Realizzare la ciclabile del lago d’Idro nell’interesse del Trentino e delle Giudicarie!

L’8 maggio scorso il Consigliere provinciale Alex Marini ha depositato un’interrogazione al Consiglio provinciale per chiedere che la giunta si attivi per sostenere il completamento della ciclabile del lago d’Idro, connettendo la Lombardia al Trentino dal punto di vista cicloturistico e fungendo da volano per l’economia di entrambe i territori.

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La maggioranza avvii il percorso partecipato sulla ferrovia Rovereto-Riva, invece di portare avanti di nascosto i suoi piani.

Nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale (fine marzo 2023), ho presentato un’interrogazione a risposta immediata (il cosiddetto Question Time) riguardo alle modalità e alle tempistiche del percorso partecipato relativo alla prevista realizzazione del collegamento ferroviario Rovereto-Riva del Garda. Questo perché l’amministrazione provinciale ha già fatto ampi e dettagliati passi nei confronti delle amministrazioni locali, ma non si è degnata di condividerli con i cittadini che dovranno poi convivere con l’opera.

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Maestri di sci: la Provincia si rifugia nel burocratese per giustificare la potenziale violazione delle norme comunitarie

Stamattina in Consiglio provinciale l’assessore Gottardi ha risposto all’interrogazione del M5S riguardo ai maestri di sci, italiani e stranieri, dotati di titolo ottenuto all’estero, cui tuttavia non viene consentito di lavorare in modalità di esercizio temporaneo sulle piste del Trentino.

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Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. La maggioranza provinciale rifiuta verifiche e impegni sull’impatto delle opere e sulla loro fruibilità futura!

La Lega e gli altri partiti di destra che governano il Trentino hanno respinto oggi una risoluzione del M5S con la quale si chiedeva di mettere nero su bianco quale sarà l’impatto delle opere che verranno realizzate in Trentino per le Olimpiadi ivernali Milano-Cortina e quale sarà il loro impiego a evento terminato. 

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La Commissione europea conferma: Trentino e Lombardia hanno violato le regole sui prelievi d’acqua dal Lago d’Idro!

Rispondendo ad una interrogazione europea presentata su nostra richiesta dall’europarlamentare del M5S Sabrina Pignedoli per avere delucidazioni sulle misure di conservazione delle aree protette della rete Natura 2000, la Commissione europea ha implicitamente elencato le numerose violazioni delle procedure di tutela ambientale messe in atto dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO) e avallate dalla Provincia di Trento e dalla Regione Lombardia.

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La Provincia non pensi di spendere più di quanto previsto per lo stadio del ghiaccio di Baselga di Piné, una vicenda gestita con opacità e sciatteria.

Il M5S del Trentino è contrario a spendere più di quanto previsto per lo stadio del ghiaccio di Baselga di Piné, cifre che già appaiono esorbitanti, specie alla luce del caro-vita e delle difficoltà economiche di fronte alle quali si trovano tantissimi cittadini italiani e trentini. Fare altrimenti sarebbe una scelta non solo scriteriata ma addirittura ingiustificabile.

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Ingresso gratuito per i residenti alle mostre permanenti del Mart. L’Aula approva la proposta del M5S

L’idea, giusto dirlo, è stata lanciata non da noi ma da un personaggio col quale non condividiamo praticamente nulla: Vittorio Sgarbi. Ciò non toglie che avesse senso e quindi meritasse di essere portata avanti, a prescindere da chi l’avesse sostenuta in passato. Questo perché dopo che Sgarbi ha annunciato la proposta (nel 2019), la maggioranza provinciale che lo ha nominato non ha fatto alcun passo per darle concretezza. In realtà per un museo moderno, salvo che non contengano capolavori di richiamo internazionale, rendere la visita alle mostre permanenti gratuita ha solo senso. Permette alla cittadinanza di sentire più suo il museo, di poterne apprezzare il valore senza porsi problemi di costi e lo rende quindi più centrale nella comunità cui appartiene. Giusto invece far pagare l’accesso alle mostre temporanee, che rappresentano eventi “eccezionali” e portano qualcosa di nuovo nel contesto museale, rendendolo fruibile per un periodo limitato di tempo.

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Per le questioni del lago d’Idro lo sport preferito resta lo scaricabarile

A seguire il testo di un Comunicato Stampa a firma del Consigliere regionale lombardo Ferdinando Alberti e del sottoscritto, inviato agli organi di stampa in data 11 ottobre 2021 e riguardante la scarsissima attenzione che le autorità lombarde (ma anche trentine…) dedicano all’Eridio.

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Sulle numerose problematiche che da anni attanagliano il lago d’Idro, l’assessore al territorio di Regione Lombardia, Pietro Foroni, continua a non assumersi le sue responsabilità. Ne ho avuto l’ennesima prova da una recente risposta da lui data ad una mia interrogazione. Pur ammettendo che la qualità delle acque del lago è decisamente critica e che Regione Lombardia cercherà di migliorare le cose (promessa questa sentita già troppe volte ma di fatto mai attuata o applicata con scarsissimi risultati), ha sottolineato che devono essere i Comuni interessati a doversi far sentire altrimenti lui non può agire. Peccato che i territori interessati, con i loro sindaci in testa, siano propositivi e stiano chiedendo aiuto da tempo proprio alla Regione e a lui in prima persona, senza ricevere alcuna risposta o ottenendo risposte evasive.

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Mineraria Baritina. Il M5S ottiene la convocazione di un gruppo di lavoro per la riqualificazione complessiva dell’area produttiva

La Provincia di Trento dovrà attivare un gruppo di lavoro interdipartimentale per verificare, entro il gennaio 2023, la percorribilità di un progetto di riqualificazione complessiva dell’area che per più di 100 anni è stata destinata alla lavorazione della barite estratta nelle miniere di Darzo. La disamina dovrà inoltre verificare la possibilità di valorizzare il compendio anche attraverso l’acquisizione dello stesso a patrimonio provinciale.

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I prelievi forzosi desertificano il biotopo del lago d’Idro. Il M5S interroga.

Le decisioni prese dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) per abbeverare le coltivazioni della pianura padana in questo periodo di  grande calura si sono abbattute duramente sul delicato ecosistema del Lago d’Idro. Aipo ha deciso di dare il via libera all’abbassamento del livello del lago sotto ai limiti previsti (367,20 mslm) e questo ha causato gravi danni, non solo al turismo e all’economia locale ma anche alla vita delle specie animali e vegetali che animavano il biotopo del Lago d’Idro. Come è possibile osservare dalle fotografie che abbiamo scattato in  loco, il biotopo ritrovatosi improvvisamente senz’acqua, da oasi naturale e riparo per pesci e volatili rari, si è tramutato in una distesa semi desertica, con gran moria delle specie prive dei mezzi per mettersi in salvo.

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