Decesso paziente dimesso da presidio ospedaliero di Tione: impegno per evitare che eventi simili si ripetano

Ieri una turista bolognese di 76 anni s’è sentita male ed è stata portata all’ospedale di Tione per accertamenti. Dimessa, a quanto pare con alcune prescrizioni da seguire, è deceduta poche ore dopo.

Fatte salve le doverose verifiche del caso specifico, la vicenda solleva una volta di più l’interrogativo sul reale stato di salute degli ospedali periferici trentini a seguito della “cura Rossi-Zeni”. C’è urgente necessità di verifiche approfondite su ciascun nosocomio trentino in modo da individuare le problematiche, cui far seguire una messa a punto reale e non solo promessa o raccontata. Solo in questo modo tuteleremo davvero la salute di tutti i cittadini che si affidano alla nostra sanità.

Purtroppo oggi tocca fare i conti con un decesso forse evitabile e che potrebbe portare conseguenze sui medici che operano presso un presidio ospedaliero sempre più trascurato e che in certi orari non ha a disposizione le strumentazioni e personale per offrire un servizio di pronto soccorso all’altezza. Curiosamente l’unico indagato pare essere solo il medico che ha constatato il decesso. Ciò che dobbiamo fare ora è unirci al cordoglio dei famigliari e impegnarci affinché questo genere di eventi non si verifichi mai più.

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