Fra i risultati ottenuti dal M5S nella sessione di giugno 2022 del Consiglio provinciale c’è anche la realizzazione di un’analisi comparativa tra le azioni e le strategie poste in essere dalla Provincia riguardo alla pianificazione della mobilità, agli indirizzi definiti nella strategia della Commissione europea per una mobilità sostenibile e intelligente e alle risorse fornite dallo Stato tramite il PNRR. Il tutto deriva da una nostra proposta di ordine del giorno (la 53/141/XVI) fatta propria dal Consiglio.
Continua a leggere “Mobilità sostenibile. Il M5S trentino ottiene un’analisi di conformità delle linee strategiche provinciali con il piano dell’UE”Strategia europea 2021-2030 sui diritti delle persone con disabilità. Approvata proposta del M5S per promuovere il loro diritto a partecipare alla vita politica e pubblica
Nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale l’Aula ha approvato una proposta di risoluzione avanzata dal M5S e sottoscritta da gran parte dell’opposizione, per allineare le politiche provinciali sulla disabilità a quelle sostenute e promosse dall’Unione Europea.
Continua a leggere “Strategia europea 2021-2030 sui diritti delle persone con disabilità. Approvata proposta del M5S per promuovere il loro diritto a partecipare alla vita politica e pubblica”Sarche. Chiesti chiarimenti all’Unione Europea sul cementificio di Madruzzo
Un’interrogazione alla Commissione europea per fare chiarezza sul cementificio del gruppo HeidelbergCement, nel comune di Madruzzo (Trento), dopo aver appreso la notizia della riapertura dei forni di cottura.
Continua a leggere “Sarche. Chiesti chiarimenti all’Unione Europea sul cementificio di Madruzzo”Voto per corrispondenza: il M5S ottiene l’impegno per la sperimentazione in provincia di Trento
Il voto per corrispondenza è una misura di civiltà che in Trentino potrebbe trovare per la prima volta applicazione in occasione del referendum propositivo sul distretto biologico grazie al lavoro costante e paziente del M5S.
Continua a leggere “Voto per corrispondenza: il M5S ottiene l’impegno per la sperimentazione in provincia di Trento”Referendum. Le ragioni (diverse) per tagliare il numero dei parlamentari
Domenica e lunedì i trentini e gli italiani saranno chiamati a decidere se vogliono ridurre il numero dei parlamentari oppure se lasciare le cose come stanno.
I fatti: attualmente il Parlamento ospita 945 eletti suddivisi in 630 deputati e 315 senatori. La modifica costituzionale sottoposta a referendum prevede di ridurne il numero a 600, portando a 400 i membri della Camera bassa e a 200 quelli della Camera alta. Si tratta di un cambiamento che le forze politiche invocavano (a parole…) da almeno 40 anni, votato in 4 letture nell’arco di 1 anno e mezzo dal 98% dei nostri rappresentanti. Gli stessi che poi hanno subito raccolto fra loro una settantina di firme per sottoporre la legge a referendum. Al di là dell’evidente strumentalità politica di questo comportamento ritengo che chiamare i cittadini ad esprimersi sia sempre un fatto positivo. Ben venga dunque il referendum, anche se chi lo ha promosso non era certo animato da un sincero sentimento democratico ma solo dalla volontà caparbia di mantenere una posizione di potere.
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