Attività di aprile 2023 – Newsletter n° 54

Care amiche, cari amici,

i giochi sono fatti: la XVI legislatura della Provincia autonoma di Trento è agli sgoccioli. I partiti di governo (ma anche tutti gli altri) sono ormai in modalità campagna elettorale. I toni si alzano e le occasioni per affrontare e approfondire temi importanti e cruciali vengono meno. Lo vediamo nell’attività politica quotidiana il Consiglio provinciale e regionale: sempre meno disponibilità al dibattito e al confronto, semplificazione selvaggia e polarizzazione strumentale su temi e questioni che invece andrebbero trattati con razionalità e spirito di collaborazione. Di seguito trovate riassunto l’ultimo mese del nostro lavoro: ci sono tante Bad News purtroppo, ma anche notizie positive: abbiamo una sede tutta per noi e siamo pronti a presentare nei prossimi mesi ai cittadini e alle cittadine del Trentino la nostra proposta politica per le prossime elezioni. Andiamo avanti con fiducia, consapevoli del grande lavoro fatto nonostante le difficoltà. Ripartiamo da qui!

(versione short della newsletter)

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Criminalità organizzata in Trentino: il rischio c’è ma Fugatti fa orecchie da mercante. Il M5S si rivolge a Kaswalder per sollecitare risposte

Nel corso della consiliatura provinciale il M5S ha sollevato molte volte il tema delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Trentino e delle misure necessarie a contenere e prevenire tali fenomeni. Oltre ad aver promosso sia in sede provinciale che regionale l’istituzione di un osservatorio sulla criminalità organizzata, che Lega, SVP e Patt si sono sempre rifiutate di finalizzare applicando subdole tecniche dilatorie, il M5S ha presentato una lunga serie di interrogazioni sottolineando e portando l’attenzione su criticità quali roghi dolosi, attentati dinamitardi, associazioni culturali potenzialmente utilizzate come paraventi per attività criminali, erogazione di contributi pubblici a soggetti oggetto di operazioni di polizia, operazioni finanziarie sospette, ecc. Tutti temi di grande rilievo, sui quali la politica trentina ha preferito fare orecchie da mercante, se è vero com’è vero che tutte a tutte le 8 interrogazioni presentate dal dicembre 2021 ad oggi manca la risposta. Ciò senza considerare gli atti di sindacato ispettivo più datati e ancora inevasi. Il M5S comunque non demorde e proprio per sottolineare la drammaticità della questione e l’ignavia di chi dovrebbe vigilare, ha presentato un’ulteriore interrogazione, tramite la quale chiede che il presidente del Consiglio provinciale faccia il proprio dovere sollecitando la Giunta a rispondere alle questioni sollevate e soprattutto solleciti la Giunta, come richiesto dal M5S, ad adottare iniziative concrete che vadano nel senso della tutela della comunità trentina dall’insidia delle mafie e della criminalità organizzata, invece di limitarsi a prendersela con la bassa manovalanza, che dai boss della criminalità dipende, in ossequio a scopi puramente elettoralistici.

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Attività di luglio 2022 – Newsletter n° 45

Luglio 2022 è stato un mese indimenticabile… afa record, crisi e caduta del governo nazionale, scioglimento delle Camere ed elezioni alle porte con annessa campagna elettorale e oltre a questo pure l’assestamento di bilancio regionale e quello provinciale… e alle porte c’è un autunno che si prospetta incandescente.

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Attività di giugno 2022 – Newsletter n° 44

Giugno è stato un mese caldo da tutti i punti di vista, politici e anche (purtroppo) meteorologici.

Senza girarci tanto attorno, l’evento politico che ha sconvolto giugno è stata la scissione del M5S operata dall’ex capo politico Luigi Di Maio. Penso che Di Maio abbia sbagliato perché così facendo ha deluso le aspettative e le speranze di un’intera comunità, quella degli attivisti del M5S, che hanno sempre dato tanto, anche a lui. Peggio, si intravede un disegno politico “altro” rispetto alla normale dialettica interna alle forze politiche ed è una cosa assai inquietante. Per quanto riguarda il M5S trentino però nulla cambia. In molti ci tirano per la giacchetta, cercando di spingerci da una parte o dall’altra. Per ciò che ci riguarda il punto è sempre lo stesso, se e come fare alleanze lo decideranno i nostri iscritti e lo dovranno eventualmente fare sulla base di una consonanza di programmi, se c’è, altrimenti meglio andare da soli (L’Adige). Sulla questione c’è stato molto interesse da parte della stampa (stranamente questo capita quasi solo quando ci sono problemi nel M5S… chissà come mai). Qui le mie interviste a Il Dolomiti, Trento Today e L’Adige.

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