Nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale (fine marzo 2023), ho presentato un’interrogazione a risposta immediata (il cosiddetto Question Time) riguardo alle modalità e alle tempistiche del percorso partecipato relativo alla prevista realizzazione del collegamento ferroviario Rovereto-Riva del Garda. Questo perché l’amministrazione provinciale ha già fatto ampi e dettagliati passi nei confronti delle amministrazioni locali, ma non si è degnata di condividerli con i cittadini che dovranno poi convivere con l’opera.
La risposta, affidata per l’occasione all’assessore Gottardi, è stata in sostanza che la Provincia sta definendo le cose con RFI e che il momento partecipativo ci sarà… al momento ritenuto più opportuno.
Ciò non va assolutamente bene. Il motivo è che il 22 febbraio 2022, nel presentare lo studio di fattibilità della tratta ferroviaria Rovereto-Riva con tanto di dirigenti provinciali e sindaci dell’Alto Garda al seguito, Fugatti e compagni si erano lasciati andare a tutta una serie di valutazioni specifiche. Ad esempio le soluzioni per la realizzazione del percorso ferroviario sarebbero 3. Una “breve”, di 15 chilometri con una sola fermata ad Arco. Una “lunga” di 25 chilometri, con fermate anche a Mori e Torbole. Infine, una tutta in galleria, con singola fermata ad Arco. A quanto è stato detto, delle 3 ipotesi, la preferita appare essere la seconda, tanto che ci sarebbero già tutta una serie di dati a riguardo. Costo (450 milioni circa), percorrenza (stimata in 25 minuti), opere accessorie (una cinquantina fra posteggi, collegamenti, viabilità integrata, ecc). Inoltre sono già state rese note le statistiche relative al traffico, sia locale che turistico, preventivato su tale tratta. Appare dunque evidente come la Provincia stia già portando avanti il proprio disegno senza alcun reale coinvolgimento dei cittadini che dovranno a loro volta confrontarsi con l’opera. Procedendo in questo modo si finirà (come sempre) non a far partecipare la cittadinanza alla progettazione ma a metterla semplicemente di fronte al fatto compiuto, “presentandole” quanto deciso invece di permetterle di esprimere valutazioni e fornire contributi (l’approccio sarebbe insomma “Top-Down”). È chiaro che a queste condizioni il supposto percorso partecipativo, di partecipativo non ha nulla e si trasforma in un mero show propagandistico.
Come M5S trentino riteniamo che questo modo di procedere sia sbagliato e produca solo rigetto e risentimento nella popolazione (vedasi circonvallazione ferroviaria di Trento…). Di conseguenza pensiamo sia necessario confrontarsi e sentire la voce della cittadinanza sul progetto della ferrovia Rovereto-Riva il più presto possibile. Fare diversamente vorrebbe dire andare ancora una volta contro lo spirito della legge sulla mobilità sostenibile del 2017, finendo solo per accrescere lo scontento della gente.
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Segue video di presentazione e testo dell’interrogazione a risposta immediata 4432/XVI “Percorso partecipativo per la redazione del piano stralcio della mobilità riferito al nuovo collegamento ferroviario per connettere l’asse del Brennero con il territorio dell’Alto Garda”, discussa in Aula in data 28 marzo 2023
L’8 marzo 2021, rispondendo all’interrogazione 2091/XVI, il presidente Fugatti affermava di voler rimandare la riflessione in merito al percorso partecipativo riguardo alla programmazione del collegamento ferroviario Rovereto-Mori-Alto Garda a un momento successivo alla presentazione dello studio di fattibilità tecnico-economica, ai sensi della legge provinciale in materia di pianificazione e gestione degli interventi in materia di mobilità sostenibile n.6 del 2017 e dell’art. 6 bis della legge provinciale sui lavori pubblici n.26 del 1993. Il 22 febbraio 2022 il presidente della Provincia, accompagnato dai dirigenti Andreatta e De Col e dai sindaci dell’Alto Garda, presentava lo studio di fattibilità sul predetto progetto di sviluppo della rete ferroviaria. Tutto ciò premesso si interroga il presidente della Provincia per sapere con che tempi e con che modalità intenda pianificare il percorso partecipativo per la redazione di apposito piano stralcio della mobilità riferito al nuovo collegamento ferroviario per connettere l’asse ferroviario del Brennero con il territorio dell’Alto Garda e per eventualmente definire gli elementi principali sui quali programmare l’opera e predisporre il documento preliminare di progettazione.
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ps. sull’argomento l’interrogazione 3175/XVI del 3 novembre 2021 “Tempi e modalità di divulgazione dello studio di fattibilità realizzato da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) sul collegamento ferroviario Rovereto – Riva del Garda e coinvolgimento degli enti locali interessati” è ancora senza risposta