Nella primavera del 2023, prendendo spunto dalla notizia pubblicata da Cristian Zurlo sul sito di informazione locale La Voce del NordEst, il M5S trentino apriva il dibattito in sede politica sulla controversa decisione di finanziare la progettazione della diga del Vanoi con fondi del PNRR e sulla tacita complicità della Provincia di Trento al fine favorire lo svolgimento senza intoppi delle procedure di affidamento dell’incarico progettuale.
L’allora assessore all’ambiente Mario Tonina assumeva un atteggiamento volto a minimizzare la portata della questione così da evitare che fossero ascritte responsabilità al potere esecutivo provinciale in vista delle imminenti elezioni. L’astuzia di un simile atteggiamento portava i suoi frutti per qualche mese, salvo poi dover fare i conti con le inchieste di Marco Milioni su VicenzaToday e di Gigi Zoppello su Il Nuovo Trentino. I due giornalisti fecero infatti emergere gli aspetti più scabrosi della vicenda stimolando poi anche gli altri organi di stampa provinciale ad occuparsene.
Ad oggi, più interlocutori hanno ribadito che la Provincia di Trento fosse a conoscenza della volontà di stanziare risorse per la progettazione dell’opera. Il primo è stato il consigliere leghista Pan nell’aula del Consiglio regionale veneto nel 2022. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il presidente del Consorzio di Bonifica Brenta Enzo Sonza, il quale – riferendosi alla minaccia di diffida della giunta provinciale contro eventuali iniziative volte alla realizzazione dell’opera senza il previo consenso trentino – ha dichiarato al giornale Il T nell’intervista “Le criticità sono superabili. La provincia sapeva tutto” pubblicata l’11 settembre 2024 che i proponenti del progetto non sarebbero andati a Trento “ben più di qualche volta se ci fosse stata una presa di posizione così netta”.
Tutto ciò premesso i fatti e le responsabilità politiche sono palesi: 1) la Provincia di Trento era stata informata dell’intenzione di procedere con la progettazione da parte dei politici veneti e del Consorzio di Bonifica Brenta; 2) i politici trentini hanno mentito quanto hanno affermato di non conoscere le intenzioni dei veneti; 3) gli stessi politici trentini hanno detto di essere contrari all’opera pur non avendo sollevato alcuna eccezione sulla procedura di affidamento dell’incarico per la progettazione dell’opera (vedi cronologia a piè di pagina).
Arrivati a questo punto rimane solo da chiarire la natura dei comportamenti degli esponenti della giunta provinciale trentina. Le ipotesi principali sono due: la prima è che gli assessori provinciali soffrano di disturbi nella sfera della dissonanza cognitiva nel momento in cui non si sono opposti alla procedura di affidamento dell’incarico di progettazione della diga del Vanoi pur essendo stati puntualmente informati dai veneti. La seconda è che hanno ripetutamente dichiarato il falso quanto hanno ribadito di non essere a conoscenza delle intenzioni dei veneti.
Infine, a prescindere dalla natura dei comportamenti e dalle possibili patologie comportamentali dei nostri politici, bisogna prendere atto che la maggioranza degli elettori che si sono recati alle urne ha dimostrato di avere una palese predisposizione a farsi governare da soggetti di tale fattura. Questo forse è il fatto che più ci dovrebbe preoccupare.
Cronologia
2021 – viene concepito e concordato il piano di rilancio della vecchia idea della diga del Vanoi. La Provincia autonoma di Trento e Dolomiti Energia sono sistematicamente informate. Ciò verrà confermato sia dal capogruppo leghista Pan in Consiglio regionale e sia dal presidente del Consorzio di Bonifica Brenta Enzo Sonza
2022 agosto – il piano viene ratificato dall’assemblea legislativa veneta con l’approvazione all’unanimità della mozione del consigliere e capogruppo leghista Pan “affinché la Giunta regionale veneta si faccia portavoce presso il Governo e la Provincia di Trento, per portare a conclusione il progetto di un nuovo bacino idrico sul torrente Vanoi affluente del Brenta, già inserito nel proprio Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza”
2023 gennaio – in Gazzetta Ufficiale viene pubblicato l’esito della gara “CUP J69F20000180001 – CIG 9417366046” avente a oggetto “Progettazione definitiva, studi specialistici multidisciplinari, indagini e rilievi in sito, prove di laboratorio, servizi accessori di progettazione partecipata, assistenza nei procedimenti autorizzativi del progetto “Serbatoio del Vanoi – Realizzazione di un invaso sul torrente Vanoi e tutela dell’irrigazione nel comprensorio del Consorzio di Bonifica Brenta”
2023 aprile – Il M5S il 26 aprile interroga la Giunta provinciale di Trento per sapere “se sia a conoscenza dell’esito della gara di progettazione finanziata con fondi PNRR per la realizzazione di nuovi invasi sul torrente Vanoi da realizzarsi in territorio trentino”
2023 maggio – L’assessore Tonina il 29 maggio risponde affermando: “si è appresa la notizia dagli organi di stampa in quanto l’amministrazione provinciale non è stata in alcun modo informata della procedura in corso così come anche i Comuni interessati dalla futura costruzione dell’opera.”
2023 giugno – Il 19 giugno il M5S con un question time in Consiglio provinciale interroga Fugatti per sapere se corrisponda effettivamente al vero che il presidente della Regione Veneto non lo avrebbe informato rispetto ai propositi di costruzione di un invaso sul torrente Vanoi e quali sarebbero gli sviluppi dell’“interlocuzione in corso con la Regione Veneto” riguardo alla costruzione dell’invaso sul torrente Vanoi.
2023 giugno – Il 27 giugno l’assessore Tonina ribadisce che la notizia della progettazione dell’invaso è stata appresa dalla stampa e dall’esito della gara apparso sulla Gazzetta ufficiale nel gennaio 2023. Afferma nuovamente che la Giunta non è stata informata così come i comuni interessati ignorando quanto affermato pubblicamente nell’agosto del 2022 da Pan.
2023 agosto – La deputata M5S Ilaria Fontana interroga il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per sapere se fosse a conoscenza della vicenda e quali iniziative, per quanto di competenza, abbia messo in atto il Ministero per assicurare il più corretto iter procedurale circa il progetto di cui in premessa, nonché il coinvolgimento delle amministrazioni e delle autorità competenti, come la provincia autonoma di Trento nel rispetto delle prerogative che lo Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige le riconosce.
Il Ministro Pichetto Fratin non fornirà mai alcuna risposta.
2023 agosto – Il M5S interroga il Presidente Fugatti per sapere se conferma la veridicità delle dichiarazioni del consigliere Giuseppe Pan pronunciate nell’aula dell’assemblea regionale veneta il 2 agosto 2022 rispetto alle comunicazioni precedentemente effettuate alla Provincia di Trento e a Dolomiti Energia in ordine alla realizzazione della diga del Vanoi.
Fugatti non fornirà mai alcuna risposta!
2023 ottobre – Alle elezioni provinciale il candidato presidente Fugatti nella comunità del Primiero raccoglierà il 56,9% dei consensi degli elettori che si sono recati alle urne
2024 settembre – Si svolgono le assemblee pubbliche sul territorio e le incongruenze vengono alle pettine

