Dopo un lungo e faticoso travaglio, mercoledì 27 febbraio è finalmente venuta alla luce la Giunta regionale del Trentino-Alto Adige/Sudtirol.
Per quanto mi riguarda ho fatto un intervento esprimendo alcune considerazioni sulla relazione del presidente Arno Kompatscher. Ho sottolineato il ritardo con cui sono partiti i lavori dell’esecutivo e la totale assenza di dibattito riguardo agli obiettivi che dovrebbero essere perseguiti dalla Regione. In pratica si è parlato quasi esclusivamente della spartizione delle cariche e su quanti assessorati istituire… In questo modo fra l’altro finendo per danneggiare l’immagine già men che splendente dell’istituzione regionale.
Di seguito ho proposto un commento alla dichiarazione di governo per la legislatura 2018-2023, soffermandomi su tutta una serie di sfide ed opportunità poste di fronte a noi. La trasformazione della Regione in un soggetto per la tutela e la promozione dei diritti politici e in particolare del diritto di partecipazione alla vita pubblica. Lo sviluppo di una visione di insieme per contrastare le grandi sfide della globalizzazione, dei cambiamenti climatici e del sovrappopolamento. Il riordino dell’ordinamento degli enti locali riguardo alla predisposizione dei bilanci pubblici e la normativa elettorale. La misurazione puntuale della burocrazia come condizione imprescindibile per combatterla. La separazione dei poteri nel controllo e nella gestione della giustizia e delle agenzie fiscali. L’assegnazione di competenze in materia di trasporti in capo alla Regione per poter giustificare l’acquisizione di quote nella società dovrebbe gestire l’asse autostradale del Brennero.