Destra e sinistra fanno saltare il tetto ai compensi dei manager pubblici. In Trentino-Alto Adige ci avevano già pensato Lega e SVP per A22

Con le Camere sciolte, le elezioni alle porte e il governo in carica solo per gli affari correnti, le due facce della stessa moneta, umoristicamente dette “destra” e “sinistra”, si mettono d’accordo per spendere circa sei miliardi in carri armati, missili, elicotteri da combattimento. Unico a votare contro, il M5S. Non contenti gli stessi soggetti (forse con la complicità del Ministero dell’Economia) riescono nell’epica impresa di far saltare il tetto agli stipendi dei manager pubblici, che era fissato a 240 mila euro l’anno, non proprio noccioline. La norma ovviamente avrà riflessi anche in Trentino, ad esempio per ciò che riguarda A22, dove avevamo accertato che il tetto agli stipendi non era stato fatto rispettare.

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Lavoratrici ospedale Rovereto, la politica si sbrighi a definire le linee guida della clausola sociale

La vicenda delle 27 lavoratrici della mensa dell’ospedale di Rovereto, che rischiano di vedersi decurtare lo stipendio a seguito delle decisioni della ditta subentrata nella gestione del servizio pubblico cui si fa fronte anche grazie al loro lavoro, è emblematica dei tempi nei quali viviamo: imprese che tagliano paghe da fame in barba a ogni regola, costo della vita in vertiginoso aumento e un’economia tenuta in piedi da lavoratori e piccole imprese cui si chiede di fare sacrifici mentre una politica imbelle pensa a spendere miliardi che non si hanno in armamenti.

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Attività di maggio 2021 – Newsletter n° 31

Il mese appena concluso è stato come sempre denso di avvenimenti, vicende più o meno edificanti e sviluppi su eventi passati. Vediamo i principali.

All’inizio di maggio ho organizzato un incontro con Gianni Forti, lo zio di Chico, e Riccardo Fraccaro per fare il punto sulla procedura da seguire per rendere concreto ed effettivo il ritorno di Chico in Italia. Come ricorderete, nei mesi scorsi avevo sollecitato formalmente il ministro Di Maio a farci avere degli aggiornamenti (lettere di marzo e aprile). Grazie a Riccardo siamo riusciti ad avere preziosi aggiornamenti riguardo alle iniziative tra Governo italiano e la nuova amministrazione del presidente Biden. A proposito di questa vicenda circolano informazioni false messe in giro ad arte per creare zizzania e subito cavalcate da Salvini & C (raccontano che si sarebbero perse le carte per il rientro di Chico Forti in Italia). Sono per l’appunto bufale, ma non possiamo aspettarci che gente del genere, che ha governato per anni senza far nulla per Chico e adesso sbraita accampando pretese, inizi a mostrare un filo di responsabilità o di senso di opportunità, visto che la vicenda è assai delicata e si ha come l’impressione facciano il tifo perché Chico non rientri in Italia. Purtroppo ci troviamo a confrontarci con gente di questa caratura. 

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La triste verità sulla legge regionale che regola il trattamento economico dei consiglieri regionali del Trentino-Alto Adige/Südtirol

In questi giorni è tornata agli onori della cronaca (o forse ai disonori…) l’annosa questione del rinvio della delibera dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige/Sűdtirol per rendere effettiva la legge del 2012 che prevede l’adeguamento delle indennità dei consiglieri provinciali in carica all’indice Istat dal 2012. Fino a ieri  l’ufficio di presidenza pareva deciso a liquidare le somme a favore dei consiglieri, vecchi e nuovi. Oggi, grazie all’esplodere del caso e alla conseguente indignazione generalizzata, sembra che gli aumenti siano stati congelati, ma solo per chi è in carica, visto che agli ex consiglieri sono stati liquidati altri 200 mila euro. Cosa succederà domani, quando il caso sarà divenuto meno scottante, per ora possiamo solo immaginarlo, ma se i precedenti fanno testo non c’è da stare troppo allegri. Una soluzione molto semplice per risolvere il problema infatti ci sarebbe, approvare una proposta legislativa per abrogare una volta per tutte l’odioso meccanismo di autotutela finanziaria. Ebbene, c’è qualcuno disposto a credere che i signori che finora hanno resistito ad ogni tentativo di contenere i loro privilegi siano di colpo disponibili a mollare l’osso?

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Affitto e stipendio. Alle illazioni di Sgarbi rispondo con la trasparenza. Ora mi attendo lui faccia lo stesso!

Una cosa a Vittorio Sgarbi va senza dubbio riconosciuta: riesce sempre a sorprendere. Una ragazzina viene riportata in Italia dopo un anno e mezzo in cui era stata alla mercé di un feroce gruppo terrorista e lui non trova di meglio che accoglierla facendo balenare l’ipotesi che sia diventata a sua volta una terrorista. Non solo, da autentico “garantista” a 24 carati qual’è, Sgarbi fa sapere che nel caso fosse vero questo volo pindarico che butta lì senza uno straccio di prova, la vittima di rapimento andrebbe arrestata per terrorismo. Insomma, Sgarbi sorprende perché quando pensi che abbia toccato il fondo lui tira fuori il colpo di teatro e scopri che invece è attivamente impegnato a scavare.

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