Traffico illecito di rifiuti tra la Lombardia e il Trento. Respinta la richiesta di costituzione di parte civile per rappresentare gli interessi pubblici

Cinque anni fa, a seguito di segnalazioni ricevute dagli attivisti del Tavolo Basta Veleni della Leonessa d’Italia, depositavo un’interrogazione provinciale per chiedere spiegazioni circa il trasporto sospetto di materiale terroso contaminato nella discarica per rifiuti non pericolosi di Villa Agnedo. Da questo atto nascevano verifiche che provavano la presenza di materiale contaminato all’interno della discarica medesima, laddove non avrebbero dovuto essercene. Oggi a Trento è partito il processo per il traffico illecito di rifiuti che vede imputati due dirigenti provinciali e due amministratori  della ditta che gestisce la discarica. Nel tentativo di garantire la massima tutela dell’interesse pubblico verso la tutela dell’ambiente e della salute ho cercato di costituirmi come parte civile all’interno del procedimento. Purtroppo la richiesta è stata respinta per ragioni legate alla riforma Cartabia. Resta il fatto, a mio avviso scandaloso, che nessuna parte civile sia stata ammessa, a partire da quegli enti pubblici che in teoria dovrebbero difendere i cittadini ma che in pratica sembrano molto più interessati a difendere i propri componenti.

Continua a leggere “Traffico illecito di rifiuti tra la Lombardia e il Trento. Respinta la richiesta di costituzione di parte civile per rappresentare gli interessi pubblici”

I reati ambientali? Secondo la giunta provinciale non hanno niente a che fare col funzionamento del ciclo dei rifiuti…

Il 18 ottobre 2022 sarà una data da ricordare: il Consiglio provinciale di Trento ha infatti riscritto con successo le regole della logica. Nel respingere una proposta di risoluzione targata M5S per rafforzare la lotta ai reati ambientali e al traffico di rifiuti, la giunta ha infatti negato che tali fattispecie avessero alcuna attinenza col ciclo dei rifiuti medesimo.

Continua a leggere “I reati ambientali? Secondo la giunta provinciale non hanno niente a che fare col funzionamento del ciclo dei rifiuti…”

Criminalità organizzata in Trentino: la Provincia non inserisce il settore delle valutazioni ambientali fra quelli a maggior rischio corruzione

Il M5S sollecita la Provincia a inserire il settore delle autorizzazioni ambientali fra quelli a rischio corruzione. Gli uffici rispondono che ci penseranno ma per il momento non intendono procedere.

Continua a leggere “Criminalità organizzata in Trentino: la Provincia non inserisce il settore delle valutazioni ambientali fra quelli a maggior rischio corruzione”

Attività di novembre 2021 – Newsletter n° 37

Anche a novembre ci siamo dati parecchio da fare, portando a casa pure dei buoni risultati. 

Partiamo da fine mese: con il sequestro da parte dei NOE della discarica di Villa Agnedo ha avuto esito l’iter avviato con le interrogazioni presentate nel 2019 e nel 2020 riguardo al trasporto di rifiuti speciali (terreni inquinati dai PCB) dal bresciano al Trentino. C’è voluto tempo ma ora l’inchiesta è aperta e bisogna capire come sia stato possibile raccogliere questi rifiuti, farsi 180 km e depositarli nella nostra Provincia, a due passi da un fiume, in tutta tranquillità e senza che nessuno dicesse nulla, anzi con l’operazione a quanto pare avallata dalle istituzioni preposte a garantire la sicurezza ambientale dei trentini. Che i fatti siano venuti a galla è un’ottima cosa, vedremo come evolverà la situazione, senza dimenticare tutte le difficoltà, anche politiche, che sono state messe sulla nostra strada per cercare di dissuaderci dal procedere (Corriere di Brescia: prima pagina e approfondimento).

Continua a leggere “Attività di novembre 2021 – Newsletter n° 37”

Discarica di Villa Agnedo, un caso esploso grazie all’impegno di alcuni cittadini coraggiosi

Con l’intervento delle forze di polizia, si è manifestata in tutta la sua gravità la vicenda dei rifiuti pericolosi (in gran parte PCB) che dal bresciano venivano portati nella discarica di Villa Agnedo. Una discarica che non avrebbe potuto e dovuto gestirli, sia perché non attrezzata per trattare quel tipo di sostanze, sia perché,  a quanto pare, non avrebbe più dovuto nemmeno essere aperta. Sul come e sul perché lo fosse dovranno esprimersi i giudici, ma il quadro iniziale che esce appare particolarmente sconfortante, poiché l’ipotesi investigativa parla di coinvolgimenti a livello delle Istituzioni provinciali.

Continua a leggere “Discarica di Villa Agnedo, un caso esploso grazie all’impegno di alcuni cittadini coraggiosi”