Ex Caffaro. La condanna della Corte di giustizia europea a pagare 453 milioni per inquinamento riguarda anche il Trentino

Nel 2019 con una puntuale e documentata interrogazione che presentai sulla base degli elementi che mi furono forniti da alcuni cittadini attivi di Brescia, portai all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda del trasporto irregolare di materiale contaminato dal Parco Parenzo di Brescia alla discarica di Villa Agnedo nel comune di Castel Ivano in Valsugana. Il Parco Parenzo è contiguo al sito di interesse nazionale (SIN) dello stabilimento della ex Caffaro di Brescia ed è dunque una di quelle aree oggi interessate dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’UE. Dei 453 milioni di euro che multinazionale Livanova dovrà sborsare per bonificare le aree dall’inquinamento, infatti, circa 250 sono destinati appunto all’area bresciana per ripulirla da Pcb, cromo esavalente, mercurio, arsenico e veleni vari che erano stati rilasciati per decenni dalla ex Caffaro e che dispersi in rogge e terreni della zona avevano determinato uno dei disastri ambientali più gravi d’Italia.

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Traffico illecito di rifiuti tra la Lombardia e il Trento. Respinta la richiesta di costituzione di parte civile per rappresentare gli interessi pubblici

Cinque anni fa, a seguito di segnalazioni ricevute dagli attivisti del Tavolo Basta Veleni della Leonessa d’Italia, depositavo un’interrogazione provinciale per chiedere spiegazioni circa il trasporto sospetto di materiale terroso contaminato nella discarica per rifiuti non pericolosi di Villa Agnedo. Da questo atto nascevano verifiche che provavano la presenza di materiale contaminato all’interno della discarica medesima, laddove non avrebbero dovuto essercene. Oggi a Trento è partito il processo per il traffico illecito di rifiuti che vede imputati due dirigenti provinciali e due amministratori  della ditta che gestisce la discarica. Nel tentativo di garantire la massima tutela dell’interesse pubblico verso la tutela dell’ambiente e della salute ho cercato di costituirmi come parte civile all’interno del procedimento. Purtroppo la richiesta è stata respinta per ragioni legate alla riforma Cartabia. Resta il fatto, a mio avviso scandaloso, che nessuna parte civile sia stata ammessa, a partire da quegli enti pubblici che in teoria dovrebbero difendere i cittadini ma che in pratica sembrano molto più interessati a difendere i propri componenti.

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Nuovo inceneritore a Trento: centro-destra porta avanti l’involuzione ecologica

Nei giorni scorsi la deputata M5S Emma Pavanelli ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere conto al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica dei controlli effettuati rispetto alle scelte della giunta trentina in materia di incenerimento dei rifiuti al fine di valutare la conformità delle stesse con le direttive comunitarie e con il piano d’azione europeo sull’economia circolare. L’interrogazione riprende i contenuti della tempestiva risposta fornita dal commissario europeo all’ambiente Sinkevičius, a uno specifico atto presentato nel luglio scorso dalla nostra eurodeputata Sabrina Pignedoli.

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Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri

La XVI legislatura volge al termine. È quindi tempo di bilanci e di valutazioni, anche in vista delle elezioni del 22 ottobre prossimo. Il M5S del trentino arriva a questo appuntamento convinto di aver fatto il proprio dovere rispetto ai compiti assegnati dagli elettori. Nonostante potesse contare su un solo Consigliere provinciale, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva sia del Consiglio provinciale che di quello regionale ed ha saputo confrontarsi proficuamente anche a livello parlamentare e di Unione Europea. 

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Inceneritore in Trentino. Il commissario europeo all’ambiente risponde all’eurodeputata M5S Pignedoli

È arrivata in questi giorni la risposta all’interrogazione europea sull’inceneritore che si vorrebbe costruire in Trentino, presentata dall’europarlamentare Sabrina Pignedoli e frutto della sua collaborazione col consigliere provinciale Alex Marini e con Pietro Zanotti.

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Inceneritore in Provincia di Trento. Depositata euro-interrogazione riguardo all’idea di costruire un nuovo inceneritore in Trentino-Alto Adige

In questi giorni il consigliere provinciale Alex Marini, l’europarlamentare Sabrina Pignedoli e il coordinatore della rete trentina “Moratoria 2027 sull’inceneritore!” Pietro Zanotti hanno collaborato alla stesura di un’interrogazione indirizzata alla Commissione Europea (P-002347/2023) per chiedere chiarimenti in merito all’eventuale realizzazione di un secondo inceneritore in Trentino-Alto Adige e alla compatibilità di tale proposito con le politiche europee in fatto di miglioramento della raccolta differenziata e riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera.

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Rifiuti e partecipazione. Un emendamento per far sì che sull’inceneritore in Trentino decidano i cittadini!

Sulla gestione dei rifiuti la giunta provinciale ha da tempo deciso di abbandonare il sistema della raccolta differenziata e l’obiettivo di realizzare l’economia circolare costruendo un inceneritore in Trentino. A giudizio del M5S si tratta di una scorciatoia miope, che porterà a distruggere quanto di buono è stato fatto finora, col risultato di minacciare la salute dei cittadini e di proporre un sistema che incentiva a bruciare quantità sempre crescenti di materiale per ottenerne un beneficio economico, in barba, fra l’altro, a tutte le raccomandazioni europee in fatto di riduzione delle emissioni in atmosfera. Il M5S ritiene che su una scelta del genere, assolutamente dirimente per la vita dei trentini di oggi e di quelli di domani, sia necessario dare la parola ai cittadini stessi. Per questo motivo il M5S ha presentato due emendamenti (50.2 e 51.1) alla finanziaria con il quale si chiede proprio che prima di costruire l’inceneritore i cittadini siano consultati tramite referendum.

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Idee e sviluppo. Ecco le proposte del M5S per l’ultimo assestamento di bilancio della consiliatura XVI

Il M5S ha depositato poco meno di un migliaio di emendamenti in vista dell’ultima finanziaria provinciale della legislatura, che si è iniziata a discutere proprio oggi. Fra di essi ce ne sono un notevole numero che mira a migliorare le proposte avanzate dalla maggioranza (pacchetti emendamenti di merito). In particolare:

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Spreco alimentare. La maggioranza provinciale ripudia il lavoro svolto dal tavolo sulla valutazione delle leggi (e approvato dai suoi stessi consiglieri!)

A inizio dello scorso mese, in una conferenza stampa convocata nel Palazzo della Regione, i componenti del Tavolo di coordinamento per la valutazione delle leggi provinciali (i consiglieri Giorgio Tonini, Vanessa Masè, Devid Moranduzzo, l’assessore Mario Tonina e il sottoscritto), avevano illustrato l’attività di verifica sulla legge 10/2017 in tema di riduzione degli sprechi e recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari e non.

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Gruppo di lavoro in materia di sicurezza. Il M5S pone una serie di quesiti sulla relazione nascosta nel cassetto di Fugatti

Nel 2022 è stata approvata una relazione da parte del Gruppo di lavoro in materia di sicurezza ma è stata tenuta in gran segreto. Fra le varie cose che venivano affermate al suo interno, c’era che la proposta di legge avanzata dal M5S per istituire un Osservatorio sulla criminalità organizzata in Trentino-Alto Adige era fondata e utile per numerosi motivi:

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