Trento ancora silente su Valentino Braitenberg: un’opportunità mancata per la ricerca e il territorio

* lettera pubblicata su Il T quotidiano, 1° febbraio 2025

Mentre la Provincia autonoma di Bolzano continua a rendere omaggio alla memoria del neuroscienziato Valentino Braitenberg attraverso il sostegno al premio internazionale a lui intitolato, il Trentino rimane inspiegabilmente inerte. Questa situazione è tanto più grave se si considera che il Consiglio provinciale di Trento aveva approvato, nell’ottobre 2021, un ordine del giorno specifico per istituire una cattedra a suo nome presso l’Università di Trento, senza che però alcun seguito concreto sia stato dato a quella deliberazione.

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Il M5S è stato la forza politica più produttiva della XVI legislatura: ecco i numeri

La XVI legislatura volge al termine. È quindi tempo di bilanci e di valutazioni, anche in vista delle elezioni del 22 ottobre prossimo. Il M5S del trentino arriva a questo appuntamento convinto di aver fatto il proprio dovere rispetto ai compiti assegnati dagli elettori. Nonostante potesse contare su un solo Consigliere provinciale, il M5S è stato di gran lunga la forza politica più produttiva sia del Consiglio provinciale che di quello regionale ed ha saputo confrontarsi proficuamente anche a livello parlamentare e di Unione Europea. 

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Opera Universitaria trentina nelle mani della maggioranza, ultimo capitolo di una svolta autoritaria!

Ieri mi è stata notificata la risposta ad un’interrogazione riguardante il livello di soddisfazione degli utenti dei servizi dell’Opera universitaria di Trento che risaliva allo scorso aprile. Il testo, denso di dati e molto esaustivo, fornisce un notevole spaccato sulla come operasse l’Opera Universitaria trentina prima della “riforma”, approvata l’altro giorno dal Consiglio provinciale, che ha messo sotto il controllo della maggioranza, e quindi della politica, la presidenza di questo ente. Un vero peccato allora che mi sia stato reso noto proprio dopo che il Consiglio ha discusso il disegno di legge (32/XVI). Lo avessi avuto prima ne avrei approfittato per illustrare ai colleghi consiglieri come lavori l’Opera Universitaria e quali siano i rischi di cambiare la sua governance. Ma del resto non sarebbe cambiato molto. È chiaro a tutti infatti che la maggioranza mirava solo ad impadronirsi del controllo dell’ennesima poltrona. Tanto da spingersi a dichiarare nella relazione di maggioranza al testo di legge che l’Opera Universitaria è un ente strumentale della Provincia e come tutti gli altri e che come tale è giusto che a nominarne i vertici sia la politica senza essere vincolata al parere dell’Università. Non solo, siccome l’Opera gestisce circa 13 milioni di euro all’anno la maggioranza, incredibile a dirsi (o forse no…), arriva a sostenere che proprio quel denaro a maggior ragione giustifica la scelta di indicare “in maniera indipendente una persona di fiducia che possa presidiare l’utilizzo di tali ingenti risorse in modo da scongiurare anche eventuali situazioni di malversazione. Come dire che un soggetto nominato su base fiduciaria ed esclusiva da politici di parte cui si danno in mano 13 milioni di euro pubblici li gestirà sicuramente meglio di un’altra persona scelta di concerto con l’Università nell’interesse dei cui studenti quelle risorse dovrebbero essere spese…

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Pfos nella falda acquifera del Chiese. Reso pubblico esito analisi di Appa grazie a interrogazione M5S

Il 31 dicembre 2020 è arrivata la risposta all’interrogazione che avevamo presentato l’ottobre scorso per avere aggiornamenti in merito alla diffusione di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) nel bacino del Chiese e nelle acque della falda che si estende fino al lago d’Idro.

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Fiume Chiese e lago d’Idro. No all’inclusione della Rete di Riserve Valle e a una strategia interregionale per il monitoraggio e la tutela della risorsa idrica

Il M5S ha proposto di costruire un modello di gestione del fiume Chiese lungo l’intero corpo idrico che ne garantisse la tutela e lo sviluppo in chiave sia idraulica che ecologica. La politica trentina, cui evidentemente interessa solo spartirsi i proventi dello sfruttamento estensivo delle acque, ci ha detto no.

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Disegno di legge sulla ricerca: in aula il 21 giugno

Il disegno di legge modifica la legge provinciale 2 agosto 2005, n.14 “Riordino del sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione..etc.”. Secondo l’assessore proponente Achille Spinelli le proposte di revisione contenute nel disegno in discussione perseguono l’obiettivo di rafforzare la capacità di trasferimento tecnologico del sistema trentino della ricerca e dell’innovazione e, quindi, di contribuire allo sviluppo dell’economia locale. Si vuole promuovere il dialogo e il trasferimento di conoscenze e competenze tra i soggetti del sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione e dagli stessi verso il mercato.

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