Criminalità organizzata in Trentino: il rischio c’è ma Fugatti fa orecchie da mercante. Il M5S si rivolge a Kaswalder per sollecitare risposte

Nel corso della consiliatura provinciale il M5S ha sollevato molte volte il tema delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Trentino e delle misure necessarie a contenere e prevenire tali fenomeni. Oltre ad aver promosso sia in sede provinciale che regionale l’istituzione di un osservatorio sulla criminalità organizzata, che Lega, SVP e Patt si sono sempre rifiutate di finalizzare applicando subdole tecniche dilatorie, il M5S ha presentato una lunga serie di interrogazioni sottolineando e portando l’attenzione su criticità quali roghi dolosi, attentati dinamitardi, associazioni culturali potenzialmente utilizzate come paraventi per attività criminali, erogazione di contributi pubblici a soggetti oggetto di operazioni di polizia, operazioni finanziarie sospette, ecc. Tutti temi di grande rilievo, sui quali la politica trentina ha preferito fare orecchie da mercante, se è vero com’è vero che tutte a tutte le 8 interrogazioni presentate dal dicembre 2021 ad oggi manca la risposta. Ciò senza considerare gli atti di sindacato ispettivo più datati e ancora inevasi. Il M5S comunque non demorde e proprio per sottolineare la drammaticità della questione e l’ignavia di chi dovrebbe vigilare, ha presentato un’ulteriore interrogazione, tramite la quale chiede che il presidente del Consiglio provinciale faccia il proprio dovere sollecitando la Giunta a rispondere alle questioni sollevate e soprattutto solleciti la Giunta, come richiesto dal M5S, ad adottare iniziative concrete che vadano nel senso della tutela della comunità trentina dall’insidia delle mafie e della criminalità organizzata, invece di limitarsi a prendersela con la bassa manovalanza, che dai boss della criminalità dipende, in ossequio a scopi puramente elettoralistici.

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In Consiglio provinciale ci sono 159 interrogazioni del M5S senza risposta. Così la maggioranza nasconde se stessa e le proprie malefatte

In Trentino la maggioranza omette di rispondere a buona parte delle interrogazioni delle minoranze, spesso a quelle più scabrose e compromettenti, e in questo modo limita in maniera inaccettabile il buon funzionamento del nostro sistema democratico.

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Rigettati tutti gli emendamenti per un Consiglio provinciale più trasparente

Centrodestra e centrosinistra vogliono introdurre tecnologie telematiche nei lavori del Consiglio provinciale di Trento … ma non troppo. Vogliono modernizzare solo quello che fa comodo a loro. La dimostrazione è che, in modo compatto e senza alcun distinguo, i consiglieri di Lega e cespugli, PD e PATT hanno espresso voto contrario a tutti gli emendamenti che presentati dal M5S (confinato nel gruppo Misto) alla proposta di modifica del Regolamento interno. Prima del voto, invece, una parte degli emendamenti erano stati brutalmente tagliati dal Presidente del Consiglio provinciale che ne aveva decretato la “non ammissibilità”. Continua a leggere “Rigettati tutti gli emendamenti per un Consiglio provinciale più trasparente”

Amministrare con trasparenza vuol dire anche fornire i dati in maniera chiara e immediatamente comprensibile

Le interrogazioni sono il sistema più utilizzato ed efficace a disposizione delle opposizioni e quindi dei cittadini per poter controllare l’operato di ogni tipo di governo, dal nazionale al comunale. Non fa ovviamente eccezione una Provincia pur Autonoma e a Statuto Speciale come quella di Trento. Mentre a livello nazionale i siti istituzionali permettono di verificare con immediatezza anche visiva il numero delle interrogazioni presentate ma anche delle risposte ottenute e quindi di valutare l’operatività dei singoli ministeri, in Trentino ci dobbiamo ancora contare ad uno ad uno i testi presentati, segnandoci rigorosamente quelli che hanno ottenuto la grazia di una risposta. Siccome “amministrazione trasparente” significa anche fornire informazioni chiare ed esaustive in maniera rapida e veloce, senza costringere il cittadino a perdere ore che magari non ha a scartabellare fra le pagine internet, abbiamo presentato un’interrogazione (tanto per restare a tema) con cui chiediamo che la Provincia faccia proprio il sistema infografico utilizzato alla Camera.

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Attività di gennaio 2019 (Newsletter n.3)

LE BUONE NOTIZIE

Il 2019 si è aperto portando con sé alcune buone notizie legate ai primi risultati derivanti dall’attività politica svolta nel mese e mezzo di lavoro in Consiglio provinciale. Continua a leggere “Attività di gennaio 2019 (Newsletter n.3)”