Nel 2022 è stata approvata una relazione da parte del Gruppo di lavoro in materia di sicurezza ma è stata tenuta in gran segreto. Fra le varie cose che venivano affermate al suo interno, c’era che la proposta di legge avanzata dal M5S per istituire un Osservatorio sulla criminalità organizzata in Trentino-Alto Adige era fondata e utile per numerosi motivi:
- il fenomeno delle infiltrazioni potrebbe essere rilevato in un territorio più ampio rispetto a quello provinciale ed esaminato anche nelle connessioni eventualmente esistenti fra le due Province autonome;
- la collaborazione fra il Consiglio regionale e gli organi provinciali assicurerebbe il tempestivo scambio dei rispettivi patrimoni conoscitivi;
- potrebbero essere richieste agli organi provinciali competenti report sulle attività di controllo già operate;
- il Consiglio regionale potrebbe farsi carico di un proficuo rapporto con l’Università degli Studi di Trento per esempio per sollecitare uno studio degli effetti sull’economia locale del radicamento della criminalità organizzata nel territorio regionale e/o studio su cosa succede quando una azienda sana opera avendo fra le concorrenti un’azienda connesse ad attività criminali;
- l’Osservatorio potrebbe avvalersi anche dei protocolli che sono stati stipulati tra la Provincia e altre autorità presenti sul territorio, quali ad esempio quello fra la Provincia e la Procura della Repubblica e la Guardia di Finanza stipulato nel 2020 e concernente l’abusivismo commerciale, il caporalato e il lavoro in nero.
Sul punto ho presentato una serie di interrogazioni specifiche proprio per avere una serie di informazioni su una lunga serie di aspetti.
In primo luogo (interrogazione 4543/XVI) ho chiesto al presidente Maurizio Fugatti se il parere positivo espresso dal Gruppo di lavoro in materia di sicurezza fosse stato tenuto in considerazione nel bocciare le varie proposte avanzate dal M5S per arrivare finalmente a dotare il Trentino di un osservatorio sulla criminalità organizzata. Ho inoltre chiesto se le considerazioni espresse dal Gruppo di lavoro nel periodo 2019-2021 fossero mai state comunicate alla Commissione parlamentare antimafia (specie in occasione del sopralluogo del 9 e 10 maggio 2022, a seguito del quale il presidente della Provincia non trovò di meglio che minacciare di denuncia il presidente della medesima Commissione).
Pur di non istituire l’Osservatorio sulla criminalità (che c’è ormai praticamente ovunque in Italia e che è raccomandato dalle istituzioni centrali stesse) nel 2020 Fugatti e i suoi si sono inventati un protocollo per la tutela dell’economia legale attraverso la lotta alla contraffazione, al lavoro nero o irregolare, all’abusivismo commerciale ed ai tentativi di infiltrazione della criminalità economico-finanziaria. A tal riguardo hanno costituito una “Cabina di Regia” presso il Comando Regionale della Guardia di Finanza con lo scopo di analizzare le segnalazioni di illeciti trasformandole in spunti d’indagine per i reparti territoriali della Guardia di Finanza e per le Procure della Repubblica. Non se ne è più saputo molto. Per fare chiarezza ho quindi chiesto (interrogazione 4545/XVI) lumi sui risultati ottenuti negli ultimi 3 anni da questa misteriosa struttura.
C’è poi un altro aspetto, che definirei inquietante riguardo alla Relazione sulle attività del Gruppo di lavoro in materia di sicurezza: dalle verifiche effettuate risulta che per gli amministratori locali in Trentino non ci sarebbe traccia di mafia mentre al contrario, gli imprenditori, segnalano numerosi reati spia tipici proprio della mafia. A quanto risulta tali valutazioni e divergenze di vedute non sono mai state condivise né con gli enti locali né tantomeno con la Commissione parlamentare antimafia, che pure era venuta in Trentino per approfondire il tema. Perché? Non è dato a sapersi. Per questo ne ho chiesto conto alla giunta (interrogazione 4553/XVI).
