell’ambito del “Processo Perfido” conferma una volta di più l’inquietante diffusione delle pratiche criminali di stampo mafioso in Trentino. Se la verità è uscita il merito va in primis al Coordinamento Lavoratori Porfido, che da sempre denuncia e lotta contro lo sviluppo delle attività ndranghetiste nel settore del porfido trentino. Si tratta di una battaglia che queste persone libere e oneste hanno condotto spesso da sole, circondate dall’ostilità e dal fastidio di molti, inclusi alcuni di coloro che oggi si mettono in prima fila e si battono il petto di fronte a una realtà che non si può più nascondere. Sappiamo dalle intercettazioni che i membri del Coordinamento Lavoratori Porfido, facendo il loro dovere, erano finiti nel mirino della criminalità e che nonostante questo non si sono mai lasciati intimidire. Il M5S ha solo raccolto le loro richieste d’aiuto e ha fatto in modo che trovassero ascolto presso le Istituzioni nazionali, ma senza il coraggio e l’abnegazione dei membri del Coordinamento, niente sarebbe venuto alla luce e la criminalità avrebbe continuato a fare i propri sporchi affari, mentre importanti politici trentini avrebbero continuato a raccontare che “da noi la mafia non c’è”. Anche per questo crediamo che tutti debbano ringraziare il Coordinamento Lavoratori Porfido per l’azione coraggiosa e spesso ingrata che hanno saputo coraggiosamente mettere in atto in tutti questi anni a fronte di tante cattiverie e tanto isolamento.

Attività di ottobre 2022 – Newsletter n° 48

Dopo le elezioni del 25 settembre l’attività politica provinciale è ripartita a pieni giri. Prima però di tornare a dedicarmi alle questioni provinciali ho rilasciato un’intervista a Vita Trentina ed ho organizzato un incontro conclusivo con gli attivisti che hanno supportato i nostri candidati presso lo spazio di Vicolo Madruzzo per analizzare le dinamiche del voto. La destra ha vinto ed ha iniziato fin da subito a prospettare il varo di provvedimenti illiberali, come M5S credo che a queste condizioni la strada possa e debba essere una sola. Opposizione rigorosa e senza sconti. Noi lavoriamo con impegno e serietà come da consuetudine, come abbiamo sempre fatto, poi vedremo dai fatti se qualcuno vuole condividere le nostre iniziative. 

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Nuova operazione antindrangheta coinvolge il Trentino: fino a quando i politici locali continueranno a far finta di non vedere?

È di questi giorni una nuova operazione delle forze dell’ordine che sta scoperchiando una presunta rete ndranghetista diffusa fra Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige, attiva nel riciclaggio di denaro sporco, delle false fatturazioni e che avrebbe cercato di mettere sotto controllo appalti pubblici, il tutto, naturalmente, tramite l’utilizzo del metodo mafioso. A quanto risulta sono già stati effettuati 4 arresti e posti sotto sequestro beni per circa 9 milioni di euro. 

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Questione morale. In Consiglio regionale si discute l’adozione della Carta etica proposta dal M5S

La prossima settimana in Consiglio regionale entrerà nel vivo la discussione della proposta di mozione avanzata dal sottoscritto, e dai Consiglieri Nicolini e Zanella riguardo l’adozione di una carta etica che regoli e definisca i comportamenti da ritenersi adeguati all’interno della politica e dell’amministrazione pubblica regionale. La presentazione della proposta risale al 2021. Nel giugno di quell’anno avevamo chiesto di anticiparne la discussione ma la maggioranza aveva respinto la richiesta mettendola in ghiaccio. La trattazione ha avuto inizio solo nel corso della sessione di Consiglio del giugno scorso.

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Criminalità in Trentino. Avviata e conclusa la discussione sull’istituzione dell’Osservatorio: la maggioranza respinge la proposta

Dopo tre anni di attesa oggi era il giorno della verità. E la verità è semplice: la maggioranza provinciale non ha intenzione di fare alcunché di concreto per combattere le infiltrazioni in Trentino. 

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