Autenticatori delle sottoscrizioni per i referendum comunali. Il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige non si adegua alle richieste del Comitato dei Diritti Umani dell’ONU

Il 17 luglio 2015, Mario Staderini e Michele De Lucia presentavano ricorso al Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite. Nell’atto si lamentava l’indebita restrizione, l’arbitrarietà e l’irragionevolezza delle leggi e delle procedure che disciplinano lo svolgimento dei referendum in Italia. I due sostenevano che il diritto costituzionalmente garantito di richiedere un referendum venisse assicurato solo da un punto di vista meramente formale, poiché nella pratica vi erano troppi ostacoli che rendevano tale diritto non effettivo e di conseguenza impraticabile. Tra gli ostacoli messi in evidenza c’era anche la difficoltà nel reperire soggetti disponibili all’autenticazione delle firme raccolte a sostegno delle richieste referendarie.

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Referendum sulla cessione dell’Azienda elettrica di Cavalese

Oggi i cittadini di Cavalese decideranno se l’azienda municipale comunale resterà di loro proprietà oppure se sarà (s)venduta. L’esito del quesito referendario ha implicazioni non affatto irrilevanti poiché riguardano le modalità con cui soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dei residenti. Se vincerà il Sì la produzione, la distribuzione e la vendita di energia resteranno di proprietà comunale. Questa scelta consentirà di mantenere il controllo diretto dell’amministrazione locale e dei cittadini sulle scelte strategiche assicurando il massimo grado di autonomia nella gestione finanziaria, del personale ma soprattutto nell’erogazione dei servizi energetici. Nel caso in cui prevalessero i No le opportunità connesse alla nuova normativa sulle comunità energetiche e sull’autoconsumo non potrebbero essere sfruttate poiché il Comune perderebbe il controllo diretto sulla rete di distribuzione dell’energia a fronte di un esiguo corrispettivo finanziario che verrebbe riconosciuto con la cessione.

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Infiltrazioni mafiose in Trentino. Il M5S chiede verifiche per Lona Lases e Albiano

Il M5S trentino ha depositato ieri, giovedì 26 maggio 2022, un’interrogazione al Consiglio provinciale tramite la quale chiede che il presidente della Provincia, in coordinamento con gli organi statali preposti, provveda a istituire una commissione d’accesso per i Comuni di Albiano e Lona Lases, allo scopo di accertare eventuali infiltrazioni di tipo criminale e mafioso.

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La Corte dei Conti condanna gli amministratori di Nago Torbole per aver garantito eccessivi compensi ai membri della commissione che affondò il referendum sul mantenimento del parco Pavese

La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale del Trentino-Alto Adige, sede di Trento, nel giugno del 2021 ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di amministratori comunali di Nago-Torbole, i quali, in luogo della corresponsione del solo gettone di presenza per ogni seduta, come previsto dalla vigente normativa, avevano invece garantito compensi forfettizzati ad alcuni membri di una commissione per la valutazione dell’ammissibilità dei quesiti referendari. Secondo la tesi accusatoria, accolta nella pronuncia di condanna, nel complesso la cifra indebitamente corrisposta è stata pari ad euro 8.248,10, mentre la spesa a carico delle casse pubbliche in caso di applicazione della legge sarebbe stata di circa 1.000 euro.

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