
Nel luglio 2019 intervenni nell’aula del Consiglio provinciale su un tema cruciale ma spesso trascurato: la necessità di istituire un Osservatorio sulla criminalità organizzata e sulla corruzione in Trentino.
Il mio intervento partiva da una preoccupazione concreta: nonostante il Trentino fosse considerato un’isola felice, i cambiamenti sociali ed economici lo rendevano sempre più vulnerabile alle infiltrazioni criminali. L’aumento della mobilità di imprese e persone aveva reso il nostro territorio più permeabile a fenomeni che mettono a rischio non solo l’economia, ma anche il nostro capitale sociale.
Evidenziai settori particolarmente a rischio:
- Il turismo e la ristorazione, con i loro significativi flussi di denaro
- L’edilizia, particolarmente vulnerabile in periodo di crisi
- L’evasione fiscale e la corruzione, che in Italia generano costi superiori ai 100 miliardi
La Giunta provinciale accolse la proposta attraverso un ordine del giorno, riconoscendone l’importanza. Ma gli impegni sono rimasti sulla carta. Per dare concretezza a quell’iniziativa, presentai successivamente due proposte legislative – una provinciale e una regionale. La prima fu respinta, la seconda fu subdolamente boicottata fino al punto di rifiutarsi di votarla al termine della legislatura con un atteggiamento tanto colpevole quanto pavido.
Oggi, a distanza di anni, quella necessità è ancora più urgente. L’inchiesta Romeo, da noi ribattezzata Piovra alpina, ce lo dimostra. La prevenzione e il contrasto dei reati economico-finanziari non possono essere rimandati ulteriormente. La sicurezza del nostro territorio passa anche attraverso la capacità di presidiare la legalità economica con strumenti adeguati.
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🔍Qui trovate il resoconto integrale della seduta del 31 luglio 2019 comprensivo di miei due interventi: il primo a pagina 562 ed il secondo a pagina 577 dove parlo specificatamente dell’osservatorio. C’è anche la chicca di un intervento canzonatorio di Paolo Ghezzi a Maurizio Fugatti per la sua passione per il gruppo musicale CCCP ed altro ancora
Qui invece un video di un intervento in aula del maggio 2022 quando di fronte all’allarme lanciato da Morra la politica trentina decise di indignarsi.
