Par condicio. Il M5S segnala il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza all’AGCOM

In data 30 agosto 2023 ho provveduto a inviare una formale segnalazione ad AGCOM rispetto all’utilizzo improprio e a fini elettoralistici della pagina Facebook che informa i cittadini in merito all’attività del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, messo in atto dal sindaco Daniele Depaoli per lanciare la candidatura della sua vice, Antonella Brunet, nella lista della Lega.

Ferma restando la sacrosanta libertà di ciascuno di candidare con chi vuole, non è accettabile né in alcun modo scusabile che un primo cittadino utilizzi strumenti pubblici per fare propaganda elettorale a favore di un partito politico. Non è una novità, certo, visto che negli ultimi 5 anni il M5S ha ottenuto più volte che AGCOM intervenisse per porre rimedio alle smaccate operazioni di propaganda messe in atto tramite le pubbliche istituzioni da parte di Fugatti e dei suoi sodali. Purtroppo dobbiamo prendere atto con rammarico che la mancanza di senso istituzionale e democratico di Fugatti & Co. ha fatto scuola e preso piede anche presso certi amministratori locali che si fingono civici. Anche per questo è opportuno che AGCOM intervenga per tempo a censurare il sindaco di Primiero San Martino di Castrozza.

Quanto al merito delle parole di Depaoli mi limito a constatare come le pratiche clientelari appaiano del tutto sdoganate: con quale coraggio si possa andare di fronte agli elettori a raccontare che si candida una vicesindaca nella lista politica del presidente della Provincia perché quest’ultimo avrebbe “sempre avuto a cuore il nostro territorio”, sostenendo per soprammercato che si tratterebbe una scelta priva di “taglio partitico, politico, civico”, lo sa solo Depaoli. Che poi un sindaco che si spaccia per “civico” riesca a dire tramite uno strumento istituzionale, e quindi super partes, di non essersi candidato lui con Fugatti solo per evitare di mandare il suo Comune ad elezioni assurge a livelli di epica presa in giro.

A Depaoli mi limito a ricordare che i denari promessi dalla Provincia in fatto di viabilità non possono in alcun modo essere ritenuti gentili elargizioni da parte del potente di turno ma atti giustificati da una necessità reale e tangibile, ispirata ai principi del bene pubblico. Anche solo dare agli elettori l’idea che si debba votare qualcuno in base a una supposta “benevolenza” a base di soldi pubblici va contro ad ogni principio democratico e dà il senso di un modo di governare dal sapore spiccatamente medievale.

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