Ponti sul Caffaro, il M5S chiede chiarezza sulle risorse pubbliche spese dalla Provincia di Trento

La Provincia di Trento ha stanziato notevoli risorse pubbliche per installare nel futuro prossimo venturo un terzo ponte sul torrente Caffaro (904 mila euro). Questo, si badi bene, dopo aver messo a disposizione tramite il fondo comuni confinanti gli oltre 2,5 milioni di euro a base d’asta serviti per realizzare il secondo ponte sul Caffaro, ad oggi mai aperto. Il conto per i contribuenti, come si può “apprezzare”, è salato a fronte di risultati per ora, disastrosi, visto che a tenere in piedi il traffico tra Lombardia e Trentino sud occidentale è l’antico ponte del 1906, ormai corroso da ruggine e incuria. 

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La Provincia non pensi di spendere più di quanto previsto per lo stadio del ghiaccio di Baselga di Piné, una vicenda gestita con opacità e sciatteria.

Il M5S del Trentino è contrario a spendere più di quanto previsto per lo stadio del ghiaccio di Baselga di Piné, cifre che già appaiono esorbitanti, specie alla luce del caro-vita e delle difficoltà economiche di fronte alle quali si trovano tantissimi cittadini italiani e trentini. Fare altrimenti sarebbe una scelta non solo scriteriata ma addirittura ingiustificabile.

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Riduzione dell’inquinamento luminoso e relativi risparmi: iniziative al palo con la complicità della giunta

A inizio mese di agosto l’assessore all’ambiente ha risposto ad una nostra interrogazione riguardante il contenimento dell’inquinamento luminoso in Trentino risalente allo scorso aprile (3657/XVI). Il punto che volevamo sollevare era che nel lontano 2007 era stata approvata una legge provinciale per prevedere e finanziare misure per il contenimento dell’eccessiva illuminazione notturna, con conseguenti risparmi economici dovuti al minor consumo elettrico, ma anche, che da allora tali interventi sembravano essere rimasti misteriosamente al palo. Per farla breve, ci è stato confermato quanto sospettavamo: i soldi stanziati sono stati perlopiù impiegati per la fase progettuale degli interventi, che sono invece rimasti in larga parte inattuati, anzi in alcuni casi i fondi sono stati dirottati su iniziative alternative!

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Il M5S ottiene la promessa di maggiore trasparenza sui costi delle opere per le Olimpiadi 2026

Come sappiamo purtroppo tutti, i giochi olimpici si sono quasi sempre trasformati in un’occasione a favore dei soliti affaristi per sperperare denaro pubblico costruendo opere inutili i cui costi vengono poi ulteriormente scaricati sui contribuenti. Consapevoli del fatto che si tratta di un andazzo difficile da cambiare, abbiamo provato a presentare una proposta per ridurre questi rischi (54/141/XVI). Su tale linea abbiamo ottenuto un impegno a garantire maggiore trasparenza sui costi delle opere per le Olimpiadi 2026.

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L’inspiegabile bocciatura delle proposte su inquinamento luminoso e risparmio energetico nei comuni

Tra le proposte avanzate dal M5S trentino nel corso della sessione di Consiglio provinciale di inizio giugno ce n’era una (la 50/141/XVI) riguardante gli interventi per ridurre l’inquinamento luminoso sul nostro territorio, cioè un obiettivo coerente con l’impostazione e le richieste provenienti dallo Stato ma anche dalla stessa Provincia di Trento, che in passato aveva assunto impegni in questo senso, senza dimenticare la questione, oggi di vitale importanza, del risparmio energetico. Non c’erano richieste politiche o valutazioni in qualche modo divisive, solo la presa d’atto di quanto c’è da fare per garantire la riduzione dei consumi ingiustificati di corrente elettrica, preservando al tempo stesso beni come il cielo stellato. A fronte di ciò il rifiuto della giunta di approvare l’ordine del giorno appare ancora più inspiegabile ed è destinato a rimanere tale, perché, come spesso accade, al voto negativo da parte della maggioranza non sono state fatte seguire giustificazioni di alcun genere. 

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Politica energetica provinciale: incentivare le fonti rinnovabili, ridurre sprechi e inefficienze

Propongo alcune considerazioni in merito al pacchetto di interventi illustrato dall’assessore Spinelli in Consiglio provinciale il 7 aprile scorso per far fronte alla presente crisi energetica.

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La maggioranza provinciale dice NO al coinvolgimento dei Comuni trentini nella gestione delle opere finanziate dal Fondo Comuni confinanti!

Ogni anno la Provincia di Trento e quella di Bolzano destinano svariate decine di milioni di euro al Fondo Comuni Confinanti, un ente che a sua volta indirizza i soldi su opere che dovrebbero aiutare a sostenere i territori di confine con Trentino-Alto Adige. La cosa incredibile (e anche incresciosa) è che i Comuni trentini interessati da queste opere non sono coinvolti e nemmeno informati rispetto ad esse. Nell’ultima seduta di Consiglio provinciale ho presentato una mozione per cambiare le cose… ma la maggioranza leghista mi ha risposto picche. Motivo? Coinvolgere i Comuni trentini rispetto a opere che li riguardano direttamente, finanziate con denaro proveniente (anche) dalle loro tasse è ritenuto un fastidio che rallenterebbe le procedure di assegnazione della grana.

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Tunnel della Val Vestino: si rideterminano gli stanziamenti ma l’opera è e resta sbagliata!

Senza tanto rumore né squilli di tromba, il 25 gennaio scorso la Provincia di Trento ha presentato una determina che rivede le spese per la realizzazione del tunnel della Valvestino. Come recita il documento in questione, l’opera per il momento è ferma alla “progettazione definitiva con complessi e costosi sondaggi geologici. Le spese per le attività finora svolte si possono considerare completamente finanziate dalla Provincia autonoma di Trento nell’ambito dei 6 milioni di euro considerati completamente a proprio carico“. La spesa totale prevista a carico delle casse pubbliche trentine e lombarde ammonta invece a 32.400.000,00 euro.

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