Dopo un silenzio durato 5 anni sul disegno di legge di iniziativa popolare in materia di democrazia diretta e l’atteggiamento pusillanime nei confronti delle sollecitazioni dell’associazione Più Democrazia in Trentino per rendere effettivi i diritti di partecipazione popolare previsti dall’ordinamento regionale dei comuni e dagli stessi statuti comunali fa specie sentire le parole di Carlo Daldoss su Trentino TV con cui esprime il desiderio di trasformare il Trentino in una piccola Svizzera.
Siamo assistendo a un passaggio evolutivo epocale della nascente formazione politica dei cosiddetti “civici”. Nei mesi scorsi lo storytelling, ora, invece, è arrivato il momento delle promesse a vuoto, dietro le quali si cela l’assoluta mancanza di volontà di mantenere la parola.
Centro-sinistra autonomista e civici sono due facce della stessa medaglia: entrambi dicono una cosa e fanno il contrario. Non vedo l’ora di sfidare questi signori in un confronto pubblico in cui dovranno spiegare certe promesse e motivare le loro scelte contro le leggi di iniziativa popolare.
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