Nella Relazione sulle attività del Gruppo di lavoro in materia di sicurezza si segnalavano una serie di possibili misure volte al contenimento e alla verifica delle infiltrazioni mafiose nel distretto industriale del porfido. Nell’interrogazione 4547/XVI ho chiesto alla giunta, (1) se siano state adottate misure volte a favorire un maggiore coordinamento delle attività degli organi amministrativi provinciali di controllo e la formazione di una banca dati delle infrazioni rilevate nel distretto industriale del porfido; (2) se nell’ambito del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni criminali siglato tra la Provincia e la Procura della Repubblica di Trento sia stata esaminata la proposta formulata dal Gruppo di lavoro in materia di sicurezza di creare una banca dati delle infrazione rilevate e, in caso di risposta positiva, quale sia stato l’esito; e (3) se sia stata valutata l’ipotesi di rendere consultabili e/o accessibili ai consiglieri provinciali la relazione prodotta sul settore del porfido e la banca dati sulle infrazioni rilevate affinché gli stessi possano essere informati sul funzionamento degli uffici provinciali ed esercitare il controllo politico-amministrativo sull’operato del potere esecutivo. Il timore molto concreto è che, nonostante le raccomandazioni, nulla di tutto questo sia mai stato fatto.
Ho anche depositato l’interrogazione 4556/XVI riguardo ad un’altra vicenda inquietante. Nell’ormai lontano 2013, l’ex boss e pentito di ndrangheta Luigi Bonaventura aveva rilasciato una lunga e molto dettagliata intervista al mensile Questo Trentino, prefigurando tutta una serie di attività criminali svolte dalla ndrangheta in Trentino. Non solo quelle parole non vennero tenute in considerazione. Bonaventura venne persino attaccato per averle proferite. Nel 2020, con l’operazione “Perfido” invece si scoprì che Bonaventura aveva affermato il vero. Ho chiesto se le parole di Bonaventura siano mai state adeguatamente approfondite e se non sia il caso di farlo oggi.
C’è infine un aspetto legato alle elezioni comunali a Lona-Lases (cioè il Comune trentino dove è esplosa l’inchiesta Perfido e dove sono state accertate le infiltrazioni ndranghetiste). Molti dei Consiglieri provinciali di maggioranza a quanto pare hanno “procurato” candidati per queste elezioni. Di norma a 2 giorni dalle elezioni scatta il silenzio elettorale e a quanto mi risulta non si possono fare sedute di Consiglio perché c’è il rischio di dichiarazioni che lo violino. Incurante di tutto ciò, il presidente Kaswalder ha invece deciso di convocare il Consiglio provinciale in seduta straordinaria, potenzialmente anche durante il periodo di voto. Ne ho chiesto conto con l’interrogazione 4544/XVI, ben sapendo che purtroppo ci sono persone le quali si fanno beffe di ogni regola in base alla loro minuta convenienza.
Aggiornamento al 24 maggio con ulteriori interrogazioni:
4559/XVI del 20-mag-2023
Esito degli accertamenti relativi alle cause che hanno determinato il rogo del 10 agosto 2022 alla discarica Ischia Podetti
4561/XVI del 20-mag-2023
Motivazioni della mancata risposta all’interrogazione 3477/XVI “Raccolta dati relativa a roghi dolosi avvenuti ad impianti produttivi, incendi di automobili, attentati dinamitardi e fatti collegabili a finalità estorsive verificatesi in Trentino a partire dagli anni 2000″
4572/XVI del 24-mag-2023
Misure adottate per la formazione della banca dati unica degli esercizi pubblici, turistico-ricettivi e commerciali
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Elenco interrogazioni sulla relazione del Gruppo di lavoro sulla sicurezza
4543/XVI del 12-mag-2023
Considerazione delle valutazioni formulate dal gruppo di lavoro in materia di sicurezza nella relazione approvata nel 2022 nell’elaborazione del parere espresso dalla Giunta rispetto al disegno di legge provinciale 34/XVI e al disegno di legge regionale 26/XVI
4544/XVI del 12-mag-2023
Accertare che lo svolgimento della seduta straordinaria del consiglio provinciale per le date del 20 e 21 maggio p.v. sia compatibile con le norme sulla propaganda elettorale
4545/XVI del 14-mag-2023
Iniziative promosse congiuntamente dalla Guardia di finanza e dalla Provincia di Trento in attuazione del protocollo contro la contraffazione e l’abusivismo commerciale siglato nel 2020
4547/XVI del 14-mag-2023
Adozione di misure volte a favorire un maggiore coordinamento delle attività degli organi amministrativi provinciali di controllo e la formazione di una banca dati delle infrazioni rilevate nel distretto industriale del porfido
4553/XVI del 17-mag-2023
Trasmissione della relazione sulle attività del Gruppo di lavoro in materia di sicurezza agli enti locali, agli enti strumentali, alle società partecipate e alla commissione parlamentare antimafia
4556/XVI del 18-mag-2023
Analisi da parte della Provincia di un’intervista del 2013 sull’infiltrazione mafiosa in Trentino e richiesta di incontro specifico tra Provincia e Procura al riguardo